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Ciò che ti danno prendilo… senza ética né scrupoli |
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27.03.11 - José Luis Méndez Méndez e Pedro Etcheverry Vázquez rasonesdeCuba
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Questa espressione popolare sembra essere la massima della multi premiata - dai nemici di Cuba e della sua rivoluzione - la blogger Yoani Sánchez, laureata, grazie al trionfo rivoluzionario, all'Università di L'Avana nella facoltà di giornalismo e filosofia, conoscenze che ha messo al servizio di coloro che vogliono farci tornare ad un vergognoso passato.
Quando Yoani é nata il 4 settembre 1975 nel municipio Centro Habana della capitale - in seno ad una famiglia il cui padre era un operaio che è riuscito a migliorare la sua posizione sociale grazie alle opportunità offerte dalla Rivoluzione e giungere a lavorare come ingegnere nelle ferrovie, settore con una lunga storia proletario - mentre a Miami si celebrava il 42° anniversario del primo colpo di stato militare del quale, abilmente, si appropriò l’allora sergente stenografo Fulgencio Batista Zaldívar, che fu promosso al grado di colonnello dopo pochi giorni.
Lo stesso giorno che Yoani compì due anni, i terroristi di un gruppo anticubano collocarono una bomba che esplose contro la compagnia aerea sovietica Aeroflot, a Miami in Florida, e rivendicarono di aver messo una bomba vicino alla Casa Bianca, 4 settembre 1977. Il terrorismo contro Cuba ha anche causato vittime negli Stati Uniti.
Quando la famiglia e gli amici di Yoani si sono riuniti per festeggiare il suo 22esimo compleanno moriva, a L'Avana, un giovane italiano di 32 anni come conseguenza delle bombe piazzate da un mercenario finanziato con i fondi di terroristi radicati a Miami, il 4 settembre 1997.
La blogger sembra essere stata efficace allo sguardo dei batistiani negli Stati Uniti, come testimonia la concessione e la consegna alla stessa, sabato 22 novembre 2009 - lo stesso giorno in cui si commemorava l'anniversario dell'assassinio di Dallas quando venne ucciso il presidente USA John F. Kennedy - di una medaglia intitolata "Eroi della Libertà" e che fu coniata con argento dell’epoca della dittatura di Fulgencio Batista e, naturalmente, macchiata del sangue di migliaia di giovani cubani che sono stati uccisi durante la tirannia. A Yoani, questi dati non danno fastidio.
Il mostro terrorista che le ha conferito il premio, denominato Consiglio per la Libertà di Cuba, CLC, è formata da un gruppo che si è scisso dalla mafia terrorista, annessionista, razzista della Fondazione Nazionale Cubano Americana, FNCA, nel 2001, e politicamente si definisce alla destra di essa. Nella sua maggioranza sono figli di ufficiali dell'esercito e della polizia del governo di Batista e inoltre con un significativo sommario di azioni contro Cuba.
Nel giugno 2009, questo gruppo per voce del suo leader, Diego Suarez, chiese che il colpo di Stato fascista avvenuto in Honduras, con il suo carico di morte e di repressione, si rifacesse a Cuba con la partecipazione degli Stati Uniti.
Prima di decidere la data per la consegna della medaglia, i membri della CLC hanno consultato Yoani, la blogger, se avrebbe accettato di ricevere il massimo riconoscimento del CLC e lei li ha sorpresi dicendo, senza esitazione, sì, definendolo "un grande onore".
Suarez ha commentato ad un giornalista del Diario Las Americas: “Io credevo che per Yoani sarebbe stato molto difficile .... Ciò dimostra il suo straordinario coraggio di fronte ai rischi”. [1]
La connivenza non potrebbe essere più grottesca al celebrare, a Miami, la consegna "in assenza" della medaglia a Yoani, la blogger. Un banchetto in un costoso ristorante, di quella città, ha ospitato l'evento. Al culmine della riunione mafiosa, fu annunciata la consegna alla Sanchez della medaglia del Cuban Liberty Council (CLC).
Secondo gli organizzatori, la decorazione è generata da un peso d'argento di quelli in circolazione al tempo della sanguinosa dittatura di Fulgencio Batista.
Martedì 9 marzo 2011, quando ancora a Cuba si ricordava la commemorazione del 80° anniversario della prima celebrazione, nel paese, della Giornata Internazionale della Donna, dove si é reso omaggio alle donne cubane, che hanno difeso e difendono le conquiste della Rivoluzione, o che offrirono la loro vita nel corso di questi anni di lotta e di combattimento, Yoani Sánchez, la blogger, ha accettato il premio che le consegnò l'amministrazione USA di turno alla Casa Bianca, continuando la politica ostile dei suoi predecessori, che hanno causato 3478 morti e 2099 feriti così come miliardi di danni materiali, e che mantiene vigente il blocco criminale, che punta a sottomettere più di undici milioni di persone a Cuba.
Ancora una volta la mancanza di etica e di scrupoli sono presenti nell’accettare il Premio Internazionale alle Donne di Coraggio, in una cerimonia presieduta dalla First Lady USA, Michelle Obama, e dalla Segretaria di Stato, Hillary Clinton, che ha commentato su detta consegna: "Il premio riconosce il lavoro di coloro che hanno "dimostrato un coraggio eccezionale e la leadership nella difesa dei diritti delle donne, spesso con grande rischio personale".
Sarebbe interessante che la funzionaria degli Stati Uniti precisasse quale eccezionale coraggio e leadership sono stati presi in considerazione nella motivazione della giuria che ha deciso il premio alla blogger, o quali diritti o quali donne cubane ha difeso, o il grande rischio che deve affrontare nelle sue prestazioni mediatiche.
Nessuno di questi meriti sono presenti in chi non ha esitato a ricevere un riconoscimento da coloro che, da otto anni, hanno recato lutti alla società cubana, con assassini, torture, violazioni durante la dittatura di Batista, o dal governo degli Stati Uniti, che da oltre mezzo secolo tiene Cuba sotto assedio.
Quando si tratta di ricevere premi, la morale, l’etica e gli scrupoli avanzano, questo è il caso di questa blogger tropicale.
(1) Diario Las Americas, 19 novembre 2009, a Miami, in Florida.
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