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Cuba deplora le manipolazioni nel

Consiglio dei Diritti Umani della ONU

23 settembre 2011 - www.granma.cu

Nel dibattito del tema quattro del Consiglio dei Diritti Umani (CDU) della ONU, il delegato cubano, Juan Antonio Quintanilla, ha deplorato le lunghe liste elaborate dagli Stati Uniti e dai loro alleati europei: “Gruppo che non si stanca di ripetere le stesse frasi e ipotesi per attaccare sempre i paesi del sud”, ha detto, riportato da PL.

 

“La domanda ricorrente il giorno prima di ogni sessione di questo Consiglio è la stessa: quale paese del sud sarà oggetto dello sfrenato revanscismo e aggressività degli Stati Uniti e dell’Unione Europea?”, ha aggiunto.

 

“Queste potenze nello stesso tempo assicurano impunità ai bombardamenti e agli assassinii dei civili innocenti, perpetrati dalla NATO in Libia, Afganistan o Iraq e tentano di riprodurre lo stesso nel caso della Siria”, ha detto ancora Quintanilla.

 

 

CONTINUA IL DIBATTITO GENERALE

 

 

La seconda sessione dell’Assemblea Generale della ONU è iniziata con il discorso del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, che ha denunciato la politica estera degli Stati Uniti e dei loro alleati europei, provocando la ritirata dalla sala della rappresentazione statunitense, e più tardi dell’Unione Europea, ha scritto AFP.

 

Il relatore speciale della ONU, Richard Falk, ha incitato i governi a riconoscere la Palestina come Stato, ed ha considerato che il dibattito sull’iniziativa con l’organismo è una grande opportunità per far sì che la comunità internazionale risponda ad un legato d’ingiustizia che i palestinesi della Striscia di Gaza e della Cisgiordania soffrono dall’occupazione.

 

I governi del Cile e dell’Uruguay hanno espresso il loro sostegno all’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite, ha riportato DPA.

"Il Cile ha riconosciuto lo Stato palestinese, al quale speriamo di dare il benvenuto in questa organizzazione molto presto", ha detto il presidente Sebastián Piñera nel suo discorso.

 

Il ministro degli Esteri dell’Uruguay, Luis Almagro, ha segnalato che il processo di pace tra Palestina e Israele si deve svolgere "da Stato a Stato" e che la sua entrata nella ONU "sarà un passo avanti molto importante per legittimare l’ autorità palestinese nei suoi negoziati con Israele".

 

Atri leader mondiali però continuano a fare pressioni perchè i palestinesi desistano dalla loro iniziativa e riprendano le conversazioni dirette. Riannodare le conversazioni dirette tra Issale e l’autorità palestinese oggi è la priorità ha affermato il presidente del Consiglio Europeo, il ministro belga Herman Van Rompuy, durante suo intervento a nome dell’Unione Europea (UE).

 

Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, invece ha chiesto all’Assemblea Generale di aumentare la pressione su Israel per ottenere la pace in Medio Oriente ed ha assicurato il suo "appoggio senza condizioni" ai palestinesi, ha aggiunto EFE.

 

Il presidente del Perù, Ollanta Humala, ha dato il benvenuto alla Palestina come Stato libero e sovrano, e al suo diritto di vivere in pace e armonia con l’insieme dei paesi delle Nazioni Unite", in accordo con Telesur.

 

Ollanata Humala ha anche condannato il blocco degli Stati Uniti contro Cuba, e ha domandato la sua fine per preservare la pace e l’integrazione.

 

Il presidente dominicano, Leonel Fernández, ha proposto di fare "uno sforzo collettivo por eliminare il terrorismo come pratica disumana, così come le radici economiche, sociali, politiche, culturali, ideologiche e religiose che la motivano".

 

Oggi venerdi il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmud Abbas, consegnerà al segretario generale della ONU, Ban Ki-Moon, la sollecitudine formale d’ingresso come membro a tutti gli effetti della ONU.

 

ONU: il ministro degli Esteri di Cuba

avvisa sulla minaccia nucleare

23 settembre 2011 - www.granma.cu

Cuba ha affermato che la maggior minaccia che l’umanità affronta nel campo nucleare è l’esistenza di enormi arsenali di armi di questo tipo e il loro possibile uso o la minaccia di uso.

 

“Se si utilizza solo una piccola parte dei 23000 artefatti nucleari esistenti, questo condurrà inevitabilmente all’inverno nucleare e quindi all’estinzione della specie umana”, ha detto il ministro cubano degli Esteri, Bruno Rodríguez intervenendo nella riunione di alto livello sulla sicurezza nucleare ed ha avvertito che questa allarmante realtà si fa anche più grave per la persistenza di dottrine militari basate sull’utilizzo di queste armi.

 

Per Cuba e peri l Movimento dei Paesi Non Allineati - MNOAL - la prima priorità nella sfera del disarmo è ottenere il disarmo nucleare, ha ribadito, ed ha segnalato l’importanza di un piano d’azione nella materia, adottato da questo gruppo di Stati.

 

In questo senso ha sottolineato l’iniziativa di convocare una conferenza internazionale di alto livello, indirizzata a determinare forme e mezzi per eliminare le armi nucleari nel più breve tempo possibile.

 

Rodríguez ha proposto d’accordare un programma per l’eliminazione completa degli arsenali atomici in un tempo specifico, per proibire il loro sviluppo, la produzione, l’acquisto, le prove, il trasferimento, l’uso o la minaccia di uso e la disposizione per la loro distruzione.

 

In una parte del suo intervento a nome del MNOAL, il ministro di Cuba ha riaffermato il diritto inalienabile dei paesi in via di sviluppo all’investigazione, produzione e utilizzo dell’energia nucleare con fini pacifici, senza discriminazione, e ha detto che i Non Allineati riconoscono inoltre che la decisione d’esercitare questo diritto, in particolare per la generazione dell’energia nucleare, continua ad essere un diritto inalienabile ed una lezione sovrana di ogni paese.

 

Rodriguez ha ricordato che il MNOAL considera l’Organismo Internazionale dell’Energia Atomica - OIEA - la sola organizzazione intergovernativa dentro il sistema della ONU con il mandato e la capacità per affrontare i temi tecnici di sicurezza e protezione nucleare.

 

il MNOAL riconosce che la responsabilità principale per la sicurezza e la protezione nucleare riguarda ogni Stato, ma che si deve rinforzare il ruolo della OIEA nella preparazione e per la risposta di fronte alle situazioni d’emergenza.

 

Ogni revisione delle norme di sicurezza nucleare a livello globale va realizzata nella cornice della OIEA in maniera trasparente, con una precedente consultazione e con la partecipazione di tutti gli Stati membri.

 

“Qualsiasi attacco o minaccia contro installazioni nucleari con fini pacifici, in sfruttamento o in costruzione, suppone un grave pericolo per gli esseri umani e per l’ambiente e costituisce una grave violazione del diritto internazionale”, ha aggiunto, ed ha reiterato la necessità imperiosa di contare su uno strumento ampio e organizzato multilateralmente che proibisca gli attacchi o le minacce contro le installazioni dedicate all’utilizzo dell’energia nucleare con fini pacifici.