Il cancro avanzato deve essere considerato una malattia cronica, incurabile, ma controllata, e per questo si ha bisogno di un cambiamento nel paradigma e messa a fuoco di questa indisposizione, ha indicato a L’Avana Zoraida Acosta Brook, investigatrice clinica.
Il messaggio è che ci sono molti patimenti cronici che non si curano, ma si controllano, tale è il caso del diabete e l’ipertensione arteriale, e la comunità medica deve aprirsi a questi nuovi concetti, emerse l’esperta cubana a Prensa Latina.
Le innovative terapie basate in prodotti biotecnologici -anticorpi monoclonali e vaccini – possono trasformare questa patologia in una malattia permanente. Sono trattamenti che si mettono a fuoco verso la specificità, lunga durata, poca tossicità, uso combinato e fattibili da applicare, ha manifestato.
Enfatizzò sulla necessità di incrementare la prevenzione ed educazione, ogni volta che è possibile ridurre i fattori di rischio e la prevalenza dei tumori maligni, prima causa di morte in una grande quantità di paesi e con un’alta prevalenza in Cuba.
Il vaccino terapeutico CIMAvax-EGF, primo del suo tipo nel mondo, per il trattamento del cancro al polmone di cellule non piccole, sviluppato a Cuba dagli specialisti del Centro di Immunologia Molecolare (CIM) i cui risultati e studi di efficacia sono stati presentati in uno stage realizzato a L’Avana.
Acosta, che partecipò alla prove fase II ed III realizzati in pazienti cubani in tappe avanzate dell’indisposizione, sottolineò i benefici ottenuti fino al presente, in quanto a un maggiore tempo di vita (fino a 48 mesi), e qualità di vita delle persone trattate.
Siamo molto entusiasmati con le investigazioni, come coi risultati osservati, perché si è evidenziato che il vaccino terapeutico cubano CIMAvax-EGF sembra essere una buona opzione per i pazienti con cancro, ha affermato.