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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

 

Un milione e mezzo d'immigrati

deportati con Obama

 

21 settembre 2011 - www.granma.cu

 

Il Governo di Barack Obama ha deportato dagli Stati Uniti quasi 1600000 immigranti illegali in due anni e mezzo, dicono le cifre attualizzate al termine della metà di settembre.

 

Obama, che assicura di sostenere una riforma del sistema migratorio come promise facendo la campagna elettorale, ha superato per il numero di espulsioni il predecessore George W. Bush, che chiuse i suoi due periodi presidenziali con un milione 57000 deportati.

 

L’attuale politica di Obama lo pone di fonte alle critiche dei membri del suo partito e di quello Repubblicano e provoca lo scontento di un settore come quello ispanico, la più forte minoranza e con la crescita più accelerata negli Stati Uniti, ha segnalato Prensa Latina.

 

Sino ad oggi Obama, avvolto in un complesso panorama interno, non ha mantenuto le sue promesse a proposito di un progetto di legge sull’immigrazione, mentre aveva promesso che questo sarebbe avvenuto nel suo primo anno da presidente.

 

Lo scorso 18 agosto la Casa Bianca ha annunciato un’iniziativa per ridurre le deportazioni. Questa misura dovrebbe beneficare due milioni di giovani con possibilità di qualificarsi per il Dream Act, proposta di legge che aprirebbe un canale alla legalizzazione di coloro che sono senza cittadinanza ma studiano all’università o servono nell’esercito.

 

Circa 11200000 persone vivono e lavorano in territorio USA senza lo status migratorio regolare, dice il Pew Hispanic Center.

 

Nel 2008, il 67% dei latini ha votato a favore di Obama, ma un’inchiesta diffusa questo lunedì 19 dalla Gallup, avverte che il livello di popolarità del presidente tra questa comunità latino statunitense è caduto ed ha un record negativo del 48%.

 

Il quotidiano Washington Post ha commentato che la tendenza del voto di questo gruppo composto da 50 milioni 500000 abitanti, il 16.3% della popolazione, secondo il censimento del 2010, può avere un peso importante nelle elezioni del 2012.