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Agente antiterrorista

 

Una donna con il decoro

di molti uomini

 

8/10/11 - Pedro Pablo Gómez http://lapupilainsomne.jovenclub.cu/

 

Nei tempi che viviamo oggi, in cui cercano celebrità  alcune specie di dissidenti a tariffa, pentiti di aver sostenuto la nostra Rivoluzione, e anche neo-annessionisti, che reclamano all'amministrazione statunitense più pressione, aggressione e interventismo contro Cuba, ci sono persone che, come sentenziava il nostro Apostolo José Martí, riuniscono in sé il decoro di molti uomini.

Mi animo a scrivere queste righe dopo aver letto le informazioni della giornalista nord americana Karen Wald, riferite alla giovane portoricana Ana Belen Montes, condannata dalla "giustizia" degli USA per aver agito a favore di Cuba, dalle viscere del Pentagono nella Defense Intelligence Agency (AID), dove era analista di prima categoria nella linea di lavoro contro Cuba. Ella sta scontando una condanna a 25 anni di reclusione, dei quali dieci già scontati, con la coscienza della sua azione e per la quale dichiarò, nel processo sommario a cui fu esposta, quanto segue:

"Onorevole, io mi coinvolsi nell'attività che mi ha portato davanti a voi perché ho ubbidito alla mia coscienza più che obbedire alla legge. Io ritengo che la politica del nostro governo nei confronti di Cuba è crudele ed ingiusto, profondamente ostile, mi considerai moralmente obbligata ad aiutare l'isola a difendersi dai nostri sforzi di imporre, in ella, i nostri valori ed il nostro sistema politico.

"Abbiamo fatto mostra di intolleranza e disprezzo nei confronti di Cuba per quattro decenni. Non abbiamo mai rispettato il diritto di Cuba a definire il proprio destino, i propri ideali di uguaglianza e giustizia. Non capisco come continuiamo a cercare di dettare ... come Cuba deve scegliere i suoi leader, coloro che non devono essere i suoi dirigenti e che leggi sono le più adeguate per questa nazione. Perché non gli lasciamo decidere la forma in cui desiderano condurre i loro affari interni, come gli Stati Uniti hanno fatto per oltre due secoli?

"Il mio più grande desiderio sarebbe vedere che sorga un rapporto amichevole tra Stati Uniti e Cuba. Spero che il mio caso, in qualche modo, stimoli il nostro governo ad abbandonare la sua ostilità nei confronti di Cuba e di lavorare congiuntamente con L'Avana, saturo di uno spirito di tolleranza, rispetto reciproco e comprensione.

"Oggi vediamo più chiaro che mai che l'intolleranza e l'odio - da parte di individui o governi - disseminano solo dolore e sofferenza. Io spero che gli Stati Uniti sviluppi una politica con Cuba basata sull'amore del prossimo, una politica che riconosca che a Cuba, come ogni altra nazione vuole essere trattata con
dignità e non con disprezzo".

Inutili i commenti sulla consegna e decisione della patriota portoricana, con totale coscienza della sua azione per appoggiare, in modo solidale, la nostra Rivoluzione, nonostante tutte le campagne e menzogne di cui é circondata nella sua opera. E ci sono nel mondo molte Ana Belen Montes, che sostengono Cuba nei diversi angoli del mondo.

I nemici di Cuba le chiameranno spia, io personalmente la considero mia sorella. Lei é un incoraggiamento a continuare la lotta per la Rivoluzione.