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Decorato il Presidente Raúl Castro con il Premio alla Solidarietà e la Dignità umana |
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24 giugno 2011 - Cubaminrex-Embacuba Germania www.granma.cu
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Il 19 giugno si è svolto un incontro di solidarietà con Cuba a Berlino, organizzato dall’Alleanza per la Giustizia Sociale e la Dignità Umana (BüSGM), nella sede del quotidiano di sinistra Neues Deutschland.
Hanno partecipato gruppi di amici dell’Isola, tra i quali Cuba sì e Karen e.v.
Come una delle maggiori prove d’appoggio e ammirazione della Rivoluzione cubana, è stato assegnato al Presidente Raúl Castro il Premio per la Solidarietà e la dignità umana che è stato ricevuto da Raúl Becerra, Ambasciatore di Cuba nella RFA.
La stessa decorazione tre anni fa fu assegnata ai Cinque combattenti antiterroristi cubani ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti da quasi 13 anni.
Durante l’incontro, molto sentito, hanno preso la parola Gert Julius, Presidente della BüSGM e Heinz Kessler, ultimo Ministro della Difesa della ex RDA, che ha ricevuto a sua volta il premio ed è membro d’onore della BüSGM, che ha trasmesso il suo profondo rispetto, amicizia e ammirazione alla Rivoluzione, al popolo cubano e in maniera speciale al Presidente Raúl Castro.
Elsye Suquilanda, poetessa ecuadoriana ha letto dei versi dedicati a a Cuba, Raúl e Fidel e la cantante e attrice tedesca Gina Pietsch, ha interpretato canzoni di Carlos Puebla, accompagnata dal pianista Uwe Streibel e dal chitarrista cubano Ernesto Rodríguez.
Hanno partecipato all’incontro funzionari della missione cubana in Germania, Ernesto Sentí, Director dell’Area dell’Europa del Ministero degli Esteri e il pubblico in generale.
L’Ambasciatore cubano ha ringraziato a nome del Presidente Raúl Castro e del popolo di Cuba per il riconoscimento consegnato dalla BüSGM ed ha segnalato i profondi vincoli esistenti tra l’Ambasciata e l’organizzazione per le molteplici espressioni d’appoggio e solidarietà mostrate a Cuba, con altri gruppi, in tutti i momenti in cui l’Isola ha necessitato l’aiuto degli amici per continuare a combattere le sue nobili cause.
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