HOME DIRITTI UMANI | |||
|
|||
Cultura |
|||
Cubadisco per il sentiero del Son |
|||
19 maggio 2011 - Marianela Dufflar www.granma.cu
|
|||
Tra le molte attività che formano il programma della XV Edizione della Fiera Internazionale Cubadisco 2011, che si sta svolgendo a Santiago di Cuba, una delle azioni che ha provocato un’intensa emozione nei partecipanti è stata la peregrinazione in omaggio ai più noti musicisti che con la loro opera hanno dato origine al SON.
Alle 5 del pomeriggio, nel cimitero di Santa Ifigenia, l’ora in cui s’effettua il cambio della guardia d’onore nel Mausoleo dove riposano i resti dell’Eroe Nazionale, il comitato organizzatore di Cubadisco, al quale si sono uniti creatori, artisti e invitati, hanno deposto una corona di fiori davanti alla tomba, come omaggio a José Martí e sono state intonate melodiose canzoni da parte del duo “Los Cubanitos” di Santiago di Cuba e della cantautrice Adriana Asef. Lo storiografo e investigatore Lino Betancourt ha pronunciato un discorso di lodi.
Da quel momento, è cominciata la rotta per il sentiero dei cantautori che riposano in questo storico cimitero.
Cominciando dal Pantheon dei Veterani della Guerra d’Indipendenza, i partecipanti alla peregrinazione hanno cantato e posto una corona di fiori al primo cantautore, Ramón Ivonet, che entrò nell’esercito Mambí e difese la bandiera cubana con la sua vita in ogni battaglia, contro gli attacchi dell’impero spagnolo e che morì nel 1869.
Seguendo il sentiero dei grandi cantautori, sono giunti alla tomba di Miguel Matamoros, catalogato come il più grande di tutti. Il suo ‘Son dela Loma’ sì è sentito ben alto, cantato con orgoglio in un pomeriggio indimenticabile.
Poi l’omaggio è andato a Ñico Saquito, con ‘Compay Gallo’ cantato in coro.
Silenzio e canti davanti ad un altro grande, Chepín Choven, creatore di un’orchestra memorabile e autore di opere antologiche nella storia musicale di Cuba.
I partecipanti si sono commossi davanti alle tombe di Félix B. Caignet e del Padre del Bolero e della Trova, Pepe Sánchez.
Non meno emozionante è stato giungere alla tomba di Compay Segundo e fermarsi lì dove riposano i resti di uomo semplice, autenticamente musicale.
E ancora la visita alla tomba di Roberto Nápoles, interprete, musicista e compositore, orgoglio di ogni santiaguero.
Agli assenti e a nome di tutti, Lino Betancourt, Ciro Benemelis, Presidente della manifestazione culturale e Nery González che presiede il Comitato del Premio Cubadisco, hanno acceso delle candele e l’ultimo canto di saluto è stato l’internazionalmente conosciuto ‘Chan Chan’, di Francisco Repilado.
|
|||