I parigini contro il blocco yankee imposto a Cuba Grande manifestazione della Coordinatrice di Difesa della Rivoluzione cubana |
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24.11.11 - www.granma.cu
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La Coordinatrice di Difesa della Rivoluzione Cubana, ha convocato per domani, venerdì, una manifestazione a Parigi, di condanna del blocco che gli Stati Uniti mantengono da mezzo secolo contro Cuba.
Jacques Milhas, presidente della Coordinatrice ha messo in risalto il valore del popolo cubano che ha resistito degnamente agli effetti dell’assedio commerciale, economico e finanziario degli USA.
Oltre ad esigere la fine dei questa politica di genocidio, i manifestanti domanderanno a Washington di permettere il ritorno a Cuba di René González, uno dei Cinque antiterroristi cubani, obbligato a restare a Miami, in un ambiente molto ostile, per tre anni di libertà vigilata.
La Coordinatrice di solidarietà reclama anche la liberazione degli altri quattro cubani ingiustamente reclusi nelle carceri nordamericane da più di 13 anni per aver allertato il loro paese sui piani criminali organizzati dalla mafia di Miami. |
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Libertà per i Cinque e Girón nella settimana anticoloniale |
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1 marzo 2011 - Marlen Borges www.granma.cu
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La lotta per la liberazione dei Cinque antiterroristi reclusi nelle prigioni nordamericane e la vittoria cubana nell’invasione organizzata dal governo statunitense a Playa Girón, sono state al centro della settimana anticoloniale in Francia.
In una veglia effettuata nel municipio del XIV distretto della capitale, è stata ricordata la battaglia sferrata per la liberazione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, conosciuti mondialmente come i Cinque.
Il sindaco della circoscrizione, Pascal Cherki, ha sottolineato l’importanza del libro "I Cinque cubani di Miami" del giornalista e scrittore francese Maurice Lemoine ed ha reiterato il suo appoggio a questa offensiva del popolo, dato anche ai familiari dei combattenti antiterroristi.
L’ambasciatore dell’Isola in Francia, Orlando Requeijo, ha dato notizie attuali sulla situazione di Gerardo, Antonio, Ramón, Fernando e René, ed ha ribadito la necessità di non interrompere le domande di libertà immediata.
L’incontro organizzato dall’Associazione d’amicizia con l’America Latina, intitolato "L’altra posta elettronica ", ha incluso la raccolta di firme d’appoggio alla campagna per la loro scarcerazione e la presentazione del film "El Benny", tra le diverse attività.
La settimana anticoloniale in Francia ha contato su un momento speciale con la presentazione del documentario cubano "66 ore", dove si narrano tutti gli avvenimenti che hanno marcato la prima sconfitta dell’imperialismo in America Latina.
Patrick Farbiaz, membro del consiglio nazionale del Partito francese I Verdi, ha segnalato il fatto storico come un esempio della capacità dei popoli di resistere e vincere le aggressioni statunitensi.
Ha ricordato che la vittoria avvenne quando si stavano sviluppando un’offensiva contro i processi rivoluzionari in Africa, dopo l’assassinio di Patricio Lumumba, e si effettuavano interventi militari contro i movimenti di liberazione nazionale e anticoloniale in Asia.
Farbiaz ha condannato il blocco economico e commerciale contro Cuba e la presenza della base militare di Guantánamo, ed ha reclamato la liberazione dei Cinque. |
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Festeggiati i 50 anni dell’ Associazione Francia-Cuba |
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10 febbraio 2011 - www.granma.cu
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L’Isola potrà contare sempre con l’Associazione Francia-Cuba, ha sostenuto l’organizzazione in un comunicato emesso a Parigi, in occasione del 50º Anniversario della sua fondazione.
Il testo, firmato da André Minier, presidente dell’Associazione, segnala che si festeggia questa ricorrenza con una rinnovata mostra d’amicizia e solidarietà e con l’impegno di appoggiare la causa dell’indipendenza e la sovranità del paese delle Antille, riferisce un dispaccio di Prensa Latina.
A proposito del suo operato segnala: "Sono stati cinque decenni di lotta contro il blocco, di fronte alle manipolazioni medianiche, in difesa del suo popolo e, più recentemente, per la liberazione dei Cinque combattenti antiterroristi, prigionieri politici degli Stati Uniti.
E aggiunge che “La battaglia è stata lunga e difficile, ma continua ad essere necessaria e si continuerà come nei primi giorni, con il sostegno di una Rivoluzione che rappresenta un’enorme speranza ed un esempio per tutti i popoli del mondo.
In questi giorni i francesi solidali con Cuba intensificano le loro attività e va sottolineata quella realizzata nel municipio di Pierrelaye, appartenente alla regione Ile-de-France, dove il giornalista Maurice Lemoine ha presentato il suo romanzo "I cinque cubani a Miami".
È anche stata realizzata una veglia nella località di Périgueux-Boulazac, auspicata dalle associazioni Cuba Linda e Cuba Si Francia, nella quale si è svolto un dibattito sulla realtà dell’Isola.
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Politico francese ha criticato la Eurocamera per l’ipocrisia verso Cuba |
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18 gennaio 2011 - www.granma.cu (rr)
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Il presidente del Partito della Sinistra, in Francia, Jean Luc Mélenchone, ha fortemente criticato il Parlamento Europeo per la sua ipocrisia verso Cuba, e per il silenzio totale a proposito del blocco economico e su altri aspetti rilevanti dell’Isola.
In un programma della catena di televisione LCP, dell’ Assemblea Nazionale, Mélenchon ha detto che la Eurocamera si dedica a premiare presunti dissidenti cubani, e volta le spalle ad un tema importante come il blocco, ha informato Prensa Latina.
Il politico ha sottolineato che da 50 anni Cuba resiste al blocco degli Stati Uniti, ma che è un punto di riferimento in America Latina per i suoi contributi internazionalistici all’educazione e alla salute, con l’apporto che offre in Haiti, e con il successo dell’Operazione Miracolo, per ridare la vista gratuitamente alle persone con scarse risorse, per esempio.
L’ex senatore socialista è adesso una delle figure fondamentali del Fronte della Sinistra ed ha indicato anche che molti parlamentari europei evitano di citare il caso dei Cinque combattenti antiterroristi cubani, reclusi da 12 anni negli USA.
Mélenchon, che è un eurodeputato, ha ricordato il caso dei Cinque anche parlando all’emittente radiofonica France Info.
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