Alarcón: l’impero non ha potuto piegare Puerto Rico |
14 marzo 2011 - Dai Liem Lafá Armenteros www.granma.cu
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Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ha detto che Puerto Rico lotta da più di un secolo contro l’impero più poderoso della terra, e dimostra al mondo che si può salvare l’identità di questa nazione.
Nella manifestazione effettuata nel Parco Centrale de L’Avana, per il 40º anniversario dei fatti dell’Università di Puerto Rico (UPR), Alarcón ha segnalato la ribellione di Pedro Albizu Campos, Lolita Lebrón, Filiberto Ojeda, Juan Mari Brás, e di molti altri contro la brama d’annessione dell’impero.
L’11 marzo del 1971, quando gli studenti di Puerto Rico si rifiutarono d’andare a combattere nella guerra del Vietnam, avvenne l’assalto fascista della polizia nella UPR, scatenando la repressione nel campus di Río Piedras.
Allora gli annessionisti immaginarono che mediante il terrore avrebbero schiacciato quella generazione.
“La storia ha dimostrato che si sbagliavano, perchè i figli di quei combattenti, 40 anni dopo danno prova con la loro lotta che niente e nessuno potrà vincere questo popolo”, ha sottolineato Alarcón.
Nella manifestazione Ismael Cubero e José Berríos, rappresentanti di due generazioni di “boricuas”, hanno espresso il loro sostegno alla lotta degli universitari di Puerto Rico ed hanno spiegato che i giovani manifestano contro le misure dell’aumento a 800 dollari dell’iscrizione semestrale, fatto che lascia senza possibilità di studiare migliaia di loro.
Inoltre hanno denunciato l’ambiente di terrore che promuove il governo, al quale si sommano gli effetti dell’attuale crisi economica che danneggia il mondo.
I due combattenti attivisti hanno reclamato la libertà di René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández e Fernando González, i Cinque cubani prigionieri politici dell’impero dal 1998, per aver ostacolato le azioni dei terroristi che agivano contro Cuba dalla Florida.
Era presente alla cerimonia Katia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i popoli, assieme a rappresentanti di varie organizzazioni di solidarietà, studenti cubani e portoricani, tra i tanti.
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