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Specialisti in letteratura caraibica riuniti a L’Avana |
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7 novembre 2011 - Marianela González www.granma.cu
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“Quello che ha fatto la Casa nei suoi 52 anni d’esistenza ha sempre avuto come orizzonte tutta Nuestra America, un lavoro sulle Antille, cioè dei Caraibi”, ha detto Roberto Fernández Retamar, inaugurando nella Casa de las Américas che lui presiede, la XII Conferenza Internazionale di Letteratura Caraibica (ICCL), appena conclusa.
Il prestigioso accademico Melvin B. Rahming, co - fondatore e co-direttore della Conferenza, ha segnalato che è stato deciso di svolgere la Convenzione a Cuba, come un modo di riconoscere la leggendaria storia di questo paese, e soprattutto per il suo contributo ai temi dei Caraibi.
La ICCL fu fondata nel luglio del 1997, dai professori del Dipartimento d’ Inglese del Morehouel College, e del Centro di Studi Internazionali dell’Università Purdue, radicati negli Stati Georgia e Indiana, rispettivamente, con l’obiettivo di promuovere una comprensione globale della letteratura caraibica.
Nell’agenda c’erano diversi avvicinamenti alle lettere cubane tra i quali quello di Yoku Mitsuichi, dell’Università di Tokio, che si è avvicinata a “Biografia di un cimarrone”, di Miguel Carnet, mentre Michael Janis, del Morehouse College, ha parlato dei "riti carpenteriani" partendo da una lettura di Écue Yamba-Ó e dei Passi perduti.
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