Senatori colombiani, appartenenti a vari partiti politici, hanno manifestato la loro solidarietà con la causa dei Cinque antiterroristi cubani detenuti nelle prigioni statunitensi, dopo un processo senza prove e senza nessuna base giuridica.
Durante una visita alla sede del Congresso, Magaly Llort, madre di Fernando González, uno dei Cinque, come sono conosciuti internazionalmente questi antiterroristi cubani, ha spiegato dettagliatamente il processo del quale furono vittime, pieno di violazioni legali e di irregolarità.
Abbiamo esaurito tutti i canali della cosiddetta giustizia nordamericana, ha aggiunto. In un’occasione, nel 2005, riuscimmo a portare il caso alla Corte d’Appello dell’Undicesimo Circuito di Atlanta, Georgia, che dopo un’analisi approfondita, rilevò che non avevano ricevuto un giusto processo a Miami e ne ordinò uno nuovo. Tre di loro ottennero una nuova sentenza, ha spiegato Llort.
A mio figlio, Fernando González, la sentenza di 19 anni di prigione fu ridotta a 17 anni e nove mesi, mentre Ramón Labañino (ergastolo più 15 anni) ebbe una riduzione a 21 anni e dieci mesi di prigione più cinque in libertà vigilata.
Per quanto riguarda Antonio Guerriero (ergastolo più 10 anni) ebbe una diminuzione a 21 anni più cinque in libertà vigilata. Il pubblico ministero protestò e le sentenze di Gerardo Hernández (due ergastoli più 15 anni) e di René González (15 anni) furono ratificate dalla Corte d’Appello, ha precisato Llort.
Quest’ultimo, ormai fuori di prigione, ha l’obbligo di scontare tre anni in libertà vigilata a Miami.