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Dichiarazione sull’eliminazione

totale delle armi nucleari

 

31 maggio 2011 - www.granma.cu

 

I Ministri del Movimento dei Paesi Non Allineati, riuniti nella XVI Conferenza Ministeriale a Bali, in Indonesia, dal 25 al 27 maggio del 2011, reiterano la loro profonda preoccupazione per la minaccia rappresentata per l’umanità dalla continua esistenza di armi nucleari e del loro possibile uso o minaccia di uso, ed hanno riaffermato che il disarmo nucleare continua ad essere la più alta priorità del Movimento nella sfera del disarmo.

 

I Ministri hanno sottolineato l’importanza dell’attiva partecipazione degli integranti del Movimento nell’elaborazione di proposte concrete per ottenere il disarmo nucleare globale e la totale eliminazione delle armi nucleari dentro de un periodo di tempo specifico.

 

I Ministri, nel contesto del 50º Anniversario del Movimento dei Paesi Non Allineati, hanno dichiarato il loro fermo impegno di lavorare alla convocazione di una conferenza internazionale d’alto livello con l’obiettivo d’identificare mezzi e maniere per eliminare le armi nucleari il più presto possibile, e ottenere un accordo su un programma a tappe per l’eliminazione totale delle armi nucleari in una cornice specifica di tempo, per proibire il loro sviluppo, la produzione, l’acquisto, le prove, la conservazione, i trasferimenti, l’uso e la minaccia di uso e realizzare la loro distruzione

 

Bali, Indonesia - 27 maggio del 2011

 

 

 

Cuba: un crimine l’aggressione alla Libia

27 maggio 2011 - www.granma.cu

Il MNOAL condanna ogni

tipo di terrorismo

 

26.05 - I Paesi non Allineati hanno espresso una forte condanna del terrorismo in tutte le sue forme, come si leggerà nella Dichiarazione Finale della XVI Conferenza Ministeriale.

Da Bali, l’isola nel cuore dell’Indonesia, che nove anni fa fu colpita da questo flagello, il Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL) ha respinto il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, come tutti gli atti, metodi e pratiche applicati con questo fine, dovunque si commettano, chiunque li perpetri e contro chiunque siano indirizzati.

Il testo, un importante ingrediente del documento presentato ai ministri degli Esteri, incita ad adottare misure rapide ed efficaci per eliminare il terrorismo internazionale.

I Paesi non Allineati, che in questo Vertice di Bali hanno incrementato il loro totale a 120, con l'incorporazione delle Isole Fiji e dell’Azerbaigian, hanno considerato che il terrorismo non può identificarsi con la lotta legittima dei popoli che subiscono il dominio coloniale o un’occupazione straniera, per la libera determinazione e per la liberazione nazionale.

Si dovrà sempre denunciare il trattamento brutale dato alle persone sotto un’occupazione straniera: questa è la forma più grave di terrorismo, e si dovrà continuare a condannare l'uso del potere di Stato per sottomettere, con la repressione e la violenza, le persone che lottano contro l'occupazione straniera, esercitando il loro diritto inalienabile alla libera determinazione, precisa ancora il testo.

L'appuntamento ministeriale del MNOAL si estende sino a domani venerdì in questa isola, che il 12 ottobre del 2002 fu vittima del più forte attentato terroristico della sua storia, quando tre bombe esplosero nel polo turistico di Kuta, uccidendo 202 persone, delle quali 164 stranieri e 38 indonesiani. I feriti furono 209.

Vari membri dell'organizzazione Jemaah Islamiya sono stati condannati per questo attentato, e tre sono stati condannati a morte.

Cuba ha definito un crimine internazionale e una vera aggressione gli abusi commessi dagli Stati Uniti e l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico Nord (NATO) contro la Libia Nel suo discorso durante la XVI Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati, con sede a Bali, in Indonesia, il viceministro cubano delle Relazioni Estere, Abelardo Moreno, ha condannato gli attacchi in applicazione della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza della ONU.

 

Moreno ha affermato che quello che succede oggi in Libia danneggia tutti ed ha chiesto se la stessa cosa potrebbe accadere anche ad altre nazioni membro del Movimento, riferisce un dispaccio di Prensa Latina.

 

Il diplomatico ha sottolineato la capacità sempre più effettiva degli USA e la NATO per imporre azioni nelle Nazioni Unite, a tutti i livelli, contrarie alle ragioni che diedero origine a questa organizzazione.

 

In accordo con Moreno, il concetto strategico della NATO, attualizzato il 19 novembre del 2010 nel Vertice di Lisbona, non solo ridefinisce unilateralmente quello che considera ‘rischi per i paesi del blocco’, ma sostiene anche che l’accesso all’energia costituisce un obiettivo strategico da realizzare.

 

Questo documento dell’Organizzazione segnala che le crisi e i conflitti al di fuori delle frontiere della NATO possono far supporre una minaccia diretta per la sicurezza del territorio e delle popolazioni dell’alleanza, e che per questo motivo la NATO s’implica dov’è possibile e quando lo crede necessario.

 

Il popolo cubano ha fatto molto per la vita e condivide la preoccupazione e il dolore per la morte delle persone in qualsiasi luogo e circostanza, ma non può accettare l’uso di tutti i mezzi possibili per una presunta protezione dei civili.

 

Il viceministro si è riferito al concetto di protezione dei civili usato per i bombardamenti contro il paese arabo.

 

L’ipocrisia nell’uso di questo concetto è stata denunciata anche nel Consiglio di Sicurezza dal rappresentante permanente di Cuba preso la ONU, Pedro Núñez Mosquera, che ha detto che questo è solo un pretesto per realizzare spuri interessi politici ed economici.

 

In questa occasione il diplomatico ha avvertito che restano molti aspetti da chiarire in questa materia e tra questi decidere chi e quando stabilisce la necessità di proteggere, su che basi e criteri si determinano le forme per agire e quali sono i limiti del termine.

 

Il MNOAL ha approvato la proposta

cubana sul disarmo nucleare

24 maggio 2011 - www.granma.cu

America Latina e Caraibi rinforzano a Bali la difesa del multilateralismo

 

26.05 - L’America Latina e i Caraibi hanno insistito sulla necessità di un ordine mondiale basato nel multilateralismo, e nel rispetto assoluto del principio di non intervento e non ingerenza nei temi interni degli Stati.

Parlando a nome dei paesi di questa regione nella giornata inaugurale della XVI Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati, (MNOAL), il ministro ecuadoriano, Ricardo Patiño, ha affermato che nell’attuale congiuntura si devono difendere più che mai i principi fondati dal Foro del Terzo Mondo.

Nel suo discorso ha considerato che solo un’azione concordata, decisa e solidale permetterà al MNOAL d’avanzare con passi concreti nella difesa dei principi, nella realizzazione degli obiettivi che lo identificano come Movimento.

Inoltre ha ricordato che i paesi dell’America Latina e dei Carabi, membri ed osservatori del MNOAL, rappresentano la prima zona libera dalle armi nucleari nel mondo, stabilita da 40 anni con il trattato di Tlatelolco.

Il ministro degli Esteri dell’Egitto, Nabil Al Arabi, ha affermato che vari paesi cercheranno di far sì che nella riunione ministeriale, il MNOAL riconosca l’esistenza di uno Stato Palestinese con le frontiere del 1967.

“Se facciamo sì che i 120 membri del MNOAL sostengano questa idea, sarà più facile far comprendere al mondo che (...) non si può consentire un’occupazione di 60 anni", ha affermato.

 

Conclusa la Conferenza

Ministeriale del MNOAL

 

25.05 - Il segmento degli alti funzionari della XVI Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL) si è concluso a Bali, in Indonesia, con un consenso ottenuto su diversi temi, alcuni molto dibattuti e sensibili, come la situazione della Libia.

La riunione generale è giunta alla fine, con l’approvazione di tutti i documenti, che saranno presentati ai ministri.

Tra questi la Dichiarazione Finale, centrata nei propositi e nei principi del Movimento.

Tra questi, i propositi e i principi approvati nel XIV Vertice dei Capi di Stato e di Governo, svolto a L’Avana nel 2006.

La XVI Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati, a livello di alti funzionari, ha incluso una proposta di rotonda condanna al blocco degli Stati Uniti contro Cuba.

I partecipanti hanno indicato nel documento che questa politica inumana dura da cinquantenni danneggiando fortemente il popolo cubano, che resiste eroicamente.

Inoltre nel testo hanno approvato l’iniziativa di Cuba che esige l’organizzazione di azioni per eliminare gli arsenali nucleari e contiene idee essenziali del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, sul pericolo che queste armi rappresentano per l’umanità.

L’eliminazione delle trasmissioni illegali di radio e televisione contro Cuba e la restituzione della base navale yankee di Guantánamo, sono altri reclami della Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi non Allineati.

Il segmento dei ministri degli Esteri dovrà concludersi, venerdì 27, con la firma della Dichiarazione Finale.

Il MNOAL ha avuto origine in Indonesia con la Conferenza di Bandung, nel 1955 .

Sei anni dopo, a Belgrado fu costituito il Movimento, che allora aveva 25 integranti, ma oggi ne riunisce 120, con l’incorporazione di Fiji e Azerbaiyán.

La XVI Conferenza Ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), a livello di alti funzionari, ha approvato la proposta presentata da Cuba sul disarmo nucleare, che sollecita il foro ad intraprendere la totale eliminazione di ogni tipo di queste armi, ha informato PL .

 

Il progetto di dichiarazione riflette essenzialmente alcune delle idee espresse dal leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, sul pericolo che rappresentano le armi nucleari per l’umanità.

 

La proposta è stata esaminata nella commissione dei temi politici del segmento degli alti funzionari che a porte chiuse hanno iniziato il dibattito dei temi che erano rimasti pendenti nei negoziati del Burò di Coordinamento a New York, svolti dal 7 febbraio al 16 marzo scorso.

 

La commissione ha aggiunto la proposta di un paragrafo su Cuba che condanna il blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti impongono all’Isola e domanda la sua eliminazione.

 

Inoltre domanda che s’interrompano le trasmissioni illegali di radio e televisione contro Cuba e che sia restituito il territorio occupato dalla base navale statunitense a Guantánamo.

 

Nella commissione economica e sociale è stata discussa la maggioranza delle questioni relazionate con lo sviluppo economico, il diritto allo sviluppo e al rispetto dei diritti umani nei paesi non allineati.