Attaccato il computer d’una testimone chiave, nel caso di Posada Carriles |
8 febbraio 2011 - www.granma.cu
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La giornalista Ann Louise Bardach, testimone chiave del Pubblico Ministero nordamericano nel processo contro Luis Posada Carriles a El Paso, in Texas, ha denunciato d’essere stata vittima di un ciberattacco, in accordo con una nota pubblicato nel blog Along the Malecon.
La Bardach, che intervistò Posada Carriles e assicura che lui è il responsabile degli attentati con bombe a L’Avana, in uno dei quali morì il giovane turista italiano Fabio Di Celmo, ha detto d’aver scoperto l’attacco quando una parte della sua posta elettronica ha smesso di funzionare e le icone nel PC hanno cominciato a sparire dallo schermo.
“Ho cercato un dipendente del Dipartimento della Difesa, perchè mi aiutasse”, ha detto. “L’esperto ha lavorato con i PC per anni, installando sistemi di sicurezza per evitare hackings. Questi sistemi danno soluzione “ai buchi” nella sicurezza e, se è possibile, non modificano la funzionalità del programma.
L’esperto ha scoperto che qualcuno aveva eliminato i sistemi di sicurezza e aveva bloccato l’installazione dei nuovi sistemi. Un backup - o copia di sicurezza d’emergenza del computer - è sparita di repente.
Gli ho chiesto se succede spesso”, ha detto la giornalista, e lui mi ha risposto che no, che succede poche volte, aggiungendo che l’attacco era recente e sofisticato.
La Bardach ha assicurato che è preoccupata per la sua sicurezza a El Paso.
Le sue interviste con Posada Carriles sono prove chiave nel processo in Texas, dove si giudica il terrorista per aver mentito alle autorità d’immigrazione degli USA.
Una delle menzogne è l’aver negato d’aver organizzato gli attentati con esplosivi a L’Avana, nel 1997 , tutto il contrario di quello che disse alla Bardach, nell’intervista pubblicata dal The New York Times. |
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