HOME DIRITTI UMANI

 

Cultura

 

Una nutrita ambasciata artistica

dell’Uruguay a L’Avana

 

24 maggio 2011 - Octavio Borges Pérez www.granma.cu

 

“È la più ambiziosa mostra culturale partita dall’Uruguay negli ultimi tempi”, ha detto l’accademica María Inés Obaldía parlando dell’ambasciata artistica che rimarrà a Cuba dal 27 maggio al 4 giugno prossimi.

 

Maria Inés Obaldía è venuta a L’Avana come avanzata delle Giornate di cultura uruguayana nell’Isola, presentate in una conferenza stampa che si è volta nella Casa de las Américas.

 

A proposito dell’importanza di questa rappresentazione, ha detto che la si deve agli sforzi dei ministeri di Cultura di Cuba e dell’Educazione e Cultura del suo paese.

 

Ariel Bergamino, ambasciatore dell’Uruguay a L’Avana, ha segnalato che si tratta di un’espressione altamente qualificata, formata soprattutto dai creatori più giovani della nazione sudamericana.

 

Jorge Fornet, direttore del Centro di Studi Letterari della Casa de las Américas, ha ricordato che questa istituzione ha vincoli quasi dai suoi inizi con la Patria di Mario Benedetti, sul quale si aprirà una mostra di libri, documenti, lettere ed altri materiali.

 

La Sala Che Guevara sarà la sede della conferenza inaugurale, che sarà impartita da Ricardo Eherlich, ministro d’ Educazione e Cultura dell’Uruguay, e di un colloquio su Juan Carlos Onetti e il romanzo poliziesco latino-americano, il 1º giugno.

 

Tra le proposte più importanti la delegazione dei visitatori offrirà l’eccellenza della cantante di tanghi Malena Muyala e del suo spettacolo Pebeta de barrio, progetto culturale paragonabile a quello che Silvio sta svolgendo nell’Isola.

 

Poi gli spettacoli di Fernando Cabrera, rappresentante della musica e della poesia più attuali della terra di Artigas, quelli del fisarmonicista Leonel Gasso, che oltre ad essere un interprete eccezionale di tanghi, fa eccellenti incursioni nel jazz ed in altri generi musicali.

 

Inoltre ci saranno il quartetto Club de Tobi, con un amplio repertorio di musica popolare e di loro composizione, i ballerini di tango Martín e Regina, e l’attore César Troncoso, uno dei protagonisti del nuovo cinema uruguaiano.