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Cultura

 

Conclude in una caverna il Festival

Internazionale del Cinema

 

4.02.11 - Benitez Quiñones www.granma.cu

 

Con la presentazione speciale del film cileno "Lo bueno de llorar", del regista Matías Bize, si conclude oggi nella caverna de los Panaderos, a Gibara, la vice sede cubana del Festival Internazionale del Cinema di Lebu.

 

Il festival, parallelo a quello che si svolge da 11 anni nella città cilena di Lebu, si è svolto per due giorni in questa caverna della città costiera.

 

Sergio Benvenuto, direttore del Festival Internazionale del Cinema Povero di Humberto Solás, ha detto alla AIN che il film proposto per la chiusura ha ottenuto il premio Vive Tv di distribuzione di questo stesso incontro durante la sua 6ª edizione, del 2008  A Gibara sono giunti otto audiovisivi che competono nella categoria dei documentari internazionali.

 

Il pubblico - seduto nella caverna- ha avuto l’opportunità d’assegnare per la terza occasione il premio ai documentari. I titoli dei premiati saranno resi noti alla chiusura dell’incontro a Lebu, che avverrà sabato 5.   

 

“L’obiettivo fondamentale è giungere alle comunità con proposte di basso costo nella produzione, che mostrino  alta qualità estetica e visiva,  in un  gemellaggio con il Festival del Cinema Povero che annualmente si realizza a Gibara.

 

Il Festival Internazionale del Cinema di Lebu, che ha il Messico come invitato d’onore,  offre proiezioni simultanee anche nel Club La Boca del Lobo, di Madrid, in Spagna, e nell’Osservatorio Scuola di Cinema e Documentari di Buenos Aires, in Argentina.

 

Lisset Miranda, specialista a Holguín dell’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografici, ha commentato che quest’anno è stato incluso un programma  collaterale, nel quale si è dibattuto di cultura, comunità,  ambiente e futuro, e dove sono stati proiettati  diversi materiali.

 

Cultura

Una caverna cubana accoglie il Festival

Internazionale del Cinema Cileno

 

27 gennaio 2011 - www.granma.cu

 

La caverna di Los Panaderos, nella città di Gibara, sarà una sede distaccata, dal 1ª al 3 febbraio, della 11ª Edizione del Festival Internazionale del Cinema Lebu, che  si svolgerà parallelamente nella città cilena omonima.

 

L’appuntamento, che ha il Messico come paese invitato d’onore, offrirà anche esibizioni nel  Club La Boca del Lobo, di Madrid, in Spagna, e nell’Osservatorio Scuola del Cinema Documentario di Buenos Aires, in Argentina.

 

Auspicato, tra gli altri,  dall’Istituto Cubano d’Arte e Industria Cinematografici (ICAIC) e dal Centro Provinciale del Cinema in Holguín, l’evento vuole giungere alle comunità con proposte di basso costo e produzioni che dimostrino un’alta qualità estetica e visiva.

 

Sergio Benvenuto, direttore del Festival Internazionale del Cinema Povero “Humberto Solás” e organizzatore di questo incontro nell’Isola, ha spiegato che Gibara si occupa della Competenza dei Documentari Internazionali, oltre a consegnare un Premio del Pubblico che si consegnerà ai realizzatori dell’audiovisivo vincitore, durante la cerimonia di chiusura del Festival Internazionale del Cinema di Lebu, in Cile.

 

L’incontro  mostra, dalla sua giornata inaugurale, un programma collaterale sulla  III Mostra Tematica del Cinema Povero “Humberto Solás”, realizzato a L’Avana nel 2010.

 

Tra le proposte offerte nella Caverna de los Panaderos il programma annuncia i documentari cileni "Crónica de una retransmisión", di Juan Cofré, "El espíritu de la machi", di Francisca Silva e Rafaella Tonini, e "Todos somos huacho", di Eduardo Villalobos.

 

Il Festival di Lebu è nato quando la regista  cilena Claudia Pino decise di permettere alla  sua città natale, carente di sale cinematografiche  e senza condizioni economiche, la possibilità di vedere pellicole e documentari  girati in diverse parti del mondo.