Cuba
ha reiterato nelle Nazioni Unite la necessità dell’eliminazione e la
proibizione assoluta delle armi nucleari e l’interruzione della
manipolazione politica sulla Non Proliferazione, ha riportato PL.
Inoltre ha denunciato la doppia facciata e l’esistenza di un club di
privilegiati che continua a perfezionare le sue armi nucleari, mentre si
cerca di proibire il diritto inalienabile dell’ uso pacifico dell’energia
nucleare ai paesi del sud.
La posizione di Cuba è stata esposta dal suo rappresentante permanente
alterno presso la ONU, Rodolfo Benítez, che ha parlato in una sessione della
Commissione di Disarmo, martedì 5.
Il diplomatico ha reclamato l’abbandono definitivo della dottrina della
chiamata dissuasione nucleare che, lontana dal contribuire al disarmo
nucleare, stimola il perpetuo possesso di queste armi.
Benítez ha ricordato che la posizione di alcuni paesi che possiedono armi
nucleari, interessati a preservare l’inaccettabile status quo, impediscono
di adottare un piano di azioni e di fissare il 2025 come tempo massimo per
realizzare il totale sradicamento di queste armi.
Il rappresentante cubano ha avvertito che: “Nonostante la profonda crisi
economica ambientale che danneggia il mondo, le spese militari sono
aumentate del 49% nell’ultimo decennio e già raggiungono il 1,5 milioni di
milioni di dollari. E un solo paese è responsabile di quasi la metà delle
spese militari a livello mondiale”, ha detto alludendo agli Stati Uniti.
“Attualmente ci sono 23.300 armi nucleari, quasi la metà pronte per essere
usate e la loro esistenza e le dottrine che prescrivono il loro possesso e
uso, sostituiscono un grave pericolo per la pace e la sicurezza.
Per questo il disarmo nucleare è e deve continuare ad essere la più alta
priorità del disarmo”, ha concluso il diplomatico cubano.