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Il Padre dei dieci anni
Maggior Generale
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16 maggio 2011 - G.Minuti www.granma.cu
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Il libro Maggior generale Vicente García Gonzáles, il Padre dei dieci anni, di Francisco Calzadilla, è un’opera dovuta a molti anni di studi e di ricerche nelle fonti incontrate in varie istituzioni dell’Isola sulla vita di Vicente García Gonzàlez, una delle principali figure della ‘guerra grande’ dell’indipendenza cubana.
Francisco Calzadilla, detto affettuosamente Cuco dagli amici e familiari, ha sottolineato durante la presentazione del libro, che si è svolta a L’Avana nel bel giardino del Museo della Marcia del Popolo Combattente di Playa, dove ha partecipato anche Victor Hugo Pares Lores, direttore di questa istituzione sino a pochi giorni fa, che il Maggior Generale era un patriota che proveniva da una famiglia molto ricca, che scelse di lottare per i poveri e con i poveri e che morì ucciso per quella battaglia.
Calzadilla, come il suo editore, Ricardo Quizá Moreno, ha difeso il polemico patriota, sicuramente mal criticato dalla storiografi della borghesia, che hanno tanto danneggiato grandi figure della Patria cubana.
Va ricordato che due figli di Vicente García, che diede tutto alla Rivoluzione del suo paese, morirono di fame come conseguenza della criminale prigionia alla quale fu sottoposta sua mogli Brigida con gli otto bambini, dal capo spagnolo Eugenio Loño, a Camagüey.
Francisco Manuel Calzadilla Nuñez ha una storia eccezionale alle spalle, che comincia con la sua entrata nel Movimento 26 di Luglio. Fu catturato e torturato. Con due lauree, ha coperto una serie lunghissima d’incarichi e responsabilità in Patria e all’estero, come ambasciatore in molti paesi, ha anche lavorato per anni a lato di Fidel Castro e di Celia Sanchez Manduley. Ha ricevuto moltissime distinzioni dalle più diverse istituzioni.
Nel prologo di questo prezioso libro si legge che Vicente García non fu colpevole di falso patriottismo o di vigliaccheria, ma di una cecità politica che gli fece sovrapporre gli interessi locali e quelli della nazione nascente. Ma chi non ha sbagliato mai? Lui non sbagliò mai per meschini interessi...
Vicente García fu il massimo capo militare dei Dipartimenti d’Oriente e Camagüey, Segretario della guerra, Presidente della Repubblica, Generale in Capo dopo Baraguà, e costa fatica immaginare che questo insigne generale che José Martí chiamò Padre dei Dieci Anni, il condiscepolo di Ignacio Agramente, sia lo stesso uomo maltrattato dagli storiografi.
Vicente García fu ultimo maggior generale ad abbandonare lo scenario della guerra dei dieci anni nel giugno del 1878.
Una spia spagnola, Ramón Dávila gli mise del vetro sbriciolato in un piatto di quimbombò e questo lo portò alla morie per peritonite a 53 anni, in Venezuela. Le sue ultime parole furono: “Io muoio in terra straniera, ma lì restate voi per aiutare a liberare Cuba. Addio!”
Il Iibro di Francisco Calzadilla è stato contemporaneamente presentato nella stessa mattina di sabato 14 maggio a Las Tunas, nella sede della sua Casa Editrice, la Editorial Sanlope.
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