HAVMUN contribuisce a creare coscienza del mondo di oggi |
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5 marzo 2011 - Carlos Concepción Torres www.granma.cu
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Bryan Gual Navarrete, segretario generale del Modello delle Nazioni Unite de L’Avana (HAVMUN 2011), ha affermato che questo evento contribuisce a far sì che i giovani acquistino un maggior impegno e coscienza di fronte ai problemi del mondo.
“HAVMUN orienta gli studenti nella presa delle decisioni importanti e li ubica all’avanguardia nelle conoscenze, l’apprendimento, le responsabilità e la capacità d’analisi”, ha dichiarato Gual Navarrete alla agenzia AIN durante il Forum.
Con sede nel Collegio Universitario San Gerónimo, nell’Avana Vecchia, hanno partecipato all’incontro 76 delegati e invitati stranieri e 210 cubani, divisi in commissioni che si svolgono come le sessioni dell’ Assemblea Generale della ONU.
In rappresentanza delle nazioni membro, difendono le proprie posizioni su differenti temi dell’agenda internazionale e questo porta con sè maggiori responsabilità e impegna sempre più con la gioventù del mondo.
“Una delle nostre maggiori conquiste, ha aggiunto Gual Navarrete, è dell’anno scorso, quando l’Università de L’Avana ha incluso la HAVMUN come una delle sue attività scientifiche, come riconoscimento del livello accademico dell’evento e per questo, è stato istituito un comitato di valutazione per osservare e dare consulenza sull’appuntamento”.
Per Laura Hernández, studentessa di Giornalismo, gli obiettivi si compiono nel dibattito dei temi politici, economici e sociali relazionati al rispetto della pace, la libera autodeterminazione, l’integrazione e sovranità dei popoli, in un’atmosfera di soddisfazione e di conoscenza.
HAVMUN 2011, inaugurato lunedì 28 febbraio, è terminato ieri venerdì con la condanna di qualsiasi tentativo d’intervento armato in Libia, per occupare questo paese e controllare il suo petrolio.
Alla chiusura dell’evento, nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana, ha partecipato Carlos Cossío, vice direttore della Direzione dei Temi Multilaterali del Ministero degli Esteri, che ha offerto una conferenza magistrale, nella quale ha dichiarato che la sfida principale che affronta la ONU è evitare un intervento armato in Libia da parte della Organizzazione del Trattato dell’Atlantico Nord.
“Il popolo libico, ha aggiunto deve trovare una soluzione pacifica e sovrana alla guerra civile che si sta manifestando, senza ingerenze straniere e con la garanzia dell’integrità di tutto il territorio”.
Lo studente Adriel Bosch, a nome dei delegati all’incontro, ha detto che: “Con certezza il popolo libico si oppone ad ogni intervento militare straniero che allontanerebbe maggiormente qualsiasi soluzione e provocherebbe migliaia di morti di sfollati ed enormi danni alla popolazione”.
“Allarmati per le manipolazioni dei grandi media della stampa e dall’avanzata delle truppe degli Stati Uniti e di altri governi verso questo paese, i partecipanti a HAVMUN 2011 condanniamo l’uso della violenza in Libia e chiediamo che le parti in disputa stabiliscano un dialogo”, ha concluso.
Hanno parteciapato a questa XVI edizione del Modello delle Nazioni Unite de L’Avana (HAVMUN 2011), incontro che ha riunito circa 300 universitari, che hanno svolto dibattuti sulla politica internazionale, delegati di dieci diverse nazioni.
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