I giudici della Corte Suprema Popolare di Cuba hanno confermato la condanna a 30 anni di reclusione per il salvadoregno Francisco Antonio Chavez Abarca - detto El Panzón - per il delitto di terrorismo, nella Sala dei Delitti contro la Sicurezza dello Stato.

 

I giudici hanno stabilito che durante l'iter processuale sono state concesse tutte le garanzie e le formalità per l'accusato nell'esercizio del suo diritto alla difesa, ed hanno dichiarato nullo il ricorso in cassazione presentato contro la sentenza.

 

La decisione del Tribunale Provinciale della Città de L'Avana si basa su una notevole serie di prove che confermano la responsabilità penale di Chavez Abarca nei fatti incriminanti, in accordo con una nota pubblicata nel sito digitale Cubadebate.

 

L'estrema gravità dei fatti e i precedenti dell'accusato nell’organizzazione di attività terroristiche, rendono giusta e necessaria la condanna.

 

Durante il processo svolto nel dicembre scorso, numerose prove di periti, vari video e testimonianze avevano mostrato le azioni terroristiche organizzate da Chavez Abarca, come gli orientamenti dati a coloro che aveva assunto per mettere gli esplosivi nelle installazioni turistiche cubane.

 

È stato provato che aveva reclutato, addestrato, organizzato e finanziato cittadini guatemaltechi e salvadoregni che erano andati a Cuba alla fine degli anni ’90, per installare le bombe, come lui stesso aveva fatto precedentemente, negli alberghi della capitale cubana.

 

Chavez Abarca dirigeva un tentacolo del terrorismo armato organizzato in America dal terrorista Luis Posada Carriles, con l’obiettivo di provocare morte, dolore e distruzione a Cuba, creando un clima d’insicurezza, panico e terrore, per colpire la popolazione e danneggiare l'industria del turismo.