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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI |
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Più di 700 detenuti per le proteste al Ponte di Brooklyn |
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3 ottobre 2011 - www.granma.cu
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La Polizia della città di New York ha arrestato 700 manifestanti che protestavano contro l’avarizia corporativa, il riscaldamento globale e la disuguaglianza sociale, tra le altre voci, che si erano riuniti sul Ponte di Brooklyn ed avevano chiuso una corsia del transito per varie ore.
La Polizia ha informato che alcuni dei manifestanti erano appostati nella strada dalla notte del sabato, dopo l’indicazione di restare nel passaggio pedonale del ponte. I detenuti devono affrontare accuse di condotta disordinata e resistenza all’arresto. La corsia è stata poi riaperta.
Gli integranti dell’organizzazione ‘Occupy Wall Street’, (Occupiamo Wall Street), molti in canottiera, con la cravatta dipinta e gli indumenti intimi pieni di stelle, per ricordare la bandiera USA), sono accampati in una piazza di granito nella bassa Manhattan, da quasi due settimane e non sembra che se ne vogliano andare.
Altre due marce, sabato 1º ottobre, sono andate al Ponte di Brooklyn senza maggiori problemi, una da Brooklyn a Manhattan, di un gruppo che si oppone ai cibi modificati geneticamente e un’altra nel senso contrario, contro la povertà.
La mancanza di precisione nei gruppi serve a proposito, perchè invita gli ‘indignati’ in un ampio spettro di motivazioni di protesta, è stato detto da alcuni attivisti. “Il manifestante moderno aspetta una risposta immediata grazie alla tecnologia, ha detto Gabriella Coleman, professoressa di cultura e comunicazione dell’Università di New York, che ha studiato alcuni gruppo affiliati alla protesta.
“Siamo in un momento culturale nel quale la gente pensa che il dittatore cadrà domani, dopo quattro giorni di protesta e anche i media ‘saltano’ per prestare attenzione”, ha aggiunto la Coleman.
C’è stata una forte copertura nei mezzi di comunicazione, ma sono giunte molte lamentele che la causa non è stata presentata con sufficiente rapidità e nel modo in cui i manifestanti vorrebbero.
Arrestati 24 manifestanti in
una protesta a Boston, USA Gli agenti statunitensi hanno arrestato 24 manifestanti che partecipavano ad una protesta pacifica di tremila persone, di fronte agli uffici centrali della Bank of America, nella nord orientale città di Boston, ha informato la polizia locale.
Il portavoce della polizia, Eddy Chrispin, ha detto alla stampa che la polizia ha arrestato 15 donne e 9 uomini, accusati d’intrusione illegale per partecipare ad una manifestazione.
Chrispin non ha precisato il numero dei manifestanti, mentre gli organizzatori del meeting hanno assicurato che circa tremila persone hanno protestato davanti alla banca, la più grande in attivo degli Stati Uniti, che alcuni giorni fa ha informato che licenzierà 30000 dipendenti e ridurrà di cinque miliardi di dollari le sue spese annuali per il 2014.
In accordo con Right to the City, alleanza di gruppi civili, organizzatrice della concentrazione, la protesta era contro l’avarizia delle corporazioni e per far sì che le banche detengano le esecuzioni ipotecarie.
A New York hanno marciato circa duemila indignati con cartelloni e messaggi come questo ‘I banchieri sono tutti nazisti’; ‘Le persone vengono prima dei dollari’, e ‘La polizia protegge i multimilionari di Wall Street’.
I manifestanti del denominato movimento Occupy Wall Street hanno marciato dalla centrale piazza Liberty sino al quartiere generale della polizia nel sud di Manhattan per condannare l’uso del gas peperone, fatto considerato una violazione, lanciato dalla polizia in una manifestazione di sabato 1º ottobre.
I procuratori della città hanno iniziato un’investigazione penale, per verificare se la polizia di New York ha davvero usato questo gas contro membri civili del gruppo citato, hanno riferito le fonti giudiziarie.
Questo gruppo statunitense di protesta sociale ha confermato, la notte di domenica 25 settembre, l’arresto di circa un centinaio di suoi integranti da parte della polizia, nel fine settimana.
Due settimane fa il gruppo aveva manifestato per denunciare la crisi economica e politica globale.
Gli Indignati di New York hanno cominciato ad accamparsi con l’intenzione d’occupare Wall Street, ma il grande spiegamento di polizia davanti alla sede della Borsa ha impedito la presenza e la maggioranza del gruppo si è così installata nel parco Zucotti e in Liberty Square.
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