Arrestando e accusando falsamente i Cinque antiterroristi cubani, il governo statunitense mette a nudo la sua politica di terrorismo di Stato contro Cuba, ha denunciato Andrés Gómez, direttore della rivista Areíto Digital.
Inoltre mette in evidenza il supporto dei gruppi dell’estrema destra cubano americana, che sono i responsabili della sua applicazione da mezzo secolo, ha scritto il giornalista che radica a Miami, in un articolo pubblicato oggi, venerdì 14.
Da 14 anni i governi di Washington sono rimasti sordi e muti di fronte al reclamo internazionale per la liberazione dei Cinque, come sono conosciuti nel mondo Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González.
Il giornalista cubano ha ricordato che nel settembre del 1998 gli agenti del FBI arrestarono i Cinque che furono rinchiusi in isolamento per i successivi 17 mesi, senza poter vedere gli avvocati e le prove del loro caso.
Nel maggio del 2005 il Gruppo delle Detenzioni Arbitrarie del Consiglio dei Diritti Umani della ONU determinò l’esistenza di un clima di predisposizione e pregiudizio, che aveva contribuito a che gli accusati fossero presentati come colpevoli, quando la loro missione era avvisare sui piani criminali perpetrati dal territorio nordamericano contro Cuba. Per questo, ha scritto Gómez, il gruppo dichiarò che l’arresto e il successivo processo giudiziario erano arbitrari e aveva incitato il governo degli Stati Uniti a correggere quell’ingiustizia il più rapidamente possibile.
Nel’ottobre del 2011 Renè ha terminato la sua condanna di 15 anni di prigione, ma non gli si permette di ritornare a Cuba assieme alla sua famiglia e lo si obbliga a restare per tre anni in libertà vigilata nel territorio degli Stati Uniti.
Mariela Castro: lavorare dal e
verso il popolo nordamericano
La libertà dei Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti è una priorità del popolo cubano, e per questo dobbiamo toccare i cuori dei cittadini nordamericani, ha affermato la sessuologia Mariela Castro Espín.
La direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale di Cuba ha incitato i musicisti cubani, statunitensi e di altre parti del mondo ad organizzare un megaconcerto per esigere la liberazione di Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e René González, conosciuti internazionalmente come I Cinque.
“Loro hanno consacrato la loro libertà a cambio della nostra e questo merita nuove strategie e nuove forze per trovare il modo di farli tornare in Patria”, ha esclamato l’attivista.
Gerardo, Fernando, Antonio, Ramón e René scontano severe ed ingiuste condanne nelle prigioni statunitensi per aver monitorato i gruppi terroristi anticubani presenti a Miami con lo scopo di prevenire azioni violente contro il proprio paese.
“È difficile pensare a questi eventi senza sentire dolore, un’emozione molto forte e che a volte ci fa provare vergogna quando ci sentiamo bene, pensando che tutto ciò che abbiamo fatto è stato troppo poco”, ha assicurato la sessuologia cubana.
“Bisogna continuare a lavorare dal e verso il popolo nordamericano con il suo linguaggio, i suoi simboli, in modo che questo possa, con tutta la sua forza, comunicare con i decisori, ed in particolare con il suo presidente, Barack Obama, cha ha la possibilità di liberare i Cinque antiterroristi cubani”, ha affermato.
La direttrice della rivista “Sexología y Sociedad” e vincitrice del Premio Mondiale delle Scienze Eureka (2012), ha rilasciato queste dichiarazioni dinnanzi ad un folto gruppo di intellettuali ed artisti cubani che hanno incontrato recentemente i familiari dei Cinque.
Non possiamo non sfruttare questa congiuntura e possiamo fare molto, ha aggiunto Mariola, dobbiamo trovare modi efficaci di giungere il più lontano possibile, ed anche oltre, pertanto dobbiamo fare l’impossibile lavorando in maniera intelligente per ottenere la liberazione dei Cinque.