Frei Betto ha esaltato l’esempio della Rivoluzione cubana |
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1.07.11 - A.Gomez www.granma.cu
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Il teologo e scrittore brasiliano Frei Betto ha affermato che: “Il maggior dono è la vita e l’unico paese dell’America Latina dove tutti hanno questo diritto assicurato è Cuba”. “Gli 11 milioni di cubani hanno la garanzia dei tre diritti fondamentali: l’alimentazione, la salute e un’educazione di qualità”, ha assicurato Betto, partecipando al Seminario ‘La Revolución cubana 52 anni dopo, trasformazioni e sfide’, realizzato nella Fondazione Leonel Brizola, del Partito Democratico Laborista (PDT).
Organizzato da vari partiti della sinistra e da diversi sindacati, questo seminario ha voluto informare i brasiliani sulla realtà cubana attuale ed in particolare sull’attualizzazione economica del suo modello socialista, approvato nel VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, nell’aprile scorso.
Integrando il gruppo che ha analizzato ‘La realtà cubana oggi: le principali trasformazioni e le sfide’, il teologo brasiliano ha dichiarato che dedicava il suo intervento ai Cinque antiterroristi cubani Fernando González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, René González e Ramón Labañino, reclusi ingiustamente nelle prigioni degli Stati Uniti da circa 13 anni.
Betto ha parlato della difficile situazione economica dell’Isola dei Caraibi negli ultimi anni, dovuta soprattutto al blocco degli USA, all’incremento dei prezzi nel mercato internazionale e al passaggio di 16 uragani in un decennio.
“Nonostante tutto i cubani si privano di molto per favorire altri popoli in difficoltà”, ha sostenuto Fray Betto, ed ha reclamato la solidarietà del Brasile con l’Isola che, nonostante le difficoltà, sa anche rinnovare il suo socialismo.
In un gruppo, moderato dal senatore brasiliano Cristovam Buarque, era presente la presidentessa dell’Istituto Cubano del Libro, Zuleika Romay, che ha assicurato che le Linee approvate nel Congresso del PCC cercano di perfezionare il sistema socialista di Cuba.
Nelle conclusioni del seminario, il segretario generale del PDT, Manoel Dias, ha invitato non solo a rinforzare i vincoli tra la sua forza politica e il PCC, ma anche tra i due paesi ed ha cercare forme di collaborazione con Cuba.
Con questo incontro, realizzato nella Fondazione Leonel Brizola, del PDT, si e concluso il ciclo di dibattiti realizzato in Brasile sulla realtà cubana attuale, con l’obiettivo di rompere il muro di silenzio, le tergiversazioni e le menzogne della grande stampa mondiale, includendo la brasiliana, sul processo rivoluzionario nell’Isola dei Caraibi. |
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Proseguono in Brasile i seminari sulla realtà cubana |
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29.06.11 - A.Gomez www.granma.cu
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I seminari sulla realtà cubana proseguono con sessioni nell’Università di Brasilia e nella Fondazione Leonel Brizola, del Partito Democratico Laborista (PDT in portoghese).
Dettati da specialisti cubani, gli incontri proseguono, mediante il dibattito per diffondere i dettagli del processo rivoluzionario dell’Isola, come la recente approvazione nel VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, di attualizzare il sistema socialista, con l’ approvazione di cambi nella politica economica.
Partecipano la deputata e presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli, Kenia Serrano, la presidentessa dell’Istituto Cubano del Libro, Zuleica Romay, l’editrice del sito CubaDebate, Rosa Miriam Elizalde, e Magali Llort, madre di Fernando González, uno dei Cinque antiterroristi, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti.
Organizzati da fondazioni di Partiti brasiliani, i seminari sono cominciati il 24 a Sao Paulo, sono continuati poi a Río de Janeiro e sono giunti a Brasilia quando l’uditorio Freitas Nobre, della Camera dei Deputati, ha accolto il dibattito ‘La Rivoluzione cubana 52 anni dopo: trasformazioni e sfide’.
Rosa Miriam Elizalde ha smascherato le tergiversazioni della grande stampa della destra mondiale, disegnata con il proposito d’evitare la divulgazione delle enormi conquiste sociali della Rivoluzione cubana, ed ha invitato i brasiliani, quando leggono un’informazione su Cuba pubblicata dai grandi monopoli mediatici, a cercare nei mezzi della stampa cubani e altri alternativi, le altre versioni.
“Sicuramente riceveranno una sorpresa!”, ha dichiarato.
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Il saluto di Oscar Niemeyer a Fidel |
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28 giugno 2011 - www.granma.cu
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L’architetto Oscar Niemeyer ha inviato un messaggio a Fidel e alla delegazione cubana che ha partecipato al dibattito sull’Isola, auspicato dall’ Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro, in Brasil.
“Sono emozionato quando parlo di Cuba, e voglio partecipare a tutti i movimenti in appoggio al popolo cubano ed augurare buona salute al mio amico Fidel Castri”, dice il saluto del grande architetto brasiliano, che il prossimo dicembre compirà 104 anni.
Il messaggio è stato letto durante il dibattito “Le sfide della Rivoluzione cubana, 52 anni dopo”, che si è svolto nel Palazzo Tiradentes, sede del governo locale.
Su proposta del deputato dello Stato, Gustavo Tutuca, che ha aperto la sessione, e di varie organizzazioni politiche e di solidarietà con l’Isola a Río de Janeiro, nell’incontro è stato analizzato lo svolgimento del processo socialista a Cuba ed il caso dei Cinque antiterroristi reclusi ingiustamente negli Stati Uniti, oltre alla campagna di stampa e mediatica contro Cuba.
L’avvocato Modesto Da Silveira, un simbolo della lotta contro la dittatura in Brasile, nella difesa dei prigionieri politici, ha proposto di chiedere alla Presidentessa Dilma Rousseff di trasmettere una lettera al Presidente Barack Obama, firmata da maestri, intellettuali, giovani e lavoratori del Brasile, in cui si chieda la scarcerazione dei Cinque cubani prigionieri dell’impero.
I circa 600 partecipanti al Forum, aperto al pubblico che ha riempito la sala per tutta la durata del dibattito, hanno proposto di realizzare una marcia a Río de Janeiro per reclamare la liberazione dei Cinque e di promuovere che le Facoltà di Diritto del Brasile studino questo caso, come esempio delle violazioni dei diritti umani e dell’arbitrarietà della giustizia nordamericana.
Per la parte cubana sono intervenuti Zuleica Romay, presidentessa dell’Istituto Cubano del Libro; Magali Llort, deputata e madre di Fernando González, uno dei Cinque cubani combattenti contro il terrorismo e reclusi ingiustamente negli USA.
Hanno preso la parola, per la parte brasiliana, il professor Theotonio dos Santos, il giornalista Mario Augusto Jakobskind, l’avvocato Ricardo Quiroga e lo scrittore Roberto Amaral, come moderatore.
Oggi, martedì 28, i visitatori cubani parteciperanno ad una sessione speciale della Camera dei Deputati di Brasilia, su iniziativa del gruppo parlamentare Brasile-Cuba, del Partito Socialista Brasiliano (PSB) nel Parlamento Nazionale.
Il messaggio originale di Niemeyer
“Emocionado que falo de Cuba, quero participar de todos os movimentos de apoio ao povo Cubano, e desejar muita saúde ao meu amigo Comandante Fidel Castro”.
Oscar Niemeyer.
Magali Llort ha ringraziato per la solidarietà di tutti i brasiliani a favore della liberazione di suo figlio e di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, René González e Ramón Labaniño, reclusi ingiustamente da 13 anni negli Stati Uniti. |
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Contro il blocco e per i Cinque in Brasile |
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27 giugno 2011 - www.granma.cu
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La XIX Convenzione Nazionale di Solidarietà con Cuba in Brasile ha continuato i suoi lavori, sabato 25, con la relazione ‘Il blocco economico e mediatico contro la Rivoluzione Cubana’, a carico di Ana María Alfonso, professoressa dell’Istituto Superiore delle Relazioni Internazionali di Cuba; la giornalista del sito web CubaDebate, Rosa Miriam Elizalde e Magali Llort, deputata e madre di Fernando González, uno dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, riporta PL.
Circa 500 delegati di 16 dei 27 Stati brasiliani si sono divisi in gruppi di lavoro per definire le azioni da sviluppare nei prossimi 12 mesi, con il fine d’incrementare e rinforzare l’appoggio al processo rivoluzionario cubano in questo grande paese sudamericano.
Durante l’inaugurazione dell’incontro che si svolge nel Memoriale dell’America Latina, da venerdì 24, leader e rappresentanti di partiti politici, gruppi sindacali e movimenti sociali hanno esaltato l’esempio costituito dalla resistenza e la permanenza degli ideali socialisti nell’Isola, definita da uno degli oratori “una delle più belle pagine della lotta contro l’imperialismo.”
Altri hanno denunciato la doppia morale degli Stati Uniti, che pretendono d’essere i paladini della lotta al terrorismo nel mondo, ma che da quasi 13 anni mantengono ingiustamente reclusi Cinque Combattenti antiterroristi cubani: Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e René González.
Oltre a condannare l’arbitrarietà delle autorità statunitensi nel caso dei Cinque, gli oratori hanno reclamato l’eliminazione del criminale blocco economico, finanziario e commerciale che Washington mantiene contro L’Avana da circa mezzo secolo, respinto nella ONU dalla quasi unanimità delle nazioni del mondo.
Nonostante i tentativi dei nemici e le campagne mediatiche piene di calunnie e di menzogne per tergiversare la realtà di Cuba, nulla potrà bloccare la solidarietà e l’esempio dell’Isola nella costruzione d’una società più giusta e in costante perfezionamento. |
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In Brasile incontro di solidarietà con Cuba |
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20 giugno 2011 - www.granma.cu
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La VI Convenzione di Solidarietà con Cuba si è svolta a Rio de Janeiro con tavole rotonde sulla realtà cubana, a cui hanno partecipato più di 100 delegati divisi in due gruppi di lavoro.
Il primo ha analizzato i risultati del VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, realizzato due mesi fa a L’Avana, nel quale sono stati definiti i principali cambi da effettuare nell’ economia per rinforzare ulteriormente il Socialismo nell’Isola.
Per contrastare i media d’informazione di massa che manipolano e tergiversano la realtà cubana, il secondo gruppo ha dibattuto su ‘La stampa popolare e le alternative’, come motivazione principale d’analisi.
Inoltre il primo gruppo ha definito le azioni per intensificare la lotta contro il blocco economico degli Stati Uniti illegalmente imposto all’Isola e per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi nel territorio nordamericano.
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