Cultura

Fabelo espone a Panama

30 maggio 2011 - V.A. Benitez www.granma.cu

Preceduto da una fama unanime in diversi paesi, vincitore di premi e distinzioni per la qualità della sua opera, presenza obbligatoria in ogni spazio dell’arte contemporanea cubana che si rispetti, l’opera di Roberto Fabelo è giunta al Museo d’Arte Contemporanea di Panama, con la mostra “Natura quasi viva quasi morta, un gruppo di oli, disegni su carta e metallo nei quali l’immaginario dell’artisa mette in evidenza ancora una volta la sua preoccupazione per l’essere umano, esprimendo metaforicamente gli enormi timori che assediano la relazione uomo-natura, tanto precaria e drammatica nei tempi che corrono.

L’esposizione, che starà aperta al pubblico sino al 19 giugno ed è formata da una ventina di pezzi, ha avuto una splendida accoglienza nel mondo dell’arte e una sensibile ripercussione nei media del paese, attraverso interviste, rassegne e articoli vari.

Con il titolo "Grandezza e umiltà, Roberto Fabelo", Ana M. Pinillas, segnala in una delle interviste la presenza dell’artista durante 30 anni nel mondo dell’arte, con esposizioni in gallerie e istituzioni di 17 paesi.

“Si deve mantenere una posizione di curiosità eterna di fronte all’arte e alla stessa vita e di sentimento che ogni giorno può iniziare una ricerca”, ha detto Fabelo a un giornalista. Rispondendo ad un’altra domanda, ha specificato che gli avvenimenti a Cuba durante questi decenni hanno marcato molto quello si è generato nella creazione, e l’importante è la continuazione della condizione elevata della arte e delle sue capacità di contributo al miglioramento umano: questa è una causa molto nobile”, ha aggiunto.

Ne marzo scorso Fabelo ha presentato nel Museo Nazionale delle Belle Arti un libro che raccoglie la sua produzione negli anni tra il 2002 e il 2010.

L’opera conta con il lavoro d’edizione e le parole della critica Caridad Blanco, un’intervista di Rafae Acosta e abbondante materiale fotografico per documentare l’impronta del grande artista cubano.