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Omaggio dele donne

cubane a Vilma Espín

 

 

17 maggio 2011 - Ekaterina Rivera Zvezdina www.granma.cu

 

La Federazione delle Donne Cubane, in provincia di Santiago di Cuba promuove questo mese una giornata per rendere omaggio all’impronta di Vilma Espín nella vita delle cubane e le sue conquiste sociali nell’Isola.

 

Nel quarto anniversario della scomparsa fisica dell’eroina della Sierra e del piano, l’organizzazione mantiene la sua memoria e i precetti della sua azione come esempi, per continuare il lavoro per lo sviluppo e l’uguaglianza dei diritti delle donne.

 

Tatiana Hernández, funzionaria della FMC, ha detto che le attività pretendono di moltiplicare l’esempio della fondatrice di questa organizzazione come donna esemplare di grande senilità artistica e protagonista del processo emancipatore cubano.

 

Vari centri organizzano seminari sulle sfide che affronta l’organizzazione, incontri di creatrici, un progetto a cui Vilma dedicò grandi sforzi, esposizioni di fotografie e incontri culturali.

 

Nel Memoriale Vilma Espín, nella casa dove visse gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza e nell’Università d’Oriente, dove studiò e iniziò la lotta clandestina, si realizzano conversazioni con i più giovani sulla storia della fondatrice degli asili d’infanzia.

 

Domani, sabato 18, quando si compirà un nuovo anniversario della sua morte, si collocheranno corone di fiori nel Mausoleo del Segundo Frente, dove riposano i suoi resti assieme a quelli di molti altri combattenti della guerriglia rivoluzionaria.

 

Vilma come un fiore

 

 

7 aprile 2011 - Eduardo Palomares Calderón www.granma.cu

 

“Per me Vilma è un fiore. Io la vedo riflessa nel  giardino che pur con tutte le sue responsabilità, creò con tanto amore, qui a  Santiago di Cuba", riferisce la capitana del MININT, Esther Torres Copello, nel 81º anniversario della nascita di Vilma Espín Guillois, sottolineando la sensibilità che caratterizzò  l’eroina della lotta clandestina e guerrigliera.

 

Foto: Orlando CardonaCuca, come affettuosamente la chiamano tutti a Santiago, ricorda che vide per la prima volta  Vilma nel 1958, quando per organizzare riunioni con Celia Sánchez, Asela de los Santos, Electra Fernández, e altre combattenti  clandestine, la giovane rivoluzionaria frequentava una casa dove lei lavorava  come domestica.

 

Ma fu solamente dopo il trionfo della Rivoluzione, mentre lavorava nel Benessere Sociale, istituzione in cui Vilma assisteva personalmente persone umili e vittime della guerra, che scambiarono le prime parole e iniziarono una relazione che, dopo l’integrazione di Cuca alla sua sicurezza personale, si sarebbe stretta in maniera speciale.

 

"Fu nella sede santiaghera di questo organo del Ministero degli Interni, dove Vilma  creò un rosaio molto bello, nella cancellata aveva piantato   ‘califas verdi’, alle quali io intercalai  bougounvilles, che fiorirono di bianco, lilla e rosso. Quando le vide, le piacque molto e mi fece mille domande per sapere quante piante e fiori conoscevo ", ricorda Cuca.

 

“Pur tanto ferma come fu nella guerra, possedeva una squisita sensibilità e un grande amore per la natura, soprattutto per i fiori. Le piacevano le rose, le orchidee, ed aveva una passione speciale per le bougonvilles che erano ‘ i suoi fiori ‘ e di cui si dice che la bianca simbolizza la purezza e la rosa la tenerezza”.

 

“In varie occasioni l’ascoltai parlare di questi temi con il nostro amato Comandante Almeida, che nei suoi anni di dirigente della vecchia Provincia d’Oriente, diede priorità alla semina delle boungonvilles che, diceva, rappresentano sicurezza  e bellezza,  perchè oltre che ornamentali, sono eccellenti per creare condizioni di divisioni perimetrali”.

 

Cuca aggiunge che inoltre questa pianta necessita pochissima acqua e più forte è il sole e più bella cresce, come succede qui nell’ardente Santiago di Cuba, dove, compiendo il desiderio di Vilmam, la sua semina intensiva farà sì che in un vicino futuro la città splenderà come un grande giardino.