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Messico: il metodo cubano d’alfabetizzazione giunge agli indigeni |
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25 febbraio 2012 - www.granma.cu
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Il programma cubano d’alfabetizzazione “Io sì posso”, è giunto in Messico per appoggiare nella battaglia per ridurre la grande breccia di disuguaglianza che danneggia le popolazioni più vulnerabili, come gli indigeni, ha affermato un’esperta.
“È un modo d’offrire a questi popoli le condizioni di base per esistere, perchè possano risolvere questo problema ancestrale che è non saper leggere e scrivere”, ha detto Rosa Márquez, segretaria allo Sviluppo Rurale e l’Equità per le Comunità (Sederec), parlando con Prensa Latina.
“A Città del Messico c’è una forte presenza di popoli originali messicani, che sono molto vivi e operosi”, ha segnalato la titolare, spiegando che in questa nazione ci sono 62 gruppi linguistici e nella capitale sono presenti quasi tutti.
La titolare di Sederec ha aggiunto che quello che ha storicamente significato una delle azioni principali della Rivoluzione, per il popolo cubano, è stata l’alfabetizzazione e che partendo da lì si è sviluppata l’opportunità dell’esercizio dei diritti della popolazione.
Più di cinque milioni di persone sono state favorite sino ad oggi in 28 paesi e vanno segnalate le campagne in Venezuela, Bolivia, Argentina, Ecuador, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Brasile, Nuova Zelanda, Mozambico, El Salvador, Sant Kitts y Nevis, e il Messico.
Rosa Márquez ha sottolineato che Cuba, pur essendo una nazione piccola, ha potuto fare tanto in questa materia.
“Credo che questo ha a che vedere con la decisione dei popoli di costruire il loro futuro e più che la passione nei discorsi che sentiamo, in questo caso vediamo risultati concreti”, ha detto ancora.
In Messico si calcola che almeno 5900000 persone adulte non sanno leggere e scrivere.
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