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Ex colonnello USA si dichiara autore del
piano per il furto di medici cubani
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27.01.11 - di M. H. Lagarde
cambiosencuba.blogspot.com
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L'ex colonnello dell'esercito degli Stati Uniti, Emilio González ha ammesso, ad una televisione di Miami, di essere stato l'ideatore del programma Cuban Medical Professional Parole (CMPP), un piano progettato durante l'amministrazione Bush il cui obiettivo principale consiste nello stimolare la diserzione dei medici cubani.
L'ultimo direttore del Dipartimento di immigrazione e naturalizzazione degli USA durante l'amministrazione di George W. Bush, ha reiterato varie volte, durante l'intervista concessa al programma "A Mano Pulita" del canale 41, di essere stato l'autore del programma che č riuscito ad incentivare le diserzioni del personale medico cubano in servizio in circa 65 paesi.
Emilio González ha dichiarato che, dagli inizi del suddetto programma, dal 2006 ad oggi, sono riusciti a causare piů di 1500 defezioni e che tale piano continua ad essere oggi ancora vigente.
Rispondendo ad una domanda dell'attuale conduttore del reazionario spazio televisivo, Pedro Sercev, l'ex colonnello Emilio González ha assicurato che non ha mai avuto problemi con la burocrazia per la messa in opera di questa politica poiché il suo capo, il presidente George W. Bush, l'autorizzň personalmente considerandolo un eccellente piano.
"E quando il presidente dice che qualcosa si deve fare, la si fa e senza alcun contrattempo".
Casualmente, e quasi contemporaneamente, la paternitŕ di questa specificitŕ della Legge di Aggiustamento Cubano, destinata alle migliaia di collaboratori dell'Isola nel mondo, č stata confermata anche dal quotidiano Wall Street Journal, secondo il quale: "Il CMPP fu idea del diplomatico cubano-americano Emilio González, direttore dei Servizi di immigrazione e cittadinanza degli USA dal 2005 al 2008.
González, ex colonnello dell'esercito statunitense, č un irriducibile esiliato anticastrista, ed č arrivato a qualificare la politica cubana di inviare medici ed altri professionisti della salute all'estero come "traffico umano patrocinato dallo stato".
Il ladro di cervelli González e per quanto visto, il suo ex capo - l' "umanista" torturatore reo confesso Bush -, consideravano che: "I medici cubani lavorano direttamente per le autoritŕ sanitarie in altri paesi e non possono decidere dei propri destini, salari, orari o condizioni lavorative".
Tanto le dichiarazioni di Emilio González nel programma A Mano Pulita, come la notizia pubblicata dal Wall Street Journal, corroborano la veracitŕ di un cablogramma proveniente da Caracas, e recentemente diffuso da Wilkileaks, dove viene rivelato il ruolo giocato dal governo nordamericano nella sua affannosa ricerca di screditare Cuba e mettere in crisi la Missione Barrio Adentro portata avanti dal governo bolivariano del Venezuela.
Il documento, 09Caracas442, descrive il lavoro svolto dall'Ambasciata nordamericana a Caracas nel contesto del programma Cuban Medical Professional Parole (CMPP) approvato da George W. Bush l'11 agosto 2006, per privare Cuba dei suoi professionisti vincolati a progetti di collaborazione dell'Isola con altri paesi, ed in modo particolare del personale sanitario.
Secondo quella normativa del Dipartimento di sicurezza nazionale USA, medici, fisioterapisti, tecnici di laboratorio, infermieri, allenatori sportivi ed altri, possono ricevere un trattamento speciale dalle ambasciate nordamericane in qualunque parte del mondo, facilitando loro una via rapida per andare a stabilirsi negli Stati Uniti.
Nell'informativa, il consigliere politico dell'ambasciata USA a Caracas, Francisco Fernández, valuta l'applicazione del programma in Venezuela, ammettendo che il progetto in quella sede diplomatica iniziň ad essere applicato nel 2006: "Tra il 2006 e il 2007 l'ambasciata (degli Stati Uniti) a Caracas ha facilitato il viaggio verso Miami a coloro che richiedevano l'applicazione del programma, mediante l'emissione permessi esclusivi che autorizzavano i cubani a viaggiare su speciali aerei messi a disposizione dagli Stati Uniti."
Il documento si pone in relazione con un altro, proveniente dall'Ufficio di interessi degli Stati Uniti a L'Avana, nel quale viene rivelata l'intenzione del governo statunitense di screditare, a qualunque prezzo, il sistema sanitario cubano.
L' esempio piů chiaro sui metodi utilizzati in questa vicenda č il documento stesso.
Nell'informativa si afferma che il governo cubano aveva proibito la diffusione del documentario Sicko del cineasta nordamericano Michael Moore, menzogna smentita dallo stesso autore.
Č chiaro che i piani sul furto di cervelli promossi durante l'amministrazione Bush, continua ad essere vigente durante l'era del Nobel della Pace Obama, e che, come nel caso del Cuban Medical Professional Parole (CMPP), vengono addirittura mostrati pubblicamente con il massimo del cinismo.
Per un impero con basi militari ai quattro punti cardinali del globo terracqueo, Cuba continua a fare parte dell'"asse del cattivo esempio" per il fatto di inviare medici a salvare vite umane in oltre 60 angoli oscuri di questo mondo. |
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