Una notizia pubblicata da
The Washington Post dal giornalista Joe Davidson, lo scorso 14 dicembre,
rende conto che la Giunta Direttiva di Radiodiffusione (BBG) degli Stati
Uniti, è stata presa per le orecchie dalla mediatrice S.R.Butler, che ha
scoperto che
Pedro Roig, ex
direttore di Radio e TV Marti, ha protetto dipendenti che considerava suoi
sostenitori e ha licenziato altri che lo avevano criticato.
Non c'è nulla di nuovo in questa notizia; a Radio Marti la corruzione,
nepotismo e clientelismo non sono cessati negli ultimi anni, oltre ad una
programmazione di scarsa qualità estetica ed etica, dove dominano la
menzogna, la grossolanità e lo spreco di soldi dei contribuenti USA, che ha
consumato più di 600 milioni di dollari dalla sua creazione. Persino
congressisti e specialisti USA in materia, chiedono la chiusura della
stazione e riconoscono che il bilancio federale per le trasmissioni di TV e
Radio Martí è uno spreco.
Pedro Roig, personaggio legato alla CIA e a terroristi di origine cubana,
radicati a Miami, come l'estinto Jorge Mas Canosa e
Luis Posada Carriles,
arrivò a Radio e TV Martí nel 2003, grazie ai suoi rapporti con i leader dei
democratici e repubblicani e senza alcuna esperienza nella direzione dei
media comunicativi. Nel suo mandato, fino a settembre 2010, é aumentata la
frode, le trappole, le truffe al contribuente USA e la menzogna in relazione
con la presunta audience di MR a Cuba.
Nei primi anni '60, Roig e Mas Canosa si erano addestrati per la
guerra sporca nelle strutture segrete di Fort Benning, con Luis Posada
Carriles, il terrorista internazionale, e
Felix "El Gato" Rodríguez
Mendigutía,
l'ufficiale CIA che ordinerà l'assassinio del Che.
Nel 2007, il quotidiano The Chicago Tribune ha pubblicato che Pedro Roig
assunse il nipote di sua moglie come capo del personale della emittente,
mentre pagò un suo ex cliente come librettista di uno show comico.
D'altra parte, l'anno scorso è stato rivelato che un minimo di 10
"giornalisti" del sud della Florida, di cui tre de El Nuevo Herald, hanno
ricevuto soldi da RM, per i loro contributi a programmi di propaganda in
questa macchina progettata come arma di la guerra sporca contro Cuba.
Altri personaggi come Hubert Matos,
Carlos Alberto Montaner,
Ricardo Bofill e Ninoska Perez, appaiono nella lista dei "collaboratori"
contrattati da parte dell'Ufficio Broadcasting verso Cuba (OCB) per
attaccare Cuba, dalla mal chiamata Radio e TV Martí.
Nel capitolo "Los peones del Imperio" della serie
'Ragioni di Cuba', Carlos Serpa,
l'agente Emilio
della Sicurezza cubana, fece la prova, per le riprese del documentario,
della trasmissione di un inesistente arresto effettuato dalla polizia
cubana e l'immediata riproduzione da parte di Radio Marti di tale falsa
notizia, che non è mai stata controllata.
Volete più prove delle falsità di RM?
Ad ogni modo, ringraziamo la signora Butler per averci ricordato
che Radio e TV Martí ancora esiste.
|