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Solidarietà
ai 5
dal mondo
Algeria -
Australia -
Belgio - Bolivia - Brasile -
Canada -
Cile - Cina - Cuba -
Repubblica Domenicana -
Egitto - El Salvador - Giappone -
Gran Bretagna - Grecia - Haiti -
Honduras - Italia
- Libano
- Messico - Nicaragua - Panama -
Paraguay - Perù - Russia - Santo Domingo -
Senegal -
Siria - Uruguay -
Vietnam
|
|
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ALGERIA
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Si
moltiplica la solidarietà con la causa dei Cinque |
15.06
- La causa dei Cinque Eroi cubani, condannati negli USA per combattere azioni
terroristiche
contro la loro patria, unisce sempre più persone nel mondo, al fine di
conseguire il loro ritorno in seno alle proprie famiglie.
Nuovi comitati di appoggio sono stati creati nelle province di Relizane e
Montaganem, in Algeria, composti in maggioranza da ex combattenti della
rivoluzione in questo paese e da membri dell’Associazione Amici di Cuba, ha
riportato giovedì 14 giugno il sito web della Cancelleria dell’Isola.
Durante un recente incontro con Leonel Martínez, ministro consigliere
dell’ambasciata cubana ad Algeri, i presidenti di entrambi i gruppi hanno
espresso la loro ferma volontà di lottare affinché si faccia giustizia sul caso.
Entrambi hanno ricordato che questi Eroi furono condannati a Miami,
ingiustamente, a pene che variano da 15 anni di reclusione a due ergastoli più
15 anni.
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AUSTRALIA
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“Humor from my
pen” a Sidney |
24.04
- Il 19 aprile, giorno della celebrazione della Vittoria di Giron, è stata
inaugurata nella
Galleria
Vanishing Point della città di Sidney, Australia, l’esposizione di caricature 'Humor
from my pen' di Gerardo Hernandez Nordelo, uno dei Cinque eroi cubani detenuti
ingiustamente nelle carceri degli Stati Uniti.
L’esposizione è stata aperta dall’ambasciatore di Cuba in Australia, Pedro
Monzon, cha ha apportato le informazioni necessarie per la comprensione del caso
dei Cinque, all’interno del contesto della politica aggressiva degli Stati Uniti
contro la Rivoluzione Cubana.
Un
momento particolarmente significativo, all’apertura dell’evento, è stata la
lettura da parte di Chela Weitzel, Presidentessa della ACFS Sydney, di una
lettera di saluto inviatale direttamente da Gerardo.
Oltre 100 persone di differenti settori di questa importante città australiana
hanno riempito l’inaugurazione, compresi i tre membri della missione esplorativa
Cuba-Australia per lo studio della cooperazione congiunta nel Pacifico nel campo
della salute.
L’evento si è concluso con musica cubana dal vivo interpretata da un magnifico
trio locale. Come parte dell’evento è stata distribuita documentazione
informativa e si svilupperanno quattro pannelli sul tema dei Cinque tra il 22
aprile ed il 12 maggio capeggiati da Ofelia Delgado Padrón, educatrice cubana e
promotrice della campagna contro l’omofobia, in visita in Australia; Ray
Jackson, dell’Associazione Australiana di Giustizia Sociale Indigena; Mary-Alice
Waters, editrice del libro ´´I Cinque Cubani: Chi sono?; Perché furono
catturati?; Perché devono essere liberati?´´ e Reinaldo Garcia Perera, Ministro
Consigliere della Missione di Cuba in Australia.
Humor from my pen permarrà nella Galleria Vanishing Point fino al 13 maggio.
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BELGIO
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Una
soluzione umana per il caso dei Cinque |
21.07
- I membri del movimento belga di solidarietà “Iniziativa per Cuba Socialista”,
hanno reclamato
da Bayamo una soluzione umana per il caso dei Cinque Eroi cubani ingiustamente
condannati negli Stati Uniti.
Katrien Demuynch, presidentessa di “Iniziativa per Cuba Socialista”, ha
sottolineato la necessità della diffusione della verità su questi uomini
coraggiosi, in un intervento nello spazio “Riflessione in nome della pace”,
della delegazione dell'Istituto Cubano d’Amicizia coi Popoli –ICAP- in provincia
Granma.
La
coordinatrice della campagna di solidarietà europea con i Cinque, ha incitato la
comunità internazionale a dare un maggiore sostegno a questi combattenti
antiterroristi, ingiustamente condannati per aver ostacolato le azioni violente
contro Cuba, perpetrate dai terroristi radicati a Miami.
Katrien ha raccontato con emozione i particolari della sua visita a Gerardo, nel
carcere di Victorville, in California, nel 2004, ed ha parlato di quell’incontro
con un uomo sorprendente per il suo ottimismo e la sua energia, nonostante la
sua dura situazione.
Creata nel 1992,
“Iniziativa per Cuba Socialista” è una delle organizzazioni più attive del
movimento di solidarietà con Cuba del Belgio, e dal 2001 organizza le sue
campagne nella lotta per la liberazione e ritorno dei Cinque in Patria e dalle
loro famiglie.
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BOLIVIA
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Annunciata
esposizione sugli antiterroristi cubani in Bolivia |
04.09 -
L’esposizione “Fin a la Injusticia” (Fine all’ingiustizia), sulla
vita dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti, sarà
inaugurata il prossimo 5 settembre nel Museo Costumbrista di La Paz, secondo
quanto ha anticipato la Oficialía Mayor de Culturas.
La
mostra, patrocinata da suddetta entità e dall’ambasciata di Cuba in Bolivia,
coinciderà con il 14º anniversario dell’arresto di Antonio Guerrero, Fernando
González, Ramón Labañino, Gerardo Hernández e René González.
I
Cinque, come sono conosciuti gli eroi, furono catturati nel settembre del 1998 e
dopo un processo farsa, ricevettero pesanti condanne, soprattutto Gerardo, il
quale fu condannato a due ergastoli più 15 anni.
René González ha già scontato la sua pena però deve restare per altri tre anni
in libertà vigilata negli Stati Uniti.
I
Cinque monitoravano i piani di organizzazioni terroriste finanziate dagli Stati
Uniti che hanno la loro base nel sud della Florida, con l’intenzione di
avvertire in tempo le autorità cubane.
La
loro attività permise di bloccare numerose azioni tra cui l’invio illegale di
armi a Cuba ed il sabotaggio di aerei civili in pieno volo, fino alla
preparazione di attentati contro la vita dei principali dirigenti della
Rivoluzione.
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BRASILE
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Poeta
brasiliano fa gli auguri alla madre dell’antiterrorista cubano |
25.05
- L’affermato poeta brasiliano Thiago de Mello ha fatto gli auguri per il suo
ottantesimo
compleanno a Mirta Rodríguez, madre di Antonio Guerrero, uno dei Cinque
antiterroristi cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti.
“Signora Mirta, nel giorno del suo compleanno, voglio farle giungere le mie
parole di rispetto e tenerezza per la sua poderosa vita che rende degna la
grandezza della condizione umana”, ha segnalato Mello nel suo messaggio alla
mamma di Antonio, che ha compiuto 80 anni martedì 22 maggio.
Il
poeta brasiliano, nel testo inviato a Prensa Latina, mette in risalto “il
coraggio appassionato di suo figlio Antonio, il timbro profondo e semplice della
sua poesia possiede il marchio, più del vincolo del sangue di sua madre, del
segno della chiave di Mirta”.
Sappia, Madre Mirta, che l’abbraccia in questo giorno, che è il giorno
dell’Amore trionfatore, il cuore sonoro della foresta amazzonica, dove oggi si
innalza nella porta di casa mia la bandiera cubana, risalta Mello.
Alla fine del mese scorso, l’autore ha donato gli onori per partecipare alla I
Biennale del Libro dell’Amazzonia alla causa per la liberazione di Antonio
Guerrero, Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e René González,
i Cinque cubani che lottano contro il terrorismo.
Nelle dichiarazioni telefoniche a Prensa Latina da Manaos, capitale dello stato
dell’Amazzonia, de Mello ha riferito un questa occasione che il suo gesto non è
personale, ma di tutta la poesia brasiliana, ed ha il fine di creare coscienza
affinché sempre più persone si sommino alla battaglia per la liberazione dei
Cinque, come sono conosciuti nel mondo.
Nato a Barreirinha, un municipio dell’interno dell’Amazzonia, il 30 marzo del
1926, Thiago de Mello è uno dei poeti più influenti e rispettati del Brasile,
riconosciuto come un’icona della letteratura regionale. Alcune delle sue opere
sono state tradotte in più di 30 lingue.
Il
poeta, uno delle migliaia di brasiliani arrestati durante la dittatura militare
(1964-1985), ha assicurato che il suo apporto è un modesto contributo alla
campagna mondiale che si porta avanti in tutto il mondo per porre fine
all’ingiusta prigione alla quale sono stati sottoposti i Cinque cubani e che
dura ormai da quasi 14 anni.
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Un Comitato per
la liberazione dei Cinque nell’Amazzonia brasiliana |
07.05
- Un Comitato di Solidarietà con Cuba e per la liberazione dei Cinque è stato
creato nello stato brasiliano di Amapá, formato fa legislatori e rappresentanti
di gruppi politici, sociali, sindacali e studenteschi di questo territorio.
Amapá è uno dei nove Stati amazzonici del Brasile e la sua capitale, Macapá, è
l’unica che non ha vincoli via terra con le altre capitali statali; è bagnata
dal fiume delle Amazzoni ed ha l’esclusività nazionale d’essere attraversata
dalla linea immaginaria dell’Equatore.
Nella costituzione, alla quale hanno assistito circa 300 membri di queste
entità, sono stati selezionati il senatore Joao Capiberibe, del Partito
Socialista Brasiliano (PSB), come presidente d’onore, e il segretario allo Sport
di Amapá, Luiz Pingarilho, come presidente del Comitato.
In
una dichiarazione telefonica con Prensa Latina da Macapá, Pingarilho ha
segnalato che il primo accordo è stato l’invio d’una lettera al presidente degli
Stati Uniti , Barack Obama, perchè liberi
faccia tornare a Cuba Gerardo Hernández, Ramón Labañino,Fernando González,
Antonio Guerriero e René González.
I
Cinque sono ingiustamente reclusi da più di 14 anni, condannati in un processo
politico e manipolato per aver difeso Cuba dalle aggressioni dei gruppi di
terroristi che operano impunemente da Miami.
“Per questo la priorità è denunciare ed esigere la fine del blocco economico che
Washington impone all’Isola da mezzo secolo, e reclamare la liberazione dei
Cinque e il oro ritorno a casa, ha detto Pingarilho. Lavoreremo, ha aggiunto,
per la difesa dell’Isola contro le menzogne medianiche sulla realtà cubana e sul
processo rivoluzionario”.
Pingarilho che è il presidente del Partito Comunista del Brasile (PCdoB) in
Amapá Ha anche risaltato l’appoggio del governatore dello stato, Camilo
Capiberibe, dato alla creazione del Comitato ed ai suoi obiettivi ed ha
sottolineato la partecipazione alla cerimonia del senatore Capiberibe e del suo
collega Randolfe Rodrigues, del Partito Socialismo y Libertad, e dei deputati
federali Evandro Milhomen, del PCdoB, e Janete Capiberibe, del PSB, tutti
legislatori nazionali per lo stato di Amapá.
Inoltre è stata
segnalata la presenza di Washington Picasso, del PCdoB, e del consigliere
economico di
Cuba in Brasile,
Raciel Rodríguez.
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Figlia di Olga Benario e Luiz Carlos
Prestes: “Salviamo la vita dei Cinque” |
09.04
- La figlia dei lottatori internazionalisti
Olga Benario e Luiz Carlos Prestes, Anita Prestes,
ha inviato
questa dichiarazione ad Aldo Fidel, Console Commerciale
di Cuba a Sao Paulo, nella quale chiede salvare la vita
dei Cinque cubani che hanno conservato prigione negli
USA.
Anita, storiografa brasiliana, nacque in una prigione
nazista femminile, di Bressinimstrasse; ed al termine
del suo allattamento, con 14 mesi, grazie alla
solidarietà internazionale, è stata ricevuta da sua
nonna paterna, Leocadia Prestes. Olga è stata trasferita
al campo di concentramento di Lichtenburg e dopo a
quello di Ravensbruck. In febbraio del 1942, un po’
prima di compiere i 34 anni, Olga fu inviata al campo di
sterminio di Bernburg dove è stata uccisa in una camera
a gas.
Nell’ultima lettera che Olga scrisse a Carlos Prestes
e sua figlia li saluta, con la certezza che gli rimaneva
poco tempo di vita: “Ho lottato per il giusto, per il bene, per il meglio
del mondo… Voglio che mi capiscano bene: prepararmi per
la morte non significa che mi arrenda, bensì sapere
affrontarla quando arriverà.”
DICHIARAZIONE DI ANITA PRESTES
Come è saputo, rimane l’assurda violazione dei
diritti umani perpetrata dal governo degli USA, diretto
dal presidente Obama, Premio Nobel della Pace che,
nonostante le proteste in tutto il mondo, continua
mantenendo in prigione a quattro eroi cubani, Antonio
Guerrero, Fernando Gonzalez, Gerardo Hernandez e Ramon
Labañino – ed ha privato un altro eroe di Cuba, Renè
Gonzalez, già in libertà, del diritto di ritornare
definitivamente alla sua patria.
Come figlia di Luiz Carlos Prestes ed Olga Benario,
due eroi internazionalisti, sono testimone
dell’inestimabile valore della solidarietà
internazionale per salvare le vittime dalla repressione
e dalla rabbia fascista. Mi considero figlia della
solidarietà internazionale, perché mi salvò degli
artigli del fascismo una gran campagna mondiale, diretta
da Leocadia Prestes, mia nonna, di chi Pablo Neruda ha
scritto: “Facesti grande, più grande la Nostra America.”
Salviamo, dunque, la vita dei Cinque eroi cubani!
Rio di Janeiro, marzo 2012
Anita Leocadia Prestes
Storiografa ed insegnante dell’UFRJ
|
CANADA
|
Rompendo il silenzio: Libertà per i Cinque! |
22.09
- Adriana Perez ed
Elizabeth Palmeiro, mogli di due dei Cinque cubani
incarcerati negli Stati Uniti, hanno ringraziato gli
organizzatori di un tribunale ed un’assemblea popolare
per denunciare le violazioni giudiziali commesse contro
di loro, che si sta svolgendo in Canada.
Le due donne hanno manifestato la
loro gratitudine ai partecipanti nei due eventi, che si
svolgeranno fino a domenica nel municipio di Toronto,
come parte della campagna mondiale di appoggio ai loro
coniugi, Gerardo Hernandez e Ramon Labañino, e dei loro
compatrioti Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e Renè
Gonzalez.
Sul tribunale e l’assemblea
organizzati dagli attivisti, il primo avrà come
oggettivo divulgare le irregolarità del processo legale
contro i Cinque ed emetterà una dichiarazione basata
sulle attestazioni delle sentenze, il pagamento ai
giornalisti, il trattamento inumano che hanno ricevuto
in prigione ed il rifiuto dei visti ai loro parenti per
visitarli.
Mentre, l’assemblea elaborerà ed
approverà un piano di azione per fare pressione sul
governo del Canada e sul presidente statunitense, Barack
Obama, per liberare i Cinque e permettere loro di
ritornare alla loro terra natale.
Domani, i partecipanti si
concentreranno di fronte al consolato degli Stati Uniti
a Toronto per esigere la scarcerazione immediata ed
incondizionata dei lottatori cubani.
Nell’incontro sono presenti
personalità come l’attore Danny Glover; Lemelin Denis
(presidente del Sindacato Canadese dei Lavoratori
Postali); il sindacalista britannico Tony Woodley e le
attiviste Cindy Sheehan e Gloria La Riva (coordinatrice
del Comitato Nazionale per la Libertà dei Cinque
cubani), tra gli altri.
Di seguito riportiamo il testo
integrale della dichiarazione di Adriana ed Elizabeth:
Toronto, 21 settembre 2012
“Innanzi tutto vogliamo
ringraziare, a nome dei Cinque Eroi, dei loro parenti e
del popolo cubano in generale, lo sforzo delle
organizzazioni di solidarietà e le personalità che hanno
organizzato ed appoggiato questo importante evento
“Rompendo il silenzio: Libertà per i Cinque”, come a
tutte le personalità che hanno deciso unire le loro voci
a beneficio della libertà dei nostri mariti.
Questo 12 settembre sono
trascorsi 14 anni di ingiusta reclusione per Renè
Gonzalez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando
Gonzalez e Gerardo Hernandez, e malgrado la giustizia e
la ragione stiano dal nostro lato, i loro diritti umani
più elementari continuano essendo calpestati, anno dopo
anno, senza che il governo degli USA decida di mettere
fine a questa aberrazione giudiziale.
Oggi il caso dei Cinque continua
ad essere un tema ovviato, taciuto dai grandi mass
media, ed ignorato dall’opinione pubblica
internazionale. Di lì l’importanza che si realizzino
eventi come questo, dove la stampa possa ascoltare gli
argomenti di prima mano, e dove gli amici abbiano
l’opportunità di dissipare incognite su questo caso,
piuttosto manipolato dal potere mediatico.
In questi momenti, l’ultima
risorsa legale che abbiamo per difendere i Cinque Eroi è
l’Habeas Corpus, in attesa di revisione della stessa
giudice che li condannò. Si sono presentate nuove
evidenze del pagamento del governo nordamericano a vari
giornalisti, affinché inquinassero la sede dove si
realizzò il giudizio, quello che impossibilitò che gli
accusati cubani ricevessero un giudizio giusto ed
imparziale a Miami.
Allo stesso modo, si continua ad
esigere al governo degli Stati Uniti che riveli
l’informazione relativa ai radar, dato che l’accusa più
grave, la più crudele di cui è imputato Gerardo, è
quella di cospirazione per commettere assassinio.
Tuttavia, lì stanno le prove che dimostrano che lui non
ha niente a che vedere col destino degli aerei da
turismo.
Il Procuratore Generale degli
Stati Uniti ha la potestà di sollecitare alla giudice
Joan Lenard, di Miami, che annulli le accuse contro i
Cinque cubani condannati nel 1998 in questa città;
nonostante, questo non è successo fino al giorno di
oggi.
In questi 14 anni di ingiusto
incarceramento, anche noi, parenti dei Cinque, siamo
stati vittime dell’odio irrazionale di un segmento della
comunità cubana nella Florida e delle autorità
nordamericane. La prolungata separazione ci ha impedito
di godere in famiglia momenti meravigliosi, o di
abbracciarci e piangere insieme la morte di un essere
amato.
I figli sono cresciuti senza i
loro genitori, e le madri sono invecchiate senza vedere
i loro figli, alcune di loro sorpassano gli 80 anni e
temono di non vederli ritornare. Gerardo non ha potuto
assistere alla funzione funebre di sua madre, che passò
gli ultimi quattro anni della sua vita senza vedere suo
figlio. Recentemente Renè ha perso suo fratello, vittima
del cancro, ed appena ha potuto vederlo negli ultimi
momenti della sua vita ed ora è privato di poter
compartire la maternità di sua figlia maggiore.
I reiterati rifiuti di visti per
Adriana Perez ed Olga Salanueva, mogli di Gerardo
Hernandez e Renè Gonzalez, rispettivamente,
costituiscono una flagrante violazione dei diritti
umani. Mentre, il governo degli USA insiste nel
mantenere quest’ultimo in territorio nordamericano, dove
la sua vita corre pericolo in una libertà vigilata
divenuta prigione domiciliare.
Tutto questo è stato il prezzo da
pagare per tanti anni di accanimento, per questo che
chiediamo alla comunità internazionale che aumenti i
suoi sforzi e le azioni per avere influenza sulla
decisione del presidente Obama, affinché faccia uso
delle sue prerogative e metta fine a questa
ingiustizia”.
|
Programmi solidali in Canada per la liberazione dei Cinque |
19.09
- Adriana Pérez ed Elizabeth Palmeiro, mogli di due dei cinque antiterroristi
cubani prigionieri
negli Stati Uniti, Gerardo Hernández e Ramón Labañino, rispettivamente,
denunceranno in un’assemblea e un tribunale popolare in Canada, le violazioni
giudiziarie commesse nel caso dei loro coniugi e dei loro compatrioti.
I Cinque sono detenuti da 14 anni per aver protetto il loro paese da azioni
violente organizzate a Miami, come quelle che negli ultimi 53 anni hanno
provocato la morte di 3.400 vittime a Cuba.
Le due cubane sono invitate all’appuntamento che si svolgerà dal 21 al 23
settembre prossimi, nel municipio di Toronto e si riuniranno con noti attivisti
di vari paesi.
Il tribunale s’incaricherà di diffondere le irregolarità del processo legale
contro gli anti terroristi cubani .
Parteciperanno agli incontri personalità come l’attore Danny Glover; Lemelin
Denis (presidente del Sindacato Canadese dei Lavoratori delle Poste); il
sindacalista britannico Tony Woodley e le attiviste Cindy Sheehan, Alicia Japko
e Gloria La Riva, tra i tanti.
Tra i patrocinatori ci sono la Rete Canadese di solidarietà con Cuba,
l’Associazione di amicizia Cubano-Canadese di Toronto, il Sindacato Canadese dei
Dipendenti Pubblici e il Consiglio Internazionale delle Donne Latinoamericane e
dei Caraibi
LATIN@S.(PL/)
|
Attività solidali con i Cinque Eroi cubani |
10.09 -
Sindacati e gruppi sociali del Canada ultimano i dettagli di
un’assemblea e una Tribuna Popolare per dibattere e denunciare le violazioni
giudiziarie commesse contro i Cinque antiterroristi reclusi negli Stati Uniti
dal settembre del 1998.
Gli organizzatori
hanno annunciato che gli incontri si svolgeranno dal 21 al 23 settembre nel
municipio di Toronto e riuniranno noti attivisti di vari paesi e familiari di
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René
González.
I
primi quattro combattenti scontano severissime condanne per essersi infiltrati
nei gruppi criminali radicati a Miami e aver ostacolato azioni come quelle che
negli ultimi 53 anni hanno provocato la morte di 3400 vittime, a Cuba.
René che è uscito di prigione il 7 ottobre dell’anno scorso, dopo 13 anni di
prigionia, adesso sta vivendo in libertà vigilata a Miami, il covo dell’estrema
destra nemica di Cuba, scontando una pena ulteriore, lontano dalla sua famiglia
dalla sua Patria.
Il
Tribunale avrà l’obiettivo di diffondere le irregolarità del processo legale
contro i Cinque e di rompere il silenzio mediatico sul caso.
Inoltre emetterà una dichiarazione, sostenuta da testimoni, sulle sentenze
imposte a questi Cinque uomini, sul pagamento di giornalisti nordamericani,
assunti per creare un clima ostile durante il processo a Miami, sul trattamento
disumano che ricevono nelle prigioni e sulla negazione dei visti ai familiari
che non li possono visitare.
L’assemblea elaborerà e approverà un piano d’azione per fare pressione sul
Governo del Canada e sul presidente statunitense, Baraci Obama, perchè liberi i
Cinque e permetta loro di tornare nella terra natale.
In
accordo con il programma previsto, il 22 i partecipanti ai due incontri si
riuniranno davanti al consolato degli USA a Toronto per esigere la scarcerazione
immediata e incondizionata dei Cinque combattenti antiterroristi cubani.
Parteciperanno personalità, come l’attore Danny Glover; Lemelin Denis
(presidente del Sindacato Canadese dei Lavoratori delle Poste); il sindacalista
britannico Tony Woodley e le attiviste Cindy Sheehan, Alicia Japko e Gloria La
Riva, tra i tanti.
Tra i patrocinatori
la Rete Canadese di solidarietà con Cuba, l’Associazione d’Amicizia
Cubano-Canadese di Toronto, il
Sindacato
Canadese degli Impiegati Pubblici e il Consiglio Internazionale delle donne
Latinoamericane e dei Caraibi LATIN@S.
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CILE
|
Omaggio per i Cinque Eroi |
20.07
- Una
commovente cerimonia di solidarietà si è svolta nella palestra della Fondazione
Cristo Vive, nel municipio di Recoleta, a nord della città di Santiago del Cile,
dove è stata assegnata ai Cinque Eroi la Medaglia José Weibel.
Con questo riconoscimento, che ricorda il leader della Gioventù Comunista del
Cile, detenuto e fatto sparire dalla dittatura nel 1976, si dà continuità al
programma d’azione comunale in solidarietà con i Cinque antiterroristi cubani.
Il
Partito Comunista cileno del Regionale Nord, ha consegnato la medaglia a Jorge
Luis Bernaza, rappresentante dell’ambasciata di Cuba in questa nazione
sudamericana.
L’Organizzazione Culturale José Martí di Solidarietà con Cuba, e il Centro
d’Estensione delle Culture e le Arti del municipio di Ovalle, regione di
Coquimbo, hanno inaugurato a loro volta una rassegna di cinema cubano, con opere
dedicate ai Cinque.
|
Reclamano dal
Cile la libertà dei Cinque eroi |
09.05
- A Santiago del Cile, i rappresentanti degli studenti e della gioventù comunista
hanno
denunciato l’ingiusta e prolungata reclusione dei Cinque antiterroristi cubani
condannati negli Stati Uniti.
La
denuncia e stata emessa durante un incontro realizzato nell’auditorio
dell’Università di Santiago del Cile, dove gli oratori hanno denunciato la
situazione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, René González, Antonio Guerrero
e Fernando González, ha riferito Prensa Latina.
Questi patrioti furono detenuti nel 1998, accusati e condannati arbitrariamente
come risultato di un torbido processo giudiziario, nella citta di Miami,
processo in cui sono state violate le stesse leggi degli USA e del Diritto
Internazionale.
Karol Cariola, segretaria generale della Jota, come si conosce l’organizzazione
politica giovanile cilena, ha detto che chi ha avuto la fortuna di conoscere il
progetto costruito in Cuba lo difende con la ragione dalla verità, alludendo
alla sua recente visita nell’Isola alla guida d’una delegazione.
“Esigere la solidarietà con i Cinque - quattro prigionieri nelle carceri
dell’impero - e uno in libertà vigilata - René – dopo aver scontato la sua
condanna, è un impegno della gioventù comunista cilena e di tutti coloro che
vedono Cuba come un riferimento di umanità e giustizia sociale”, ha sostenuto
Cariola.
Ileana Díaz Argüelles, ambasciatrice di Cuba in Cile, ha ringraziato per la
forte convocazione di universitari e giovani comunisti cileni, ed ha
riconosciuto l’impegno di tutti loro nel coordinamento con il Comitato
Internazionale per la Liberazione dei Cinque negli Stati Uniti.
Nell’occasione è stato proiettato il documentario “Esencias”, che ricorda la
recente e fruttifera turnée della compagnia cubana di teatro infantile La
Colmenita, in varie citta degli Stati Uniti.
|
CINA
|
Città cinese accoglie le pitture di
Antonio Guerrero |
31.03
- L’esposizione “Uccelli per l’Unità”, dell’eroe
cubano imprigionato negli Stati Uniti,
Antonio Guerrero,
è stata inaugurata per il pubblico cinese nell’hotel
Gran Melià di Shangai, la seconda città più importante
del paese asiatico.
L’ambasciatore di Cuba in Cina, Alberto Blanco Silva,
commentò nella cerimonia d’apertura come Antonio
continua dandoci lezioni di vita e di fermezza,
nonostante soffrire da vari anni un’ingiusta prigione.
Osservò la forma in cui la tematica principale della
mostra evoca i nuovi e fecondi tempi che vivono i paesi
dell’America Latina ed i Caraibi, regione dove –ha detto
– si porta a termine un genuino processo di integrazione
dal Rio Bravo fino alla Patagonia.
L’inaugurazione contò sulla presenza di Wang Xiaoshu,
vicepresidente esecutivo dell’Associazione d’Amicizia
del Popolo di Shanghai con lo Straniero, e di autorità
locali del settore della cultura e della stampa.
Ugualmente, erano presenti il gruppo di ex borsisti
cinesi di Shanghai che studiarono a Cuba, i consoli
generali latinoamericani accreditati nell’urbe, giovani
universitari cinesi che si preparano nella lingua
spagnola ed un gruppo di cubani.
Nella mostra di Antonio Guerrero si includono
inoltre, in via eccezionale, due opere dedicate alla
Cina, nelle quali si ricrea la bellezza della Peonia,
fiore nazionale della sorella nazione asiatica.
|
CUBA
|
Associazione dei Musicisti dedica concerto ai Cinque Eroi |
27.12
- L’Associazione dei Musicisti dell’Unione degli Scrittori e degli Artista di
Cuba (UNEAC) ha dedicato giovedì 28 dicembre un concerto ai Cinque Eroi
dell’Isola, condannati ingiustamente negli Stati Uniti, riferisce la AIN.
La
Sala Rubén Martínez Villena, della UNEAC, ha accolto dalle 5:00 p.m. la
presentazione durante la quale sono state declamate poesie dedicate alla causa
dei Cinque patrioti, arrestati a Miami nel 1998 e condannati nel 2001 nella
stessa città, per aver avvertito Cuba riguardo ad atti violenti che
pianificavano i gruppi terroristi con base negli USA.
Tra le poesie selezionate per l’occasione si trova “Nuestra hora de amor”, di
Antonio Guerrero, uno dei Cinque.
Altre opere sono state scritte dai Premi Nazionali di Letteratura Nancy Morejón
e Pablo Armando Fernández, e dal celebre drammaturgo Gerardo Fulleda León.
Completano il programma le letture dei poeti David Sirgado, Joaquín Baquero,
Héctor Angulo e Doris Oropesa.
La
lettura è stata accompagnata dall’esecuzione di opere musicali di celebri
compositori cubani come Juan Piñera, Alberto Faya, Ariadna ed Efraín Amador,
Luis Manuel Molina, Jorge García Porrúa, Manuel Alejandro Hernández, Teresa
Núñez e Jorge Félix Leyva.
|
Corteo per i
Cinque a Cardenas |
07.12
- Nuovamente, le donne di Cardenas, insieme ad una rappresentanza delle giovani
generazioni e del popolo in generale, hanno alzato la loro voce per reclamare
l’immediata libertà dei Cinque Cubani Antiterroristi, condannati ingiustamente
negli USA.
Il
tradizionale corteo delle madri e delle nonne di questa città è partito dalla
casa dove risiedeva una delle nonne di Elián González per raggiungere il Museo
Battaglia di Idee, dove si sono riunite per realizzare l’ormai storica tribuna
organizzata dalla Federazione delle Donne Cubane (FMC), alla quale hanno
assistito Irma Sehweret, madre di René González; Mirta Rodríguez, madre di
Antonio Guerrero; e Teresa Amarelle, segretaria generale della FMC.
Hanno partecipato al corteo i giovani della Federazione degli Studenti delle
Scuole Medie (FEEM), organizzazione che celebra l’anniversario della sua
fondazione. La sua presidentessa nel municipio, Rocío González, ha ricordato che
Gerardo, Fernando, Ramón ed Antonio sono ancora prigionieri nelle carceri di
massima sicurezza degli Stati Uniti, vittime di un processo politico, e che
René, dopo aver scontato la sua condanna, è uscito dal carcere il 7 ottobre del
2011, ed al momento è in regime di “libertà vigilata” senza la possibilità di
tornare nel suo paese per i prossimi due anni.
Mirta Rodríguez ha ringraziato per l’appoggio del popolo della “Ciudad
Bandiera”. Ci sentiamo molto onorati, la speranza nostra e dei nostri figli è in
ognuno di voi, nella voce del mondo che si solleva contro questa ingiustizia, ha
affermato, dopo aver ammesso che nonostante il tempo trascorso non si arrende ed
ogni giorno riesce a resistere con maggiore forza perché non si sente sola.
Ha
rivelato che il prossimo anno ci saranno grandi progressi perché i comitati di
solidarietà hanno convocato le madri cubane e del mondo ad unirsi alla loro
giusta causa. Abbiamo la verità a dalla nostra parte e tutto un popolo che
continua a crescere, ha aggiunto.
Mirta ha approfittato dell’occasione per fare gli auguri ad Elián per il suo 19º
compleanno, e gli ha trasmesso un messaggio di auguri inviatogli dai Cinque.
Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato in territorio nordamericano, si è
mostrata soddisfatta per le manifestazioni d’appoggio che continuano ad
aumentare. Oggi siamo molti di più ad essere convinti che questa è una battaglia
quotidiana, ha dichiarato.
Alla fine della tribuna è stata inaugurata un’esposizione di Tony Guerrero con
22 dipinti sui “guacamayos” d’America ed un incontro tra i giovani della città
ed i familiari dei Cinque.
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A Guantánamo
“Humor from my pen”, expo di Gerardo |
24.10
- Ventitrè caricature politiche create da Gerardo Hernández Nordelo, uno dei
Cinque antiterroristi
cubani reclusi ingiustamente negli Stati Uniti, formano l’esposizione “Humor
from my pen” che, dallo scorso 15 ottobre e sino al 15 novembre, restarà aperta
nella Casa della Stampa di Guantánamo.
La
mostra, che è stata anche intitolata “Umorismo dalla mi cella”, “Umorismo con
causa” o “Humorismo dalla mia penna”, esibisce disegni e messaggi inviati da
Gerardo Hernández Nordelo al popolo cubano e a Fidel Castro Ruz, leader storico
della Rivolzione.
Manuel Leiva Fernández, che lavora nella Casa della Stampa guantanamera e che è
il curatore dell’esposizione che è già stata organizzata negli Stati Uniti e in
Australia, ha detto che in questi lavori si manifesta la fedeltà dei Cinque alla
Rivoluzione, al loro popolo e alla Patria.
Si
dimostrano anche la fermezza e la capacità di resistenza di Gerardo e dei suoi
compagni, che da 14 anni soffrono nelle stesse viscere del mostro yankee, le
pene della reclusione, e nel caso di René, di una ingiusta libertà vigilata a
Miami.
Durante l’inaugurazione di “Humor from my pen” ha provocato ammirazione la foto
di Gerardo con un passerotto sulla testa.
L’istantanea è stata scattata nel carcere nordamericano di Victorville, ma
l’uccellino che è volato sino da lui è un grande simbolo di speranza e di
libertà per i Cinque. |
In
esposizione a Guantanamo le caricature realizzate da Gerardo |
19.10
- Ventitre caricature politiche realizzate da Gerardo Hernández Nordelo, uno dei
Cinque
Eroi ingiustamente condannati negli Stati Uniti, compongono l’esposizione “Humor
from my pen”, che fino al prossimo 15 novembre si potrà ammirare nella Casa de
la Prensa della provincia di Guantanamo, situata nella strada Martí tra 3 e 4
Norte.
La
mostra, conosciuta internazionalmente anche con i nomi “Umorismo dalla mia
reclusione”, “Umorismo con causa” o “Umorismo dalla mia penna”, esibisce i
disegni compresi nei messaggi inviati da Gerardo a Fidel ed al popolo cubano.
Le
caricature evidenziano la capacità di resistenza di Hernández Nordelo e dei suoi
compagni, che sono in carcere da 14 anni, ha dichiarato Manuel Leiva Fernández,
dipendente della Casa de la Prensa, che è stato il curatore dell’esposizione,
già esibita negli Stati Uniti ed in Australia.
Studenti delle scuole medie e abitanti della zona sono stati tra i primi ad aver
visitato l’esposizione, non soltanto per godersi le caricature di Gerardo, ma
anche per esprimere solidarietà con la causa dei Cinque, ha sottolineato Leiva
Fernández.
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Il
progetto “Solidarietà Poetica Mondiale con i Cinque” |
18.09
- Nell’ambito del progetto “Solidarietà Poetica Mondiale con i Cinque: parole e
immagini”,
sono state consegnate un centinaio di opere al Comitato Internazionale per la
Libertà dei Cinque Combattenti antiterroristi, prigionieri politici dell’impero,
da 14 anni.
Graciela Ramírez, coordinatrice del Comitato, ha ricevuto le poesie e le opere
d’arte inviate da ogni latitudine, che saranno diffuse come parte della
Battaglia per Libertà dei Cinque Eroi cubani.
Graciela Ramírez ha segnalato che questa mostra d’affetto che proviene da
diverse parti del mondo, è un altro motivo per continuare a lottare e, nel caso
dei Cinque, continuare a resistere all’ingiusta reclusione dovuta ad un’enorme
ingiustizia.
Elizabeth Palmeiro e Antonio ¨Tonito¨, moglie di Ramón Labañino e figlio di
Antonio Guerrero, rispettivamente, hanno letto un messaggio di riaffermazione
rivoluzionaria inviato dai Cinque, dalle celle in cui sono rinchiusi
proditoriamente.
Elizabeth Palmeiro ha ricordato il terribile periodo vissuto dopo la detenzione
dei Cinque, quando li mantennero isolati e senza comunicazioni per 14 mesi
consecutivi.
“Non possiamo smettere di trarre forza dai nostri cuori, pur tanto colpiti, e
dobbiamo continuare a combattere questa battaglia”, ha affermato.
Pablo Armando Fernández, premio Nazionale di Letteratura, ha recitato una poesia
scritta da lui e dedicata ai Cinque, intitolata “Segni di rivelazione”, come
espressione di solidarietà.
Il Progetto Culturale “ Il Nostro spazio per i Cinque di Cuba”, ha convocato la
solidarietà mondiale attraverso la poesia e le belle arti, per denunciare
l’ingiusta reclusione negli Stati Uniti di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero,
Ramón Labañino, Fernando González e René González, quest’ultimo in “libertà
vigilata ”.
L’azione “Una poesia per i Cinque”, ha avuto una grande accoglienza tra molti
artisti di tutto il mondo.
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Sulla
cima di Cuba per i Cinque |
06.06
- Un gruppo di 30 giovani meritevoli di Granma ha scalato ieri martedì 5 il Pico
Turquino
per reclamare la liberazione dei Cinque cubani ingiustamente condannati negli
Stati Uniti e per celebrare il Giorno dell’Ambiente.
La
scalata ha voluto richiamare l’attenzione anche sui compleanni di Gerardo
Hernández Nordelo (il 4 giugno) e Ramón Labañino Salazar (il 9 giugno), che gli
Eroi non hanno potuto festeggiare in libertà da molti anni per l’illegittima
reclusione che dura dal 12 settembre del 1998.
Yaritza González Castro, funzionaria dell’Unione dei Giovanni Comunisti (UJC) a
Granma, ha segnalato che questa scalata forma parte della giornata “Il Cinque
per i Cinque”, che si realizza ogni mese e stavolta ha compreso seminari,
conversazioni, cantate e incontri con giovani di altre nazionalità che studiano
a Cuba ed anche attività sportive.
i
membri della spedizione al punto più alto di Cuba sono dirigenti della UJC,
quadri professionisti di questa organizzazione, membri della federazione degli
studenti dell’ insegnamento medio e membri della Brigata degli Istruttori
d’Arte, José Martí.
Sulla cima di Cuba, i giovani hanno letto un proclama a nome dei ‘pini nuovi’
della nazione, con il quale invitano i loro contemporanei di altri paesi del
mondo a sommarsi alla lotta per la liberazione dei Cinque.
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Una
serie postale con le farfalle di Antonio Guerrero |
21.05
- Una nuova serie postale di otto francobolli con le farfalle endemiche di Cuba,
dipinte da Antonio
Guerrero, uno dei cinque combattenti antiterroristi condannati ingiustamente
negli Stati Uniti sarà presentata come parte del VI Festival “Immagine della
Natura Rosa Elena Simeón In Memoriam”, che si svolgerà dal 22 al 25 di maggio
nel Museo Nazionale di Storia Naturale.
La
serie formerà parte della collezione già esistente con opere dello stesso
autore, che con questa nuova edizione somma 40 francobolli e sarà annullata il
22 maggio in occasione dell’80 compleanno di Mirta Rodríguez, madre di Tony, che
sarà riconosciuto come Collaboratore di Merito del centro, per i suoi apporti
dal 2006.
Layne García, organizzatrice degli eventi del Museo, ha detto che il Festival
rende onore a colei che è stata per molti anni Ministra di Scienze, Tecnologia e
Ambiente di Cuba, ed è formato da un concorso per video, fotografia e lavori
giornalistici, così come da un programma teorico vario e attività culturali.
Il
concorso che riunisce più di cento opere di differenti province, promuove scambi
d’esperienze, crea responsabilità sociali nella conservazione dell’ambiente e
per l’adattamento della società agli effetti del cambio climatico.
Durante le giornate del Festival si svolgeranno dibattiti, esposizioni, tavole
rotonde, conferenze specializzate e magistrali come quella dedicata alla vita e
all’opera di Rosa Elena Simeón, ed anche alla geologia, economia, biodiversità e
fotografia a Cuba.
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La
CTC reclama la libertà dei Cinque |
05.05
- Un incontro per la libertà e il ritorno nella Patria dei Cinque Eroi si è
svolto nella sede della
Centrale dei Lavoratori di Cuba e si è sommato alla grande campagna mondiale che
organizzano il 5 di ogni mese le centinaia di comitati di solidarietà
organizzati a favore del giusto reclamo, dai più differenti luoghi del pianeta.
Rompere il silenzio mediatico che impedisce di far conoscere il caso di Gerardo,
Ramón, Antonio, Fernando e René, soprattutto negli Stati Uniti, e far giungere
alla Casa Bianca la domanda per la loro immediata liberazione, formano parte dei
propositi che si perseguono in queste giornate mensili per, come reitera il
richiamo del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque cubani: “Chiedere
nuovamente al presidente Obama che usando le sue facoltà conferite dalla
Costituzione degli Stati Uniti, come avvocato, come padre, come figlio, come
marito, come Premio Nobel della Pace, metta fine a questa colossale ingiustizia
e liberi i Cinque...ADESSO!”
A
Cuba questo incontro organizzato dal movimento sindacale ha terminato la
giornata di celebrazioni del Primo Maggio e in tutte le province dell’Isola si
organizzano simili manifestazioni.
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Una
mostra di Tony Guerrero a L’Avana |
28.01
- Con il titolo di “Uccelli per l’unità”, è stata inaugurata nell’Hotel Riviera
un’esposizione di
acquarelli di Antonio Guerrero, Eroe Antiterrorista cubano prigioniero negli
Stati Uniti.
La
mostra è formata da 29 dipinti di uccelli nazionali dei paesi del continente
americano, ed è già stata esposta in altri spazi, come continuazione di “Ali di
libertà”, esposizione di dipinti di specie endemiche cubane.
María Eugenia Guerrero, sorella dell’antiterrorista, ha segnalato l’importanza
di collocare queste opere a disposizione del pubblico, perchè permettono di
constatare la forza di volontà di questi uomini che soffrono il peso di
un’enorme ingiustizia.
In
una lettera inviata al Museo Nazionale di Storia Naturale, Antonio Guerrero
racconta come dipinge ed ha raccontato che il progetto è valido per richimare
all’unità necessario e per fomentare la pace nel continente.
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L’arte per la giustizia |
18.01
- “I Cinque non hanno frontiere”, è il titolo dell’esposizione inaugurata
da familiari dei Cinque antiterroristi cubani nella Dogana dell’Aeroporto
Internazionale José Martí, a L’Avana.
L’esposizione,
curata da Carlota Vargas, membro del Comitato Internazionale d’Amicizia con i
Cinque, contiene manifesti, fotografie, poesie e immagini di uccelli autoctoni
di vari paesi latinoamericani e dei Caraibi, dipinti da Tony Guerrero e
caricature eseguite
da Gerardo Hernández Nordelo.
Erano presenti all’inaugurazione i lavoratori e i dirigenti della Dogana, con
Mirta Rodríguez, Magalys Llort, Olga Salanueva e Elizabeth Palmeiro, tutte
strette familiari dei cinque prigionieri politici.
“È
un collage di tutta la solidarietà creata negli anni verso i nostri Eroi,
prigionieri negli Stati Uniti. Il materiale è semplice e forse con poco valore
estetico, perchè le foto sono montate su cartoncino, con l’obiettivo di poterle
trasportare facilmente e farle giungere al popolo nelle scuole e nei centri di
lavoro”, ha detto l’organizzatrice.
Durante l’inaugurazione dell’esposizione è stato proiettato il documentario “Il
maggior amore”, del regista Leonardo Urrutia Segura, che presenta varie
interviste alle mogli e ai familiari più stretti di Gerardo Hernández, Ramón
Labañino, Antonio Guerrero, René González e Fernando González.
Mirta, madre di Tony, nell’occasione ha ringraziato coloro che hanno collaborato
alla causa dei Cinque, e sopratutto la Dogana, che accoglie questa esposizione.
“Non possiamo perdere un solo giorno di lotta: è necessario essere uniti,
mantenere le nostre speranze e la nostra fede nel loro ritorno. Dobbiamo vincere
questa ingiustizia, questo odio, questa crudele vendetta contro la nostra Patria
e il nostro popolo”, ha detto.
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REPUBBLICA
DOMENICANA
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Ribadito in
Dominicana l’appoggio agli antiterroristi cubani |
12.10
- La Campagna Dominicana di Solidarietà con Cuba ha ribadito il suo appoggio
alla causa
dei
Cinque antiterroristi cubani detenuti negli Stati Uniti da oltre 14 anni.
Con una richiesta di libertà per Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio
Guerrero, Ramón Labañino e René González chiuderemo un mese di azioni dedicate a
loro, ha manifestato a Prensa Latina Iván Rodríguez, dirigente del gruppo.
Com’è avvenuto in più di 100 paesi, in questa nazione caraibica si è
intensificata dallo scorso 12 settembre la lotta per il ritorno in Patria dei
Cinque, come sono conosciuti mondialmente.
Proprio in questo giorno del 1998, quando vigilavano le azioni vandaliche di
gruppi anticubani con base in Florida, nel sud degli Stati Uniti, gli
antiterroristi furono arrestati.
Dopo un processo farsa, secondo il parere di celebri giuristi di varie parti del
mondo, ricevettero lunghe condanne, fino a quella massima di due ergastoli più
15 anni di carcere.
René González è stato in prigione fino al 7 ottobre del 2011, e adesso sta
scontando tre anni di libertà vigilata in territorio nordamericano.
Nell’atto che si celebrerà nella Plaza Bolívar della capitale, sarà inoltre
ricordato l’anniversario dei 144 anni dall’inizio delle lotte cubane per
l’indipendenza, il 10 ottobre del 1868.
La
Campagna ha consegnato il mese scorso all’ambasciata degli Stati Uniti una
lettera destinata al presidente nordamericano, Barack Obama, nella quale si
chiede l’indulto per i Cinque “per ripristinare il senso della giustizia”.
La
lettera ricorda che Cuba è stata vittima di una politica di aggressione da parte
degli Stati Uniti fin dall’inizio della Rivoluzione nel 1959, e da allora sono
state intraprese molteplici azioni contro l’Isola.
Dinnanzi a questa situazione, precisa il documento, la maggiore delle Antille ha
dovuto difendersi infiltrandosi nei gruppi terroristi che operano apertamente a
Miami ed in altre città statunitensi.
Esaurite le opzioni legali, lei (Obama) e solo lei può fornire una soluzione a
questo caso, ottenendo che questi Cinque uomini facciano ritorno alla loro
Patria, aggiunge la lettera.
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La madre
dell’antiterrorista cubano ha apprezzato la visita in Dominicana |
20.09
- Mirta Rodríguez, madre di uno dei Cinque antiterroristi cubani condannati
negli Stati
Uniti 14
anni fa, ha definito molto produttiva e grata la visita di una settimana in
Repubblica Dominicana.
Vado via soddisfatta da tanta solidarietà con la causa di mio figlio, Antonio
Guerrero, e di Gerardo Hernández, Fernando González, Ramón Labañino e René
González, ha dichiarato a Prensa Latina la donna di oltre 80 anni.
Ha
commentato che si è sentita bene tra tanti amici, ed i mezzi d’informazione con
i quali ha interagito si sono mostrati rispettosi e comprensivi nell’esporre “un
caso meritevole di tutta l’attenzione del mondo”.
Questi giorni, pieni di speranze, rappresentano un altro sforzo per la
liberazione dei nostri figli, i quali sono vittima di una grande ingiustizia,
perché loro volevano solo difenderci da nuove azioni terroriste, ha affermato.
I
Cinque, come sono conosciuti a livello internazionale, furono arrestati il 12
settembre del 1998 quando monitoravano le azioni violente di gruppi anticubani
con base in Florida, nel sud degli Stati Uniti.
Dopo un processo farsa, secondo il parere di eminenti giuristi di diverse parti
del mondo, ricevettero delle condanne, la più dura delle quali è di due
ergastoli più 15 anni di carcere.
René González è stato in prigione fino al 7 di ottobre del 2011, e adesso sta
scontando tre anni di libertà vigilata in territorio nordamericano.
Durante la sua permanenza in Dominicana, Mirtha Rodríguez ha assistito ad una
messa in favore dei Cinque e si è recata in alcune città dell’interno del paese
tra cui Baní, luogo di nascita dell’esimio patriota Máximo Gómez, che svolse un
ruolo fondamentale nelle lotte indipendentiste cubane.
Ha
inoltre conversato a lungo con i componenti della Campagna Dominicana di
Solidarietà con Cuba, ed è stata ricevuta da deputati e senatori nella sede del
Congresso.
Non ci fermeremo, abbiamo un popolo molto unito ed amici come voi in tutto il
mondo per continuare a lottare per la vittoria finale, ha dichiarato nell’ultimo
dei suoi incontri.
I
Cinque, ha sottolineato, hanno valori immensi e la loro lotta contro il
terrorismo è anche a favore di tutta l’Umanità.
Con la voce singhiozzante, la donna ha ringraziato i senatori per il loro
appoggio, tra i quali c’era Euclides Sánchez, la quale nel 2010 fece approvare
una risoluzione in favore della libertà degli antiterroristi cubani.
Continui con fermezza perché la dignità non muore mai, ha suggerito Sánchez a
Mirta Rodríguez, dopo aver rinnovato il suo impegno con i Cinque infatti, ha
aggiunto, “abbiamo il dovere di appoggiare Cuba per gli storici legami che ci
uniscono”.
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EGITTO
|
Tony
Guerrero a lato dei cubani in Egitto, onorando Martí |
30.01
- Antonio Guerrero, uno dei Cinque antiterroristi cubani, prigionieri politici
negli Stati Uniti per
aver combattuto il terrorismo, ha condiviso i sentimenti di giustizia e di
patriottismo con i suoi compatrioti in Egitto, che hanno commemorato il 159º
anniversario della nascita di José Martí, l’Eroe nazionale di Cuba.
L’ambasciatore di Cuba in Egitto, Otto Vaillant, ha letto ai membri della
comunità cubana una lettera di Tony, in occasione della tradizionale cerimonia
di ricordo di Martí, che si svolge ogni 28 gennaio davanti al busto del Maestro,
nel Parco Hurreiya (Libertà), nell’ isola di Zamalek, riporta Prensa Latina.
“Non abbiate mai dubbi che continueremo a resistere all’ingiusto castigo con la
ferrea volontà che abbiamo appreso dal nostro eroico popolo, scrive Tony nella
lettera, anche a nome di di René González, Ramón Labañino, Fernando González e
Gerardo Hernández.
Inoltre si legge: “Non smetteremo di creare e di amare, cioè di rimanere tra i
buoni, come ha indicato d’appartenere José Martí”.
Il
collettivo cubano in Egitto, diplomatici, lavoratori e residenti, hanno portato
fiori bianchi e rossi, e li hanno posti davanti al busto dell’Apostolo
dell’Indipendenza, dopo che quattro pionieri hanno fatto un’offerta simile, a
nome dei più giovani.
Vaillant, ha ricordato il momento politico di questo anniversario del natalizio
del più universale dei cubani, che ha coinciso con l’inizio della prima
Conferenza Nazionale del PCC a L’Avana.
I
partecipanti hanno inviato un grande saluto ai delegati dell’importante riunione
che segna il cammino della direzione politica del paese, ha puntualizzato ancora
l’ambasciatore.
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EL
SALVADOR
|
Il leader del
FMLN reclama la liberazione dei Cinque antiterroristi |
27.10
- Il segretario generale del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale
(FMLN), Medardo
González, ha reiterato nuovamente che gli Stati Uniti devono liberare i Cinque
antiterroristi cubani ingiustamente reclusi in questo paese dal 1998.
In
un’intervista con Prensa Latina, González ha spiegato che in El Salvador c’è un
movimento che appoggia ed opera per far sì che si realizzi questa aspirazione
del popolo cubano.
“Voglio sottolineare che il popolo di El Salvador è impegnato in questa
battaglia, accompagnando il popolo cubano, le cinque famiglie che lottano per
recuperare la libertà di questi compagni”, ha affermato.
I
Cinque, come sono noti internazionalmente, furono arrestati il 12 settembre del
1998 a Miami e furono poi sottoposti ad un processo pieno di irregolarità,
manipolato e terminato con enormi e ingiustificate condanne.
Gerardo
Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e
René
González erano penetrati nei gruppi di terroristi anticubani che operano con
assoluta impunità negli Stati Uniti.
“I
Cinque cubani sono reclusi negli Stati Uniti per delitti che non hanno commesso
e sono stati accusati politicamente, non è stato applicato il diritto e si sta
commettendo un’ ingiustizia contro degli esseri umani”, ha affermato González.
“Voglio approfittare per mandare un abbraccio e un saluto ai Cinque Eroi,
inviare questo saluto e dire al popolo cubano che qui, nel nostro piccolo ma
grande paese, c’è tutto un movimento per la loro libertà”, ha aggiunto.
Il
leader del FMLN ha espresso la sua soddisfazione per la visita della sorella di
Antonio Guerrero, Maria Eugenia, invitata al IV Congresso di Solidarietà con
Cuba, che si svolgerà domani.
“Siamo onorati e la riceviamo qui con molto affetto”, ha sostenuto.
I
militanti del Partito sono membri dei Comitati del Coordinamento salvadoregno di
Solidarietà con Cuba, e stanno partecipando alle attività che precedono lo
sviluppo del Congresso”.
González ha segnalato che nel Congresso si ratificheranno il sostegno a Cuba e
alla causa dei Cinque Eroi antiterroristi, con la condanna al blocco imposto da
questa nazione da Washington da più di mezzo secolo.
“Il FMLN mantiene storicamente una posizione storica di condanna della politica
aggressiva degli Stati Uniti, che i cubani hanno saputo respingere, resistendo e
sconfiggendola con coraggio, intelligenza e orgoglio nazionale”, ha detto
ancora.
“Per me, per noi, i rivoluzionari salvadoregni, la battaglia che Cuba sta
combattendo da tanti anni è decisamente un esempio”.
|
GIAPPONE
|
Presentato a
Tokio un libro sul caso dei 5 antiterroristi cubani |
05.04
- Il libro "Stati Uniti grotteschi, Obama, libera i Cinque", del giornalista
giapponese Tsuzaki Itaru,
è stato presentato a Tokio in una cerimonia alla quale ha partecipato il primo
viceministro cubano delle Relazioni Estere, Marcelino Medina.
Itaru ha dedicato la sua opera al leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro
e al popolo dell’Isola, come contributo alla lotta per la liberazione dei Cinque
antiterroristi cubani ingiustamente condannati a lunghissime reclusioni nelle
prigioni statunitensi.
L’ambasciatore di Cuba in Giappone, José Fernández de Cossío, ha ringraziato
l’autore per questa mostra di solidarietà ad una del cause più nobili ed
importanti che Cuba difende oggi.
Riassumendo la storia del caso di René González, Ramón Labañino, Fernando
González, Antonio Guerrero e Gerardo Hernández, il diplomatico ha ricordato che
i precedenti si trovano nella permanente ostilità dei successivi governi degli
Stati Uniti per distruggere la Rivoluzione cubana, includendo il terrorismo.
Il
primo libro in giapponese sui Cinque, parla delle molteplici ed importanti
azioni solidali realizzate in Giappone per la loro liberazione.
Alla cerimonia hanno partecipato membri dei gruppi di solidarietà e amicizia con
Cuba, avvocati autori di un Amicus Curie, a favore dei Cinque, con i membri
dell’Associazione dei cubani residenti in Giappone, "José Martí".
Il
presidente dell’Associazione d’Amicizia tra i due paesi, Mtsuhiko Tsuruta, ha
salutato la presenza del viceministro Medina, con il quale i presenti hanno
dialogato della realtà cubana attuale, ha informato PL.
|
GRAN
BRETAGNA
|
Il grido a favore dei Cinque
si é ascoltato a Londra
|
20.04
- La piazza
londinese di Trafalgar Square è stata il punto
d’incontro in Gran Bretagna degli attivisti britannici,
cubani residenti in questo paese europeo ed amici di
Cuba in generale, per esigere la liberazione immediata
dei Cinque cubani condannati ingiustamente negli Stati
Uniti.
Durante l’incontro,
convocato dall’organizzazione di solidarietà con Cuba
Rock Araund the Blockade, è stato collocato uno
striscione gigante (15 metri di lunghezza) con
l’immagine di Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero,
Fernando Gonzalez, Ramon Labañino e Renè Gonzalez.
La manifestazione per la
liberazione dei Cinque, oltre all’incontro in questa
capitale, ha incluso altre attività in Manchester e
Newcastle, in Inghilterra.
Secondo fonti del Rock
Araund the Blockade, effettueranno altre manifestazioni
a Glasgow, in Scozia, per esigere la scarcerazione ed il
ritorno al loro paese dei Cinque cubani incarcerati dal
1998.
Inoltre a Londra una
galleria
esporrà la prossima settimana una mostra
grafica con opere di Antonio Guerrero e Gerardo
Hernandez.
La coordinatrice
dell’evento, Dodie Weppler, ha precisato che includeranno
nell’esposizione lavori di 26 riconosciuti artisti
cubani ed altri 20 autori di altre nazionalità che
hanno donato le loro opere per richiamare l’attenzione sul
caso dei Cinque.
In dichiarazioni al
quotidiano britannico The Guardian, Weppler ha spiegato che
la mostra fa parte della campagna mondiale per la
liberazione immediata dei lottatori cubani.
|
GRECIA
|
Polizia greca ferma sette
attivisti che esigevano la libertà dei Cinque |
22.02
- Responsabili
dell’Associazione Ellenico-Cubana di Amicizia e Solidarietà hanno respinto
l’operato della polizia contro sette dei suoi membri, fermati per
manifestarsi di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti in questa capitale.
Nel suo comunicato, i solidali con Cuba
considerano inaccettabile la crescente intimidazione e repressione contro i
movimenti popolari che é attuata da un governo illegittimo, ed hanno
assicurato che questo non è stato un caso isolato.
Una denuncia simile è stata emessa dal
Comitato Greco di Solidarietà Democratica Internazionale (Eedda).
I fatti sono accaduti lunedì scorso quando una
delegazione dell’Associazione diretta dal suo presidente, Nikos Karandreas,
arrivò fino alla missione diplomatica per consegnare una risoluzione sui
Cinque cubani condannati negli Stati Uniti, esigendo il loro ritorno
all’isola.
Senza nessun tipo di provocazione, le forze
della polizia hanno fermato i sette militanti e li hanno trasportati nella
Direzione Generale della Polizia nella regione di Atica, liberandoli in
seguito, dopo averli interrogati.
|
HAITI
|
Giornata mondiale in favore dei Cinque ad Haiti |
03.09
- Con una serata politico-culturale, vari amici di Cuba hanno dato inizio ad
Haiti alla giornata
mondiale per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani detenuti
ingiustamente negli Stati Uniti.
Il
reclamo alla libertà e l’appoggio alla causa degli Eroi si è svolto nell’antica
ambasciata del Venezuela, attualmente il quartier generale della Brigata Medica
Cubana, ed ha visto la presenza di Ricardo García, ambasciatore di Cuba ad
Haiti, funzionari della sede diplomatica, capi di brigata e collaboratori della
missione statale, ed una rappresentanza degli studenti haitiani di medicina e
dei membri delle associazioni di solidarietà.
“Da molto tempo stiamo lottando affinché i Cinque ottengano la libertà, con
questa giornata vogliamo unirci per chiedere la loro scarcerazione e
sensibilizzare la nostra comunità su questo caso”, ha indicato Jimmy Doriscat,
presidente del Club di amici di Cuba di Leogane, il quale ha letto durante la
serata una sintesi delle lettera scritta da René González dopo la morte di suo
fratello.
Allo stesso modo, Gregory Gerard, membro fondatore del club amici di Lilavois
composto da 40 haitiani del villaggio di Croix de Bouquets, ha offerto un
riassunto attualizzato sul caso ed informazioni riguardanti il movimento di
solidarietà mondiale in favore dei Cinque.
Gli studenti di medicina laureati a Cuba hanno avuto il compito di organizzare
la parte culturale dell’evento. Poesie di Antonio Guerrero, canzoni cubane ed
haitiane in favore dei Cinque ed un frammento della lettera inviata dal senatore
haitiano Maxine Roumer al presidente nordamericano Barack Obama, hanno fatto
parte degli interventi della giornata, dove inoltre è stato letto il manifesto
dei medici haitiani formatisi nelle scuole cubane, nel quale esortano alla lotta
per la giustizia ed alla diffusione dei principi rivoluzionari, il decoro e
l’onore.
Durante il mese di settembre, in vari villaggi e comunità, gli amici di Cuba di
tutto il paese promuoveranno attività ed azioni comunitarie in favore dei
Cinque, con lo scopo di appoggiare la causa e far conoscere nella regione
l’ingiustizia che tiene imprigionate Cinque persone innocenti. |
I
cubani residenti in Haiti chiedono al Papa d’intercedere per i Cinque |
21.02
- I cubani residenti in Haiti hanno consegnato nella sede della Nunziatura di
Port au Prince
una
lettera indirizzata al Papa Benedetto XVI, con cui gli chiedono d’intercedere,
negli Stati Uniti per la libertà dei Cinque antiterroristi cubani, ingiustamente
condannati in questo paese e reclusi da più di 13 anni.
La
lettera firmata dai membri dell’Associazione dei cubani residenti e discendenti,
in Haiti (ACRDH), e da haitiani amici di Cuba, è stata consegnata alla massima
rappresentazione della Chiesa cattolica in questo paese dei Caraibi. Inoltre
denuncia i 50 anni di crudele blocco imposto contro Cuba dai successivi governi
degli Stati Uniti, e chiede a Sua Santità la mediazione per far sì che il
governo di Washington ordini l’immediata liberazione di Gerardo Hernández,
Antonio Guerrero, Fernando González, Ramón Labañino e René González, “perchè
possano tornare nella Patria che li ha visti nascere”.
Questa azione fa parte delle iniziative che si organizzano ogni mese in Haiti
per diffondere la verità sul caso dei Cinque, in appoggio alla lotta per la loro
definitiva liberazione. La lettera è stata inviata anche alle emittenti
radiofoniche e ai media della stampa di Haiti per la divulgazione tra l’opinione
pubblica.
|
Reclamata la libertà dei Cinque antiterrorista |
31.01
- Il Gruppo di Solidarietà con Cuba di Port de Paix ad Haiti si è impegnato ad
intensificare le sue
azioni a favore della libertà dei Cinque combattenti antiterroristi cubani,
ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti.
Durante un incontro con l’Organizzazione d’Amicizia, nel nordest del paese,
l’ambasciatore cubano Ricardo García Nápoles ha parlato dell’attuale situazione
dei Cinque e della necessità di unire gli sforzi per il ritorno di René González
con la sua famiglia nell’Isola, e per la liberazione degli altri quattro
compagni detenuti.
Insieme con Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando
González, René fu arrestato nel territorio statunitense per aver raccolto
informazioni sui piani terroristici perpetrati contro Cuba dal sud della
Florida.
René González, che ha scontato la sua condanna in carcere, è ancora sottoposto
ad una sentenza giudiziaria che lo obbliga e rimanere in Florida, in libertà
vigilata, per altri tre anni.
Philias Carlil, presidente del Gruppo di Solidarietà ha ringraziato Cuba durante
la riunione per il lavoro che la Brigata Medica dell’Isola svolge da 13 anni in
Haiti, salvando vite e contribuendo a migliorare la qualità della vita del
popolo.
Le
fonti sanitarie hanno indicato che questa Brigata ha riportato un anno intero
senza morti di colera nelle 34 istituzioni attive nel paese, dove si svolge un
programma educativo e di promozione per prevenire la malattia.
La
popolazione haitiana riconosce che la strategia dei professionisti di Cuba è la
più efficace nella lotta contro la malattia.
La
ricerca attiva dei casi nelle comunità, il controllo dei focus e delle infezioni
diarroiche, con la campagna educativa messa in pratica dagli epidemiologi
cubani, hanno contribuito al calo della mortalità, ha assicurato il dottor
Lorenzo Somarriba, capo della Brigata Medica cubana in Haiti.
|
HONDURAS
|
Sul tetto dell’Honduras per i Cinque
Eroi Cubani |
11.04
- Lo
scorso martedì 3 aprile, l’Organizzazione
Politica “Los Necios” insieme all’Associazione Amicizia
Cuba – Honduras hanno raggiunto la cima della montagna Celaque, ubicata nel dipartimento di Lempira a 2894
metri al di sopra del livello del mare, essendo questo
il punto più alto dell’Honduras. Questa attività di
sviluppò in solidarietà coi Cinque Eroi Cubani
prigionieri politici negli Stati Uniti d’America (USA),
evento che si è replicato in numerosi paesi del mondo.
“Raggiungere la cima è una piccola azione in appoggio
alla campagna mondiale per reclamare la libertà dei
Cinque Eroi cubani. Denunciamo la fustigazione
dell’impero statunitense contro il popolo Cubano e ci
solidarizziamo con Gerardo, Ramon, Antonio, Fernando e
Renè. Reiteriamo il nostro compromesso di assicurare la
libertà dei camerati e la liberazione del popolo Cubano
dall’ingerenza dell’impero” commentò Alexis Flores,
Segretario dei Temi Internazionali dell’Organizzazione
Politica “Los Necios”.
“Cuba è sempre stata un baluardo per la sua lotta
contro il sistema capitalista e per la sua solidarietà
verso i popoli del mondo. Stiamo attenti a ciò che
succede a Renè, che si trova sotto un regime di libertà
vigilata ed all’attività Cinque giorni d’azioni
consecutive per i Cinque questo mese di aprile a
Washington, negli USA” dichiarò Flores.
Il popolo Cubano continua il suo cammino al
rinvigorimento del socialismo e mai come adesso il
popolo Cubano ha bisogno dell’appoggio dei popoli del
mondo. Le attività in solidarietà con i Cinque Eroi
Cubani si continueranno a sviluppare, per aumentare le
persone in tutto il mondo che si ribellino contro le
gravi ingiustizie che vivono i Cinque Eroi.
Organizzazione Politica “Los Necios”
|
ITALIA
|
The Cuban Wives, un documentario sui
Cinque cubani sarà proiettato a Roma |
15.12
- The Cuban Wives racconta la tragica vicenda dei
Cinque Cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998. Il
loro crimine: il tentativo di proteggere il loro paese
dagli attacchi terroristi di noti gruppi paramilitari
provenienti da Miami, Florida.
Perché i Cinque sono in carcere? Quale sarà il futuro
dei rapporti cubano-americani? Il Presidente Obama può
fare la differenza nella risoluzione del caso? Sono
chiamati a rispondere personalità implicate nella
vicenda e nelle relazioni tra i due stati.
Il documentario include racconti intimi delle mogli e
madri di questi uomini e rivela una storia d’amore e di
resistenza in nome della giustizia. Nell’intimità delle
loro case, siamo portati a condividere piccoli segreti e
fragili speranze in un’atmosfera in cui l’assenza dei
propri cari diventa presente tanto quanto la battaglia
quotidiana per la loro liberazione.
E proprio per l’interesse del tema, segnalo che
Di.Co.Spe. Università Roma Tre e l’Associazione
Culturale Mimesi’S hanno il piacere di invitarci alla
proiezione di “The Cuban Wives” il film documentario di
Alberto Antonio Dandolo.
L’evento avrà luogo mercoledì 19 dicembre
ore 20,30
presso Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9a, Roma
interverranno:
il regista Alberto A. Dandolo,
il direttore del Di.Co.Spe.
prof. Giorgio De Vincenti,
il consigliere per gli affari culturali del
presidente del Consiglio di Stato cubano Raul Castro,
Abel Prieto.
La serata è realizzata con il patrocinio
dell’Ambasciata di Cuba e il Festival del Cinema Latino
Americano di Trieste
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
Lingue originali: Spagnolo, Inglese | Sottotitoli:
Italiano
Pagina web
www.thecubanwives.com
|
14 anni di
resistenza contro l’ingiustizia statunitense! |
12.10
- “Un guerriero può morire, ma non le sue idee”, il suo coraggio, la sua
integrità rivoluzionaria,
la
sua volontà di acciaio sono un esempio permanente per ogni comunista e
rivoluzionario, nel 45° anniversario dell’uccisione del Comandante ERNESTO CHE
GUEVARA in Bolivia, Il COMITATO ITALIANO GIUSTIZIA PER I 5 porta a Roma l’urlo
di rabbia e d’amore della campagna internazionale PER LA LIBERTA’ IMMEDIATA DEI
5.
Il
Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, insieme ai compagni dell’Associazione
Nuestra America e al Circolo Italia-Cuba di Roma "Julio Antonio Mella" sono
tornati a manifestare davanti alla sede dell’ONU a Roma, in piazza San Marco, a
poche centinaia di metri dall’Altare della Patria, per chiedere la liberazione
immediata dei 5 eroi cubani.
La
manifestazione fa parte della campagna internazionale per la liberazione dei
Cinque, che quest’anno cade nel 14° anno della loro detenzione illegale da parte
degli USA. Questa di Roma è una delle centinaia di iniziative che tra settembre
e ottobre hanno attraversato grandi e piccole città in tutto il mondo chiedendo
giustizia e libertà per Renè, Gerardo, Antonio, Ramon, Fernando e per rinnovare
la solidarietà con il popolo cubano.
Il 12 settembre
scorso le stesse associazioni della solidarietà internazionalista con Cuba
avevano manifestato davanti alla sede dell’ONU a Roma, dove hanno sede gli
uffici dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul
Crimine e la Giustizia
(UNICRI) ad essa collegato. In quell’occasione
una delegazione di
attivisti insieme ai vicepresidenti del Comitato Italiano Giustizia per i
Cinque, il professor Luciano Vasapollo e Franco Forconi, consegnò una lettera al
direttore del’UNICRI dottor Jonathan Lucas.
Nella lettera, oltre a denunciare l’ingiusta detenzione, il Comitato Italiano
Giustizia per i Cinque chiedeva un incontro con il direttore dell’UNICRI,
Jonathan Lucas, ricordando che tra i compiti istituzionali dell’Istituto c’è la
lotta al terrorismo e lo sviluppo di sistemi di giustizia penale giusti ed
efficienti, l’impegno al rispetto degli standard internazionali, lo sviluppo
dell'assistenza giudiziaria e la cooperazione internazionale.
Con questa manifestazione il Comitato Italiano giustizia per i cinque, i
compagni dell’Associazione Nuestra America e il Circolo Italia-Cuba di Roma
"Julio Antonio Mella",
hanno deciso di continuare la pressione nei confronti delle autorità
internazionali. La manifestazione è stata aperta dallo striscione che reclama la
liberazione dei Cinque, ed ha immediatamente attirato l’attenzione dei turisti e
dei cittadini romani a passeggio per il centro di Roma.
Parlando al megafono in un comizio improvvisato, mentre venivano distribuiti i
volantini, uno dei portavoce del Comitato ha dichiarato:
“Siamo venuti nuovamente a protestare davanti all’UNICRI affinché questo
istituto che ha tra le sue competenze la lotta al terrorismo e l’applicazione di
sistemi di giustizia penale equi e rispettosi della dignità umana, si interessi
al caso dei 5 agenti dell’antiterrorismo cubani arrestati per avere denunciato
alle autorità statunitensi la rete terrorista anticubana operante in Florida. L’UNICRI
non può rimanere in silenzio davanti a questo caso di ingiustizia
internazionale. Siamo di fronte ad un uso politico della giustizia da parte
degli USA, che colpendo i 5 agenti cubani intendono colpire il governo ed il
popolo cubano.
Siamo sicuri che se si fosse trattato di agenti italiani, tedeschi o di
qualsiasi altro paese questi non sarebbero oggi condannati a lunghe pene
detentive, anzi avrebbero la dovuta collaborazione nel bloccare i terroristi.
Gli agenti cubani non hanno sparato un colpo, né fatto alcuna violenza sul
territorio statunitense, anzi, una volta raccolte le informazioni, hanno
denunciato la rete terrorista alle autorità nordamericane. Il governo degli USA
impone invece ai paesi in cui sono presenti le basi USA l’impunità per i soldati
statunitensi; è il caso dei piloti che hanno fatto la strage sulla funivia del
Cermis o il caso dell’uccisione dell’agente italiano Calipari in Iraq.
Chiediamo che l’UNICRI e l’ONU si esprimano su questo ennesimo arbitrio nei
confronti di Cub; chiediamo che le istituzioni internazionali facciano luce sul
processo farsa e si impegnino affinché i 5 abbiano finalmente giustizia.
Gli amici di Cuba in tutto il mondo chiedono, insieme a milioni di cubani, che
Renè, Antonio, Fernando, Ramon e Gerardo siano liberati e possano tornare nella
loro patria e dalle loro famiglie”.
La
stessa richiesta trova eco nella dichiarazione finale dell’XI° Incontro
Internazionale delle Scienze Penali, ospitata a Cuba pochi giorni fa, che ha
visto la partecipazione di oltre duecento esperti di diritto provenienti da
tutto il mondo.
Il
documento finale di questa importante assise di giuristi ha evidenziato le
gravissime irregolarità commesse dal tribunale della Florida. Violazioni del
diritto che sono riscontrabili nel rifiuto di consegnare alla difesa le debite
informazioni ed ancora nella conduzione di un processo basato sull’assenza di
riscontri probatori a carico dei Cinque.
Il
documento, basandosi su riscontri oggettivi, denuncia il Governo statunitense
per avere ingaggiato dei giornalisti assegnando loro il compito di distorcere le
prove contro i Cinque.
Il
sit in di Roma manda un saluto al popolo di Cuba che con il suo impegno, la sua
lotta per l’emancipazione e per l’indipendenza, si scontra con l’arroganza di un
imperialismo che lo vorrebbe piegato e docile ai suoi interessi. Il popolo
cubano, il governo di Cuba, insieme ai governi dell’ALBA ed ai popoli di Bolivia
e Venezuela, stanno segnando una pagina importante nella lotta per
l’emancipazione e per una società che rifiuti lo sfruttamento dell’uomo
sull’uomo e si sviluppi in armonia con la natura.Cuba ha pagato e sta pagando un
prezzo altissimo; durante il sit è stata espressa solidarietà e vicinanza al
popolo cubano che si è raccolto sul Monte delle Bandiere, davanti all’Ufficio
d’Interesse degli Stati Uniti a L’Avana, il 6 ottobre, in ricordo delle vittime
del terrorismo, commemorando davanti ai mandanti yankee le 73 vittime del
criminale sabotaggio di un aereo della Cubana de Aviación avvenuto il 6 ottobre
del 1976.L’impunità, il sostegno e l’ospitalità che il governo USA concede ai
terroristi, insieme al blocco economico, ai costanti tentativi di ingerenza e
alla detenzione dei Cinque, sono la prova della guerra sporca condotta dalle
amministrazioni nord americane contro il popolo ed il governo di Cuba. Una
politica ostile che non è condivisa da molti intellettuali e dal popolo
statunitense. Lo dimostrano le continue infrazioni all’embargo da parte di
cittadini statunitensi, come le 23 carovane di solidarietà promosse dai Pastori
per la Pace che sono arrivate a Cuba nel luglio scorso, portando la solidarietà
innanzitutto politica da ogni angolo degli Stati Uniti.
A
queste voci si aggiunge quella dello scrittore statunitense di fama
internazionale Michael Parenti che ha accusato il governo di Barack Obama di
praticare una politica ostile nei confronti di Cuba e si è schierato per la
liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti.
Concludendo il sit in di Roma, nei loro interventi, i compagni del Comitato
Italiano Giustizia per i Cinque, dell’Associazione Nuestra America e del Circolo
Italia-Cuba di Roma "Julio Antonio Mella” hanno ricordato le parole di Antonio
Guerrero Rodríguez, quando evidenzia che colpendo i Cinque “si vuole colpire
l’esempio”.
La
difesa di Cuba, del suo diritto all’indipendenza, sono infatti patrimonio della
campagna internazionale che si è sviluppata per chiedere Libertà e Giustizia per
i Cinque.
Nel chiedere la liberazione immediata di Renè, Antonio, Gerardo, Ramon e
Fernando esigiamo di fronte alla comunità internazionale, davanti ai cui uffici
siamo venuti a manifestare, il rispetto per Cuba e pari dignità per i
popoli che perseguono la
loro strada per l’emancipazione e l’indipendenza nell’autodeterminazione.
Ai nostri
cinque fratelli prigionieri vogliamo testimoniare la nostra vicinanza, tutto il
nostro appoggio e la nostra continua mobilitazione attraverso un pensiero dell’
Eroico Guerrigliero Ernesto Che Guevara, “vale la pena di lottare per le cose
senza le quali non vale la pena di vivere”, Libertà e giustizia per i cinque.
Comitato Italiano Giustizia
per i Cinque
Associazione e rivista Nuestra
America
Circolo Italia-Cuba di Roma
"Antonio Mella”
|
Io con i Cinque,
e tu? |
05.10
- Non si ferma la campagna del Circolo di
Roma dell'Associazione Nazionale di Amicizia
Italia-Cuba.
Si unisce per chiedere la
liberazione dei Cinque antiterroristi cubani
detenuti da 14 anni nelle prigioni degli
Stati Uniti, Adelmo Cervi.
Adelmo è figlio di Aldo, uno
dei sette fratelli Cervi.
I fratelli Cervi: Gelindo,
nato nel 1901; Antenore, nel 1906; Aldo, nel
1909; Ferdinando, nel 1911; Agostino, nel
1916; Ovidio, nel 1918; Ettore, nel 1921,
erano i sette figli di Alcide Cervi e di
Genoveffa Cocconi ed appartenevano ad una
famiglia contadina di sentimenti
antifascisti.
Dotati di forti convincimenti
democratici, presero attivamente parte alla
Resistenza e presi prigionieri, furono
fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943
nel poligono di tiro di Reggio Emilia.
La loro storia è stata
raccontata, fra gli altri, dal padre Alcide
Cervi.
|
Comitato Italiano Giustizia per i Cinque. Giornata internazionale di azione |
05.10 -
Il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque ha partecipato al
corteo indetto dall’USB nell'ambito della 'Giornata internazionale di azione'
promossa dalla FSM per rivendicare il diritto all’alimentazione, all’acqua, alla
salute, all’istruzione e all’abitare.
Una giornata
di lotta per rivendicare il diritto all’alimentazione, all’acqua, alla salute,
all’istruzione e all’abitare, contro il saccheggio perpetrato dalle
multinazionali e la barbarie capitalista che affama e riduce in miseria il
pianeta; Il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque-CIGx5 ha aderito e
partecipato il 3 ottobre 2012 al corteo indetto dall’USB-UNIONE SINDACALE DI
BASE che si è svolto a Roma nell’ambito della “Giornata internazionale di
azione” promossa dalla Federazione Sindacale Mondiale-FSM.
Una giornata
nella quale si sono unite le lotte dei sindacati appartenenti alla FSM in
moltissime città del mondo, e che ha visto a Roma le manifestazioni centrali con
un convegno internazionale la mattina presso palazzo Valentini e il pomeriggio
una molto partecipata manifestazione dal Colosseo finita con un sit-in e comizio
d’avanti la Fao organizzata dalla USB , con anche la partecipazione di centinaia
di compagni di delegazioni estere di sindacati appartenenti alla FSM come i
greci del Pame-Fronte militante di tutti i lavoratori, il sindacato basco
LAB-Commissioni Operaie Patriottiche, e di tanti altri sindacati provenienti da
Cuba, Cipro, Senegal, Francia, Polonia, Serbia, Egitto, Paesi Baschi e Tunisia.
I due
Vicepresidenti Forconi e Vasapollo del CIGx5, insieme a molti compagni
dell’associazione e rivista Nuestra America e del circolo A. Mella
dell’Associazione Italia–Cuba, hanno sfilato con lo striscione “LIBERATELI” dal
Colosseo fino alla sede della FAO, in viale delle Terme di Caracalla, dove si
terrà dal 15 al 20 ottobre la 39° Sessione del Comitato sulla Sicurezza
Alimentare nel Mondo.
Al corteo
hanno partecipato tanti compagni della USB, t con tanti lavoratori e disoccupati
e più di 300 sindacalisti provenienti da varie parti del mondo: una importante
manifestazione contro le politiche di massacro sociale imposte dall’UE, dalla
BCE e dal FMI, contro la globalizzazione neoliberista, responsabile di affamare
e ridurre in miseria le popolazioni e di provocare i disastri ambientali del
pianeta.
Il corteo
partecipato e significativo per la sua connotazione internazionale ha
attraversato strade del centro storico della città fino alla sede della FAO,
dove era stato allestito un palco da cui sono intervenuti gli ospiti
internazionali e le realtà italiane di lotta sui temi al centro della giornata
internazionale. Ancora una volta in piazza tra migliaia di lavoratori, il CIGX5
ha reclamato la libertà per i Cinque agenti cubani dell’antiterrorismo, che
scontano ormai da 14 anni le durissime condanne inflitte dall’imperialismo degli
Stati Uniti, e ha sollecitato l’intervento di Barack Obama per concedere
l’indulto ai fratelli cubani colpevoli soltanto di aver difeso i diritti
dell’umanità a vivere liberi, combattendo quotidianamente per tali nobili fini
contro il terrorismo di Stato.
Il compagno
cubano Blas Berriel Pena, Segretario della UISTAACT- Unione Sindacale
Internazionale Agro Alimentare di Cuba, ha concluso il suo discorso dal palco,
rivolgendo un caloroso saluto ai compagni del Comitato Italiano Giustizia per i
Cinque per il loro appoggio alla causa dei cinque fratelli cubani e ricordando
la loro eroica resistenza e il sostegno di milioni di cubani che attendono il
loro ritorno in patria, tra gli applausi della folla dei tantissimi lavoratori
dei diversi sindacati internazionali della FSM presenti e con un coro di
ripetuti “Cuba si, Yanqui no”.
È stata,
quindi, una grande giornata di lotta per sostenere la battaglia contro la
privazione dei diritti basilari dell’umanità e il diritto fondamentale a vivere
liberi, scegliendo percorsi politici e sociali autodeterminati dai popoli, come
hanno scelto di vivere e combattere i nostri 5 fratelli cubani.
Libertà per
i Cinque eroi cubani!
Comitato Italiano Giustizia
per i Cinque.
Associazione e rivista Nuestra
America.
Circolo A. Mella
dell’Associazione Italia–Cuba.
|
Solidarietà con i Cinque cubani a Roma |
17.09
- I militanti del circolo di Roma dell'Associazione Nazionale di Amicizia
Italia-Cuba, nell'ambito
della campagna internazionale per la liberazione dei 5 antiterroristi cubani
detenuti negli Stati Uniti, hanno attaccato due grandi manifesti nel ponte di
una delle strade consolari più importanti della capitale italiana.
Nei due lunghi manifesti si ripete il logo internazionale dei Cinque.
Il
circolo di Roma continuerà nella campagna internazionale iniziata il 12
settembre scorso e che in Italia terminerà il 27 ottobre 2012 con la
Manifestazione Nazionale in Solidarietà con Cuba a MILANO, contro tutte le
guerre,contro tutti i terrorismi e in memoria di Giovanni Ardizzone, contro il
Blocco USA e per la libertà dei Cinque cubani prigionieri nelle carceri
statunitensi.
L'Ambasciatrice di Cuba in Italia, Carina Soto, ha partecipato, nell'ambito
della Festa del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), nel quartiere Labaro, a
nord della città di Roma , ad un dibattito sul caso dei Cinque antiterroristi
cubani incarcerati negli Stati Uniti e sulla lotta del popolo cubano contro il
blocco degli Stati Uniti che da 50 anni colpisce l'Isola.
Invitato d'onore, insieme alla diplomatica cubana, il Primo Segretario
dell'Ambasciata Bolivariana del Venezuela, Alfredo Viloria, che ha illustrato,
al numeroso pubblico, le conquiste della presidenza Chavez, dopo 13 anni di
governo bolivariano.
Diverse le domande del numeroso pubblico presente.
Hanno assistito all'incontro membri locali del PdCI, militanti del Circolo di
Roma dell'Ass.ne Naz.le di Amicizia Italia-Cuba e rappresentanti di
organizzazioni sociali latinoamericane e dirigenti delle strutture di base del
partito.
|
Libertà per i Cinque cubani detenuti negli Stati Uniti |
05.09
- In occasione della giornata internazionale del 5 di settembre dedicata ai
Cinque antiterroristi cubani, detenuti ingiustamente da 14 anni nelle prigioni
degli Stati Uniti, il circolo di Roma inaugura il 5° anno della campagna “Io con
i Cinque e tu?”
con l'adesione della nota Astrofisica italiana di livello mondiale, Margherita
Hack.
Sono le 45 personalità nazionali e internazionali della cultura, dello sport,
della chiesa, della musica, del cinema e della politica che si sono uniti alla
campagna lanciata nel 2007 dal Circolo di Roma dell'Associazione Nazionale di
Amicizia Italia-Cuba.
Andrea Mingardi,
cantautore
Cristiano Lucarelli,
calciatore
Gianni Vattimo,
filosofo
Jonis Bascir,
attore
Franca Rame,
attrice
Fausto Sorini,
politico
Umberto Guidoni,astronauta
Fosco Giannini,
politico,
Don Vitaliano Della Sala,
sacerdote
Salim Lamrani,
scrittore e giornalista francese,
Milva,cantante
e artista
Ilaria Drago,scrittrice
e attrice
Don Andrea Gallo,
sacerdote
Bianca Pitzorno,
scrittrice
Hernando Calvo Ospina,giornalista
e scrittore colombiano
Moni Ovadia,
attore
Red Ronnie,
giornalista
David Riondino,
attore
Ascanio Celestini,attore
e scrittore
Giulietto Chiesa,giornalista
Vauro,vignettista
Daniele Masala,campione
olimpico
Marco Baldini,
conduttore radio-televisivo
Dario Fo,
Premio Nobel per la letteratura
Andrea Rivera,
comico
Marco Rizzo:
politico
Vittorio Agnoletto,
giornalista
Teresa De Sio,
cantante
Armando Cossutta,
membro dell'ANPI e politico
Pascual Serrano,
scrittore e giornalista spagnolo
Ramon Chao,
scrittore e giornalista spagnolo
Alessandro Benvenuti, Attore e regista
Massimo Zucchetti, Professore ordinario Politecnico di Torino
Paolo Collier, Allenatore e Scrittore
Giorgio Simonelli, Professore Associato Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano.
Daniele Sepe: musicista
Oliviero Diliberto: politico
Leo Gullotta: attore
Giuliano Montaldo: regista
Ulderico Pesce: attore
Teho Teardo: Compositore e musicista
Ken Loach: regista
Luca Barbarossa: cantautore
Darwin Pastorin: giornalista
|
Il 5 per i Cinque |
04.05
- Continua la campagna per la liberazione dei cinque patrioti cubani, promossa
dai circoli della
Lombardia dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba nel quadro della
campagna internazionale "Il cinque per i cinque".
Ogni cinque del mese iniziative per ricordare e denunciare il caso dei cinque
cubani ingiustamente incarcerati negli USA per aver combattuto il terrorismo che
minaccia il loro paese.
Il
prossimo cinque maggio nella regione Lombardia si terranno iniziative a Como,
Cremona, Milano e Vigevano.
In
mattinata una manifestazione in bicicletta per le vie della città di Milano.
A
Cremona, nel pomeriggio, un concerto dedicato ai Cinque nei giardini pubblici
della città e alla sera, a Como, la proiezione del film documentario "Il vero
terrorista si alzi in piedi, per favore" del regista statunitense Saul Landau.
A
Como, Cremona, Mantova e Vigevano vengono affissi nelle vie della città grandi
manifesti sei metri per tre che denunciano il caso dei Cinque e ne chiedono la
liberazione.
Sergio Nessi
Coordinatore
regionale Lombardia.
Associazione
Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
|
Per
la libertà dei 5 cubani e contro l’imperialismo |
24.04
- Nuestra
America e Radio Città Aperta insieme: Liberateli subito!
L’iniziativa in appoggio alle giornate di mobilitazione promosse a Washington
dal 17 al 21 aprile dal Comitato Internazionale per la Libertà dei 5 Cubani.
Nell’ambito della Campagna internazionale per la libertà dei 5 cubani detenuti
da 14 anni ingiustamente nelle carceri statunitensi, e in continuità con le
tante iniziative messe in campo dall’Associazione e Rivista NUESTRA AMERICA, in
collaborazione con il Comitato Italiano Giustizia per i 5, Radio Città Aperta ha
ospitato nei suoi studi, nei giorni 20 e 21 aprile,due tavole rotonde sul caso
dei 5 rivoluzionari cubani, per ripercorrere la loro vicenda e le tappe della
mobilitazione per la loro liberazione.
Parallelamente alla manifestazione a Washington davanti alla Casa Bianca,
indetta dal Comitato Internazionale Libertà per i Cinque Cubani, nell’ambito di
una 5 giorni di mobilitazione, dai microfoni di Radio Città Aperta sono
intervenuti il Prof. Luciano Vasapollo, Direttore di Nuestra America e
vice-presidente del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, due professori
cubani dell’università di Pinar del Rio e membri del Partito Comunista Cubano,
Laydì Leon e Elio Govea, e due esponenti, Massimiliano Piccolo e Roberto
Battiglia, della Rete dei Comunisti, organizzazione che da anni si fa promotrice
delle iniziative di solidarietà internazionalista con la rivoluzione socialista
cubana e di lotta al fianco dei 5 e contro l’imperialismo.
Nel lungo spazio dedicato alla Campagna, si è sottolineato come il caso dei 5
cubani sia al centro di una mobilitazione di solidarietà umana e di giustizia,
ma prima di tutto di sostegno politico alla Rivoluzione cubana e per la libertà
di tutti i prigionieri dell’imperialismo; ciò si è reso evidente nella Giornata
Internazionale per la liberazione dei prigionieri che il 17 aprile ha portato
davanti al Colosseo centinaia di persone e di bandiere cubane, palestinesi,
basche e curde.
Questo lo spirito con cui Nuestra America e Radio Città Aperta hanno voluto
dedicare tanto spazio al caso dei 5, anche con collegamenti in diretta dal cuore
dell’imperialismo USA, quella Casa Bianca da cui, in continuità con la
precedente amministrazione di Bush, il presidente Obama ha proseguito sul
terreno del blocco, come su quello dell’occupazione dell’Iraq, dell’Afghanistan,
della destabilizzazione della Siria o delle minacce all’Iran.
Un
filo che collega la logica di attacco alla Rivoluzione cubana e alla resistenza
dei popoli contro l’imperialismo, e che ha messo in campo però anche una
mobilitazione internazionale come quella descritta da Alicia Jrapko ,
coordinatrice del Comitato Internazionale per i 5 in USA, e Kenia
Serrano,Presidente dell’ICAP (Istituto Cubano Amicizia tra i Popoli), che in
collegamento rispettivamente da Washington e dall’Avana, dai microfoni di Radio
Città Aperta hanno ribadito l’intenzione di portare avanti in maniera sempre più
ampia e determinata l’importante battaglia al fianco dei 5 finché i fratelli
cubani non torneranno nella loro patria e dalle loro famiglie.
In
occasione della Festa della Liberazione, il prossimo 25 aprile, Radio Città
Aperta- 88,9 fm, a partire dalle ore 10,30 trasmetterà l’intera tavola rotonda.
Liberi Subito!!!!
Le
iniziative promosse da Nuestra America e dal Comitato Italiano Giustizia per i 5
(che da oltre un anno stanno ponendo il caso umano dei 5 anche presso le
comunità cattoliche di base e le parrocchie, con grande successo sul piano della
sensibilizzazione) e dalla Rete dei Comunisti con il sostegno attivo di Radio
Città Aperta, si pongono entro questo terreno di lotta internazionale e
internazionalista contro l’arroganza dell’imperialismo e in nome del sostegno
alla Rivoluzione cubana e per la libertà dei popoli dalla logica del profitto e
del modo di produzione capitalistico.
Nuestra America e Radio Città
Aperta
|
5 fiori per i
Cinque |
24.04 -
Mercoledì 18 aprile 2012, presso la Parrocchia San Luca
Evangelista a Varcaturo (Giugliano Campano), si è svolta una molto partecipata,
intensa e calorosa iniziativa di sensibilizzazione sul caso dei 5 agenti cubani
prigionieri nelle carceri degli Stati Uniti. Iniziativa in appoggio alle
giornate di mobilitazione promosse a Washington dal 17 al 21 aprile dal Comitato
Internazionale per la Libertà dei 5 Cubani.
Don Carlo Villano, aprendo il secondo incontro su tale tema nella Parrocchia di
Varcaturo (il primo, altrettanto partecipato, si è tenuto nell’aprile dello
scorso anno), ha ringraziato il Prof. Vasapollo, Direttore della Rivista Nuestra
America e Vicepresidente del Comitato Italiano Giustizia per i 5, per aver fatto
conoscere un caso oscurato di soppressione dei diritti individuali,
inaccettabile per i valori cristiani.
All’incontro era presente Padre Antonio Tarzia, Direttore della rivista “Jesus”,
da poco rientrato da Cuba dove, insieme al Prof. Luciano Vasapollo, ha seguito
la visita del Pontefice Benedetto XVI. L’iniziativa organizzata in appoggio alle
giornate di mobilitazione promosse a Washington dal 17 al 21 aprile 2012 dal
Comitato Internazionale per la Libertà dei 5, ha visto la presenza di oltre
settanta parrocchiani che, oltre a seguire con grande interesse tutta la
discussione, hanno fatto domande, interventi ed espresso la volontà di farsi
parte attiva per ottenere la liberazione dei 5 cubani e porre fine a una
situazione di insopportabile ingiustizia.
Padre Tarzia nel suo intervento, che ha più volte definito una testimonianza di
“verità” sulla realtà di Cuba, ha raccontato di segni certi ed evidenti di
ulteriori significative conferme al pieno rispetto delle religioni, in uno Stato
aconfessionale con una avanzatissima Costituzione laica, e rivoluzionaria. Ha
parlato di come la Chiesa cattolica al pari delle altre confessioni e religioni
monoteiste, è libera e rispettata, e ha voluto sottolineare la viva
partecipazione di centinaia di migliaia di credenti, e non, agli incontri col
Pontefice, iniziati con il saluto di benvenuto pronunciato all’aeroporto di
Santiago dal Presidente Raul Castro Ruz: ´´Cuba la riceve con affetto e con
rispetto e si sente onorata della sua presenza´´.
Ha
inoltre riferito degli incontri avuti insieme al Prof. Vasapollo con alti membri
del Comitato Centrale del Partito Comunista, vari Ministri e Viceministri del
governo cubano e dell’emozionante incontro con i familiari dei 5. Entrambi erano
ospiti invitati ufficialmente dal Ministero della Cultura e dell’ICAP.
In
tutti questi colloqui ,che Padre Tarzia ha descritto anche in un articolo uscito
recentemente su Famiglia Cristiana e in altri che usciranno nei prossimi giorni
sulle riviste paoline Vivere e Jesus, si afferma, tra l’altro, ´´abbiamo
riscontrato i significativi progressi che Cuba sta compiendo nei campi sociale,
economico e delle riforme´´, senza dimenticare i frutti all’insegna della
solidarietà che sta portando l’alleanza economica, commerciale finanziaria e
culturale messa in campo con la costituzione e il continuo rafforzamento
dell’ALBA (Alleanza bolivariana dei popoli di Nuestra America).
Su
questi temi ha parlato nel suo intervento anche il Prof. Vasapollo, fornendo
spiegazioni ed esempi concreti del funzionamento della solidarietà
socio-economica, della cooperazione e dell’interscambio anche culturale tra i
paesi dell’ALBA, suscitando un forte e partecipato interesse ed approvazione tra
i presenti sulla possibilità concreta di costruire rapporti anche
socio-economici basati sull’equità e le motivazioni sociali piuttosto che sul
profitto e il consumismo.
Il
Direttore della rivista Nuestra America, Vasapollo, ha ripercorso tutti gli
aspetti della vicenda dei 5 cubani, ribadendo l’apporto fondamentale per una sua
soluzione, che può venire dal mondo cattolico. Ha sottolineato l’importanza
della posizione chiara e determinata espressa dalla Chiesa perché cessi l’odioso
blocco economico che gli Stati Uniti impongono a Cuba da oltre cinquanta anni ;
infine ha annunciato che il lavoro intrapreso insieme a Padre Tarzia proseguirà
nelle prossime settimane con un ricco
calendario di iniziative politiche culturali che coinvolgano settori sempre più
ampi della società, continuando la sensibilizzazione anche nelle parrocchie.
A
valorizzare ulteriormente la bella serata nella parrocchia di Giugliano è stata
l’esposizione di cinque stupende opere pittoriche floreali, realizzate da
Luciano Fabbrizio, dedicate ai cinque cubani detenuti e alle loro famiglie. La
mostra sarà esposta anche il prossimo 11 di maggio in una sala della Provincia
di Roma, dove i due intellettuali daranno vita ad un altro incontro per chiedere
giustizia per i 5 e continuare a raccontare semplicemente le “verità” su Cuba,
un paese che merita attenzione con gran rispetto per il suo processo di
autodeterminazione.
ASSOC. E RIVISTA NUESTRA AMERICA, in collaborazione con il Comitato Italiano
Giustizia per i 5
|
Con Cuba
socialista e rivoluzionaria, con la Palestina nel cuore |
18.04
-Per la libertà dei cinque patrioti cubani, per la liberazione dei prigionieri
politici palestinesi
Con Cuba socialista e rivoluzionaria, con la Palestina nel cuore, per la libertà
dei cinque patrioti cubani, per la liberazione dei prigionieri politici
palestinesi. Iniziativa in appoggio alle giornate di mobilitazione promosse a
Washington dal 17 al 21 aprile dal Comitato Internazionale per la Libertà dei 5
Cubani.
Nel pomeriggio di martedì 17 aprile di fronte agli archi del Colosseo, nelcentro
storico di Roma, oltre trecento manifestanti si sono dati appuntamento per la
giornata internazionale del prigioniero politico. La manifestazione ha visto la
partecipazione dell’Unione Sindacale di Base che con Federazione Sindacale
Mondiale (FSM-WFTU) sono stati fra i promotori, dando un attivo e concreto
sostegno a questa importante giornata di mobilitazione e di informazione per
l’immediata liberazione di tutti i partigiani della libertà che si battono per
la giustizia contro l’oppressione imperialista e capitalista, pagando col
carcere duro e in molti casi con la tortura la loro coerenza nella lotta e il
loro coraggio.
Due grandi bandiere di Cuba e della Palestina , con lo striscione LIBERATELI!
del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque ,hanno fatto da sfondo alla
manifestazione, insieme alle tante bandiere curde, palestinesi, cubane , basche,
del sindacato USB e della FSM.
Le
associazioni italiane di solidarietà internazionalista come Nuestra America, il
Comitato Italiano Giustizia per i Cinque , il Forum Palestina, la Comunità
Palestinese di Roma , insieme ai tanti compagni dell’Unione Sindacale di Base,
aderente alla Federazione Sindacale Mondiale ,e altre, hanno portato la giornata
di solidarietà internazionale di solidarietà i prigionieri politici nel cuore di
Roma. Alla manifestazione si è unita una folta delegazione curda in
rappresentanza di dei loro connazionali che in questi giorni sono in sciopero
della fame per reclamare la liberazione di Ocalan.
I
numerosi turisti ed i romani che si trovano o a passare nel suggestivo centro di
Roma si sono fermati ad ascoltare la denuncia della vergognosa prigionia a cui
sono sottoposti nelle carceri statunitensi i cinque patrioti cubani. I volti di
René González, Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando
González, erano affiancati in una mostra ai prigionieri palestinesi.
Il
caso dei 5 infatti è giustamente sentito come un simbolo della lotta contro
l’imperialismo, allo stesso modo delle migliaia di palestinesi ingiustamente
detenuti nelle carceri di Israele.
TANTI POPOLI UNA LOTTA , abbiamo scritto nei nostri comunicati; ; è lo stesso
blocco di interessi economici e politici dell’imperialismo che, in forme diverse
da paese a paese, impone il suo feroce dominio a danno dei popoli.
La
lotta di Cuba socialista e rivoluzionaria non è separata dalla lotta del popolo
palestinese, non è diversa e non può essere separata dalla lotta di quanti in
tutto il mondo si battono per il progresso sociale, la democrazia partecipativa,
l’indipendenza e l’autodeterminazione del proprio popolo, in Latino America, in
Africa ma anche in Europa.
Libertà per i Cinque patrioti cubani!!; Viva la rivoluzione socialista
cubana!
Viva la marcia nel Socialismo nel XXI secolo del continente
Rebelde!
Libertà per prigionieri politici palestinesi
Vita terra e libertà per il
Popolo palestinese!
Viva la lotta dei popoli contro l’imperialismo statunitense ed europeo !
Nuestra America, Forum Palestina, Comitato Italiano Giustizia per i 5, Comitato
con la Palestina nel cuore, Circolo Italia-Cuba di Roma “Julio Antonio Mella”,
Radio Città Aperta
|
17
aprile: Giornata Internazionale del Prigioniero politico |
17.04
- Libertà per i prigionieri palestinesi, per i Cinque patrioti cubani, per i
sindacalisti baschi. Dalle ore 17,30 sit-in in Piazza del Colosseo a Roma
Raccogliendo un appello della società civile palestinese il Sindacato mondiale
WFTU e la USB in Italia hanno aderito alla giornata internazionale di
mobilitazione e solidarietà con i prigionieri politici palestinesi del 17
Aprile.
Come associazioni firmatarie di questo appello intendiamo aderire all’iniziativa
di lotta e sensibilizzazione per la liberazione di tutti i partigiani della
libertà reclusi ingiustamente.
Per questo insieme alla libertà dei detenuti palestinesi rilanciamo la lotta per
la liberazione dei 5 combattenti cubani reclusi da 14 anni nelle carceri
nord-americane che rappresentano la volontà incrollabile dell’intero popolo
cubano nel difendere la propria dignità e autodeterminazione contro le ingerenze
e le sopraffazioni dell’imperialismo.
Il
caso dei 5 è divenuto un simbolo a livello mondiale della lotta contro
l’ingiustizia e per questo vogliamo unirlo alla causa degli oltre 4700 detenuti
palestinesi nelle carceri di Israele, dei sindacalisti baschi rinchiusi nelle
carceri spagnole con accuse prive di ogni fondamento e di tutti i partigiani
della libertà, uomini, donne anche giovanissimi che si battono per la giustizia
e la libertà dall’oppressione imperialista, pagando col carcere duro e in molti
casi con la tortura la loro coerenza e il loro coraggio.
E’
questo l’esempio dei due dirigenti palestinesi Marwan Barghouti e Ahmed Saadat
che proprio in questi giorni dal carcere hanno richiamato il popolo palestinese
alla lotta contro l’occupazione sionista che continua a invadere illegalmente la
Palestina.
La
lotta del popolo palestinese non è diversa né è separata dalla lotta per la
libertà e l‘indipendenza dei popoli oppressi e minacciati dall’imperialismo.
Il
17 aprile è per noi la giornata degli uomini liberi che pagano con una ingiusta
detenzione il loro impegno a fianco del proprio popolo. La battaglia per
l’indipendenza e per la giustizia sociale da sempre ha avvicinato i popoli in
lotta contro l’imperialismo. Il mondo sta pagando i costi di una crisi economica
generata da un modello politico ed economico ingiusto che priva i popoli dei
diritti più elementari e li sottopone alla costante minaccia di guerra.
In
Medio Oriente come in Europa e in America Latina i popoli sono chiamati a
resistere.
Il
17 aprile saremo in piazza per chiedere la liberazione dei prigionieri
dell’imperialismo.
Porta una bandiera palestinese, cubana, una Ikurrina basca e partecipa al
sit-in.
Libertà ed autodeterminazione per i popoli oppressi.
Forum Palestina, Palestinian Prisoners’ Society - Italia, Nuestra America,
Comitato Italiano Giustizia per i 5, Comitato con la Palestina nel cuore, Radio
Città Aperta, Circolo Italia-Cuba di Roma “Julio Antonio Mella”
|
Presidio per René |
06.03
- Il Circolo di Genova dell' “Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba”,
ha organizzato
domenica 4 Marzo una presidio presso il busto dedicato a José Martí in piazza
Corvetto per chiedere al Presidente degli Stati Uniti che permetta a René
González di rientrare a Cuba per visitare il fratello gravemente malato.
René è uno dei cinque cubani arrestati ingiustamente negli USA per aver indagato
sulle attività terroristica dei gruppi anticastristi legati alla mafia
cubano-americana di Miami ed è anche l'unico ad aver scontato la sua pena di 13
anni in carcere ma che nonostante ciò è stato condannato a rimanere agli arresti
domiciliari per altri tre anni.
Il
fratello Roberto, importante membro del collegio di difesa dei cinque cubani, è
ricoverato attualmente in un ospedale de La Habana.
L'avvocato di René, Phil Horowitz ha presentato una “mozione di emergenza” per
chiedere il permesso a René di tornare a Cuba per due settimane a visitare il
fratello.
Per dare forza a questa richiesta abbiamo deciso di sostenere la campagna
“Letter to president Barack Obama” in cui si chiede al Presidente Obama di dare
il permesso a René di andare per due settimane dal fratello gravemente malato a
Cuba.
La
mozione è possibile firmarla via internet all'indirizzo:
http://www.freethefive.org/obamarenepetition.htm
|
La solidarietà
per i Cinque riscalda la gelida notte romana
L’ambasciatrice di Cuba, Milagros Carina Soto Aguero ha partecipato
all’incontro |
10.02
- In occasione del mensile appuntamento per la Campagna
Internazionale 2012 “Il 5 per i 5”, il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque,
con la collaborazione dell’Associazione e Rivista Nuestra America, del circolo
di Italia-Cuba A. Mella e di Radio Città Aperta, ha organizzato presso la Casa
della Pace la bella e partecipatissima serata “Cultura è Libertà”, un’
iniziativa d’informazione, di lotta e di cultura, alla quale ha aderito numeroso
il popolo della solidarietà con Cuba.
Davanti al lungo striscione “LIBERATELI!” con le foto di Gerardo
Hernández,
Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René
González, i due
vice presidenti del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque,
Luciano Vasapollo e Franco Forconi hanno aperto la serata presentando
l’iniziativa e gli artisti al folto pubblico presente.
Infatti, nonostante la serata gelida, la Casa della Pace era
affollatissima, con la significativa partecipazione di due bravissimi artisti
che con le proprie opere hanno voluto dare testimonianza del loro sostegno
solidale ai Cinque.
Le sale della Casa della Pace erano adornate dalla mostra di
pittura "Omaggio floreale ai Cinque", una personale molto ammirata dai presenti,
di Luciano Fabbrizio che l’ha voluta dedicare a loro proprio in quanto arte
iperrealista, simbolo della verità che purtroppo manca nell’informazione che
ignora la realtà dei Cinque.
Un altro omaggio ai Cinque l’ha voluto dedicare la poetessa
Donatella Calì con la sua raccolta di poesie "Le maschere perse ", anche lei
colpita dalle sofferenze ingiustamente inflitte ormai da 13 anni ai Cinque dal
sistema giudiziario statunitense e proprio per questo pronta a darne
testimonianza, con suoi versi molto apprezzati recitati magistralmente e
applauditi fino a tarda sera dai presenti.
Tra una lettura di poesia e l’altra, è stato presentato il libro
“L’economia cubana non è una scienza triste” a cura di Luciano Vasapollo ,che
aiuta a comprendere le reali problematiche che Cuba ha affrontato nel VI
Congresso del P.C.C., perché analizza un po’ tutte le questioni della
pianificazione socio-economia cubana.
C’è stata poi la presentazione dell’ultimo numero della rivista
Nuestra America, anch’esso dedicato ai Cinque con in copertina una bellissima
foto delle bambine della Scuola Nazionale di Danza che dedicano i loro disegni
ai Cinque, e all’interno un inserto speciale “LIBERI SUBITO” che analizza la
campagna del 2011 “il 5 per i 5”, che quest’anno ha anche visto con successo la
partecipazione delle comunità di base cristiane e molte parrocchie cattoliche in
varie città di Italia, fino all’udienza papale con Padre Antonio Tarzia e
Luciano Vasapollo durante la quale è stato consegnato a Papa Benedetto XVI del
materiale informativo sui Cinque e una lettera con la rispettosa richiesta di
una preghiera di Sua Santità per porre fine alla sofferenza dei 5 fratelli
cubani e dei loro familiari.
Alcune pareti della Casa della Pace ospitavano la Mostra
fotografica “Los 5 por la calle” di Yailín Alfaro Guillen, disegnatrice e
fotografa cubana: 6 tabelloni che mostrano con coloratissime fotografie come le
immagini dei Cinque siano ormai parte integrante della vita dell’intera società
cubana,infatti le troviamo nei negozi, nelle scuole ed università, gigantesche
nei cartelloni lungo le strade statali o nelle strade di città; stupende le foto
che ritraggono i bambini della Scuola Nazionale di Danza che preparano disegni e
collage con le foto dei Cinque e in tutti ritorna la parola“Volveran!”;
colpiscono le foto delle scritte che reclamano l’immediata libertà dei 5 fatte a
mano che tappezzano muretti, pareti di case o pali della luce a testimonianza
della fiducia incrollabile del popolo cubano nel ritorno dei 5 fratelli;così
come le ammiriamo nelle grandi manifestazioni di massa che ne reclamano la
libertà a Cuba così come ma anche in Italia nelle manifestazioni organizzate dal
Comitato Italiano Giustizia per i Cinque sempre aperte dallo striscione
“LIBERATELI”.
“Fratelli forti che resistono e che sanno che torneranno” sono le
parole del bellissimo ed emozionante discorso di Milagros Carina Soto Aguero
Ambasciatrice di Cuba in Italia, che hanno riscaldato il cuore di tutti i
presenti. L’Ambasciatrice ha poi ricordato che i Cinque amano e si dedicano alle
arti della pittura e della scrittura e come senz’altro avrebbero apprezzato il
taglio culturale e festoso dato all’iniziativa.
Ringraziamo l’Ambasciatrice per la partecipata presenza sua e
della numerosissima delegazione dell’Ambasciata Cubana presente all’iniziativa.
Come non segnalare, inoltre, l’ottima selezione di musica cubana,
mandata in onda dalla simpatica e agguerrita Tatiana Fabbrizio dj di Radio Città
Aperta, che ha rallegrato con le sue note la cena che si è svolta subito dopo
con un piatto tipico polenta e salsicce e buon vino rosso.
Continueremo sempre a lottare al fianco della rivoluzione
socialista cubana e con una sempre più tenace solidarietà politica affinchè al
più presto i nostri 5 fratelli tornino a casa e possano passare una splendida
serata come questa riuscitissima iniziativa di cultura del popolo e per il
popolo insieme ai loro cari e a noi tutti, perché come diceva il grande poeta
rivoluzionario cubano , è indispensabile ”ESSERE COLTI PER ESSERE LIBERI!”
Comitato Italiano Giustizia per i Cinque, con la collaborazione
dell’Associazione e Rivista NUESTRA AMERICA, del circolo di Italia-Cuba A. MELLA
e di Radio Città Aperta
|
Al
via in Lombardia la campagna "Il Cinque per i Cinque" |
I
circoli della Lombardia dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia - Cuba si
uniscono, a partire da
domenica 5 febbraio, alla campagna internazionale "Il cinque per i cinque", con
la quale in tutto il mondo, ogni cinque del mese, si chiede la liberazione dei
cinque cubani detenuti negli USA da anni con l'unica colpa di aver difeso il
proprio paese dal terrorismo.
Sono programmate 16 iniziative in diverse città della regione, a partire dal
prossimo 5 febbraio, a Bergamo con un concerto e a Pavia con la proiezione di un
documentario; e sulle strade di Bergamo e di Pavia sono già apparsi i primi
cartelloni di sei metri per tre che denunciano l'ingiustizia subita dai cinque
cubani. info:
www.lombardiacuba.it
http://ilcinquepericinque.blogspot.com
|
Volantinaggio |
01.02 - Il Circolo di Roma dell'Associazione
Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, in occasione della campagna internazionale
dedicata alla liberazione dei Cinque cittadini cubani detenuti ingiustamente da
13 anni nei penitenziari degli Stati Uniti, intende sensibilizzare la
cittadinanza romana e le migliaia di turisti che visitano la nostra città con un
volantinaggio che avrà luogo a Piazza del Popolo a Roma, sabato 4 febbraio 2012
a partire da mezzogiorno.
Il silenzio dei mass media su questa notizia e' una VERGOGNA, UNA ULTERIORE
INGIUSTIZIA che si commette contro chi ha cercato di smascherare il terrorismo,
organizzato e finanziato dalla mafia cubano-americana di Miami.
Ci chiediamo perchè i grandi mezzi di informazione del nostro paese si ostinano
a negare l'esistenza del caso e le poche volte che ne parlano, occultano le
ragioni per le quali i Cinque antiterroristi cubani sono oggetto di una
colossale ingiustizia da più di 13 anni.
Sui Cinque antiterroristi cubani ricade anche una pena addizionale che dovrebbe
farci vergognare. E' LA PENA DEL SILENZIO.
Nel mondo e in Italia sono molte le personalità che si sono unite alla campagna
per chiedere al Presidente degli Stati Uniti, Barak Obama la libertà per Gerardo
Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González.
Tra i tanti firmatari ci preme ricordare: Danny Glover, Andrea Mingardi, Marco
Rizzo, Cristiano Lucarelli, Gianni Vattimo ,Jonis Bascir, Franca Rame, Fausto
Sorini, Umberto Guidoni, Fosco Giannini, Don Vitaliano Della Sala, Salim Lamrani,
Milva, Ilaria Drago, Don Andrea Gallo, Bianca Pitzorno, Hernando Calvo Ospina,
Moni Ovadia, Red Ronnie, David Riondino, Ascanio Celestini, Giulietto Chiesa,
Vauro, Daniele Masala, Marco Baldini, Dario Fo, Andrea Rivera, Vittorio
Agnoletto, Teresa De Sio, Armando Cossutta, Pascual Serrano , Ramon Chao, Luca
Barbarossa, Oliviero Diliberto, Leo Gullotta , Ulderico Pesce, Darwin Pastorin,
Ken Loach Giuliano Montaldo, Daniele Sepe , Theo Teardo. |
Io
con i 5 e TU? |
05.01 - Continua
ininterrottamente la Campagna per liberazione dei 5 cittadini cubani detenuti
ingiustamente negli Stati Uniti “Io con i 5 e TU?” promossa dall’ Associazione
Nazionale di Amicizia Italia-Cuba Circolo di Roma. In occasione della
mobilitazione internazionale " il 5 di ogni mese per i Cinque", che ha luogo
ogni 5 del mese in tutto il mondo, anche questo avvio del 2012 trova l’adesione
a questa campagna di ben 9 famosi personaggi di cultura e spettacolo che hanno
voluto testimoniare il sostegno a questa vicenda prestando la loro immagine. Ciò
è stato possibile anche grazie all’appello, lanciato il 5 Dicembre 2011 su YOU
TUBE durante un’ intervista concessa al nostro Circolo, (www.youtube.com/watch?v=ggqyjIZlAC0
e www.youtube.com/watch?v=hFWEcvcAdK8) dal noto attore statunitense DANNY GLOVER
che ha esortato tutti i personaggi famosi di cultura e spettacolo e non, ad
unirsi alla campagna internazionale per la liberazione di Gerardo Hernandez,
Ramon Labañino, Antonio Guerrero,Renè Gonzalez e Fernando Gonzalez, detenuti
ingiustamente da 13 anni nelle prigioni degli Stati Uniti. Le ultime adesioni
arrivateci:
GIULIANO MONTALDO : Regista
DANIELE SEPE : Musicista
ULDERICO PESCE : Attore
KEN LOACH : Regista
OLIVIERO DILIBERTO : Segretario Nazionale PdCI
LEO GULLOTTA : Attore
DARWIN PASTORIN :Giornalista e Scrittore
LUCA BARBAROSSA : Cantante
THEO TEARDO : Compositore e Musicista
|
Il 5
per i Cinque |
05.01 - Il Comitato Italiano Giustizia
per i Cinque riavvia per il 2012 in Italia la Campagna Internazionale “Il 5 per
i Cinque”, con un’iniziativa di lotta e d’informazione a Piazza Navona, a Roma,
luogo di grande afflusso di cittadini per la tradizionale festa dell’Epifania.
Con la partecipazione di decine di compagni
dell’associazione e della rivista Nuestra America, del circolo d’Italia –Cuba di
Roma ‘A. Mella, e di Radio Città Aperta, è stato fatto nell’affollatissima
piazza un sit-in con un volantinaggio, dando dettagliate notizie ai tanti
presenti sul caso dei 5 agenti dell’antiterrorismo cubano detenuti ingiustamente
da oltre 13 anni nelle carceri statunitensi, e quella che il governo di
Washington,vorrebbe far passare per una " buona azione ", cioè gli arresti
domiciliari per tre anni dati a Renè Gonzáles, da scontare nella città di Miami,
conoscendo perfettamente i rischi che corre vivendo nella città della mafia
cubano- americana.
Tanti cittadini hanno chiesto informazioni su
tale annosa e sconcertante vicenda dimostrando interesse partecipato, e calorosa
è stata la solidarietà avuta dai compagni dello stand palestinese.
I tanti partecipanti all’iniziativa si sono poi
diretti verso la vicina piazza con la famosa statua di Pasquino, dove hanno
voluto simbolicamente apporre la poesia di seguito riportata in solidarietà ai 5
fratelli cubani:
Anvedi che viavai
ner giorno de la vecchia co’ la carza,
e ner periodo de li guai…
tutti ne ‘sta piazza!
a Navona oggi ce stanno puro certi
che vonno l’attenzione:
sui Cinque lo striscione c’hanno aperto,
e ner core la cubana Rivoluzione.
Se fanno la foto coi compagni
de la Palestina e de la militanza,
perché co’ quelli che ce magni
ce condividi la sostanza!
e a ‘sto punto, pe annà a chiude,
je lo dico ar più, quello tipo santo:
“a Papa, so’ Pasquino, nun me delude!
libertà e giustizia nun se ponno buttà ar
vento!”
Il muro di silenzio che era stato tirato su
Fernando Gonzalez, Renè Gonzalez, Gerardo Hernández, Ramon Labañino ed Antonio
Guerrero, come tutti i muri sta crollando e in tutte le parti del mondo cresce
la solidarietà attorno a loro, chiaro simbolo d’integrità umana ed esempio delle
crescenti lotte dei movimenti della sinistra di classe nel mondo. Abbiamo
partecipato nel novembre scorso al VII Convegno Internazionale per la
liberazione dei Cinque Eroi e contro il terrorismo, congiuntamente a 413
delegati, provenienti da 50 paesi del mondo, e da tutti si è levato un grido:
liberateli!
Sempre in prima fila con iniziative di
informazione e di lotta!
Liberateli !
Comitato Italiano Giustizia per i 5, con la
partecipazione dell’Associazione e rivista Nuestra America, del circolo di
Italia –Cuba di Roma ‘A. Mella’ e di Radio Città Aperta.
Ancora auguri dall’Italia
In questa data, che celebra il 53° anniversario
del trionfo della Rivoluzione Cubana, vi giungano i nostri più cari auguri,
riaffermando una volta ancora, la nostra volontà di difendere la Rivoluzione
Cubana e di batterci per la liberazione dei Cinque cubani detenuti ingiustamente
negli Stati Uniti.
Per il Circolo di Roma dell'Associazione
Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Il segretario
Marco Papacci.
|
LIBANO
|
Meeting davanti
all’ambasciata degli USA in Libano |
12.09
- Un libanese ex prigioniero delle carceri d’Israele, Anwar Yassin, ha reclamato
la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti,
facendo un discorso davanti all’ambasciata statunitense.
“La libertà condizionale di uno di questi Cinque Eroi, René González, e porlo
alla mercé dei gruppi di terroristi di Miami, costituisce un pericolo per la sua
vita”, ha detto Yassin, durante la protesta.
Membri di associazioni d’amicizia con Cuba hanno realizzato un piantone davanti
alla sede diplomatica per condannare l’incarceramento ingiusto di Gerardo
Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González, come la libertà
vigilata di René González, che ha scontato i 13 anni di carcere a cui era stato
condannato.
Noha Ibrahim, cubano-libanese, ha aggiunto che “ È anche ora di porre fine
all’ingiusto blocco che gli Stati Uniti mantengono contro Cuba e che dura da più
di 50 anni, nonostante la condanna della comunità internazionale nel seno della
ONU”.
La
manifestazione forma parte del programma di attività per la Giornata di
Solidarietà con i Cinque, organizzata in questo paese arabo.
|
MESSICO
|
I Cinque e
il Che hanno ricevuto un omaggio comune in Messico |
01.09
- La vita di Ernesto “Che” Guevara e la storia dei Cinque antiterroristi cubani
ingiustamente
reclusi negli Stati Uniti sono state argomenti di un incontro, alcuni giorni fa,
nella capitale messicana con la partecipazione di Aleida Guevara e Rosa Aurora
Freijanes.
Nella riunione con amici solidali svolta nell’ambasciata di Cuba a Ciudad
Mexico, la figlia del guerrigliero argentino-cubano e la moglie di Fernando
González, uno dei Cinque combattenti contro il terrorismo, hanno sottolineato le
coincidenze tra il Che e i Cinque, come sono noti internazionalmente.
Rosa Aurora Freijanes, ha detto che non esiste nulla di più bello del fatto che
i Cinque sono cresciuti come altri milioni di cubani, dicendo “Saremo come il
Che”, e che lo stanno dimostrano con la loro condotta.
Aleida ha considerato che Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero,
René González e Fernando González “non solo sono stati educati con l’esempio del
Che, ma si possono considerare suoi degni figli”.
Parlando del caso dei Cinque, Rosa Aurora ha indicato la situazione di René, che
ha scontato la sua condanna, ma adesso deve vivere per tre anni in libertà
vigilata in una prigione più grande, con pericolo per la sua stessa vita.
La
difesa di Renè ha presentato due mozioni, sollecitando che gli si permetta di
terminare la libertà vigilata a Cuba, con la moglie e la famiglia, nella società
a cui lui appartiene.
Parlando di Gerardo, ha incitato a seguire con attenzione l’andamento del
ricorso legale presentato alla giudice Joan Lenard a favore di un’udienza orale,
dove lui possa parlare ed esporre i suoi argomenti.
“Non voglio che si ascolti solo la voce d’una donna che chiede liberà per il
marito detenuto, ma che si senta la voce di un popolo che reclama giustizia”, ha
sottolineato Rosa Aurora, ricordando che: “Il 12 settembre si compiranno 14 anni
dal giorno dell’arresto a Miami di mio marito e dei suoi compagni e non c’è un
giorno, da allora, in cui io non mi domando che cosa posso fare per fare
terminare questa ingiustizia. Sono una donna che soffre, ma sono una persona
come le altre mogli e madri, che lottiamo senza interruzione per il ritorno dei
Cinque e abbiamo il coraggio di farlo in ogni luogo”, ha aggiunto.
L’ambasciatore cubano in Messico, Manuel Aguilera, ha detto che la crudeltà
dell’impero non ha limiti nel suo affanno di danneggiare la Rivoluzione cubana,
che è capace di forgiare uomini come i Cinque.
Nell’occasione
sono stati presentati i libri “Otra vez”, sul secondo viaggio del Che Guevara in
America Latina, ed “Evocación”, basato sulla vita in comune del guerrigliero e
Aleida March.
Aleida Guevara ha segnalato che il libro “Evocación” era un debito di sua mamma
con lei e con i suoi fratelli, perchè: “Io non avevo l’immagine dei miei
genitori innamorati, pur sapendo che si erano amati”.
|
Incontro di solidarietà a Tijuana |
11.08
- Rosa Aurora Freijanes, moglie dell’antiterrorista cubano Fernando González,
parteciperà alla
conferenza sul lavoro Stati Uniti-Messico-America Latina, organizzata nella
città di frontiera di Tijuana, in Bassa California, dal 15 al 19 agosto.
Parteciperà
anche la statunitense Cindy Sheehan, attivista per la pace, che ha dato
apertamente il suo appoggio alla causa dei Cinque cubani condannati
ingiustamente negli Stati Uniti.
Dal 2007,
come parte di questa conferenza, il Comitato Internazionale per la Libertà dei
Cinque negli Stati Uniti ha incorporato il tema dei Cinque in questo incontro,
per far conoscere il caso e sensibilizzare l’opinione pubblica.
“Aspettiamo
delegati di ogni parte, perchè Tijuana è un punto strategico, una delle
frontiere più transitate dagli USA”, ha detto a Prensa Latina, Martha Elvia
García, membro del Comitato per la Libertà dei Cinque in Bassa California.
Aurora
Freijanes parteciperà all’incontro con i rappresentanti dei due lati della
frontiera e con i delegati di altri paesi, oltre che di Cuba e Messico e
spiegherà le azioni e le denunce dei familiari per far sì che Fernando González,
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e René González (che è in
libertà vigilata) tornino a casa.
Durante
l’incontro, in cui si prevede una forte partecipazione di giovani, si proietterà
il documentario “Esencias” sulla turneé della Colmenita, il gruppo cubano di
teatro infantile per il territorio statunitense.
I Cinque,
come sono conosciuti internazionalmente, furono arrestati il 12 settembre del
1998 mentre controllavano e rivelavano i piani terroristici dei gruppi criminali
d’origine cubana che hanno base nel sud della Florida.
Dopo un
processo manipolato e pieno di violazioni dei diritti umani, hanno ricevuto
condanne incredibili che esprimono l’odio verso l’Isola del settore più
reazionario del detto esilio cubano-americano in questa zona degli USA.
|
NICARAGUA
|
Si
moltiplica la solidarietà con la causa dei Cinque |
15.06
- Come ulteriore dimostrazione di solidarietà, rappresentanti di oltre 70 chiese
e di ordini religiosi
del Nicaragua hanno approvato in maniera unanime la costituzione di una
Piattaforma Pastorale di carattere nazionale, per rafforzare il lavoro in favore
del ritorno in patria dei Cinque.
I
leader religiosi che hanno assistito al III Forum della Società Evangelica del
paese fratello, si sono impegnati a divulgare il caso di René González, Ramón
Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e Gerardo Hernández, tra le
comunità di credenti degli USA, con le quali mantengono stretti vincoli.
Denis Torres, direttore dell’Istituto Martin Luther King, dell’Università
Politecnica del Nicaragua, ha evidenziato il valore della fede per giungere al
cuore di questo popolo, affinché si faccia giustizia e si imponga la verità.
A
nome dell’ambasciata cubana a Managua, il primo segretario, Leopoldo Valle, ha
ringraziato per il gesto solidale con la Rivoluzione Cubana ed ha puntualizzato
l’importanza della Piattaforma Pastorale per raggiungere le coscienze del popolo
nordamericano.
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PANAMA
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Esigono in Panama liberazione
dei Cinque cubani |
31.10.12
- Gli Stati Uniti promuovono nel piano internazionale la firma di trattati sui
diritti umani, ma internamente non ne
sottoscrivono nessuno ed i Cinque cubani, prigionieri politici in questo paese,
sono vittime di questa filosofia.
La denuncia è stata formulata oggi dall'avvocato
costituzionalista panamense Jesus Berrio, in una conferenza in un atto in
solidarietà con Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero, Fernando
Gonzalez e Renè Gonzalez, i cinque lottatori cubani, nell'Università del Panama.
Giovani dell'Associazione di Studenti Universitari ed il Comitato di Solidarietà
con i Cinque, hanno organizzato un evento nel quale hanno conversato,
l'ambasciatore di Cuba, Reynaldo Calviac, ed il vice decano della Facoltà di
Amministrazione Pubblica, Fermin Gondola.
Javier Mendez, del Comitato dei Cinque, ha spiegato l'origine della campagna
contro i cubani ed il giudizio imbrogliato nel quale sono stati condannati, ed
ha informato che in Panama ci sono già 13 comitati di appoggio ai Cinque, che
lottano per la loro immediata ed incondizionata libertà.
Berrio che ha partecipato nel giudizio al terrorista Luis Posada Carriles per il
suo tentativo di assassinare il leader cubano, Fidel Castro, con l'esplosione
dell'Aula Magna dell'Università, ha detto che felicemente è stato impedito ed è
stato detenuto insieme ai suoi seguaci, benché indultati, in seguito, dalla ex
presidente Mireya Moscoso.
Reynaldo Calviac, da parte sua, ha fatto riferimento alla politica di silenzio
che applicano gli Stati Uniti nel caso dei Cinque, e per questo bisogna attuare
internazionalmente ed è necessario combattere, con tutti i mezzi, come l'atto
organizzato dai giovani universitari panamensi.
I giovani universitari hanno presentato i video dell'attore statunitense Danny
Glover in appoggio ai Cinque, come parte della campagna dell'Associazione per la
liberazione immediata e senza condizioni dei Cinque.
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L'ascesa
del Cerro Ancón per la libertà dei Cinque |
01.08
- La mattina di sabato 28 luglio, la “Coordinatrice Nazionale di Solidarietà con
Cuba” e il Comitato
di Liberazione per i Cinque, hanno realizzato una giornata di solidarietà con i
Cinque patrioti cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti e in saluto al 26
di Luglio, commemorando l’Assalto alla caserma Moncada, con l’ascesa alla cima
del Cerro Ancón, luogo emblematico della lotta per la sovranità di panama nella
Zona del Canale.
Sulla cima del Cerro Ancón è stata realizzata una manifestazione politica e
culturale di solidarietà, con il reclamo della libertà immediata dei Cinque
patrioti cubani reclusi negli Stati Uniti per aver ostacolato le attività dei
gruppi e delle organizzazioni responsabili di azioni di terrorismo contro
l’Isola di Cuba dalla Florida.
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Sindacalisti
panamensi esigono la libertà dei cubani antiterroristi |
11.05
- Una nutrita rappresentanza della Centrale Nazionale dei Lavoratori di Panama
(CNTP)
si è
concentrata il 10 maggio di fronte all’Ambasciata degli Stati Uniti per esigere
la libertà dei Cinque antiterroristi cubani, condannati negli USA.
Fernando Rangel, segretario delle Relazioni Internazionali del CNTP, ha
dichiarato alla stampa che con quest’azione i panamensi si sommano al reclamo
internazionale per la libertà immediata e senza condizioni di Gerardo Hernández,
Fernando González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e René González.
Ha
dichiarato che i Cinque sono vittime di accuse false e di processi pilotati
celebrati a Miami per aver combattuto terroristi dichiarati come Luis Posada
Carriles, assassino con la fedina penale sporca a Panama, dove provò a far
saltare il Paraninfo dell’Università in un attentato fallito contro l’ex
presidente cubano, Fidel Castro.
Rangel ha segnalato che è stato consegnato un documento ad una funzionaria
dell’ambasciata con l’intenzione di farlo giungere al presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama, nel quale si esige la liberazione immediata e senza
condizioni degli antiterroristi cubani.
Ha
espresso che nonostante la pioggia, gli affiliati della CNTP hanno partecipato
alla convocazione ed hanno raggiunto l’obiettivo di far giungere il documento
alla funzionaria, che si è impegnata a consegnarlo al nuovo ambasciatore degli
Stati Uniti a Panama, Jonathan Farrar.
Il
dirigente sindacale ha dichiarato che il comunicato consegnato alla missione
diplomatica, situata in Clayton, nell’antica zona del Canale, è stato
distribuito nella rete di comunicazione della CNTP alla sua base.
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PARAGUAY
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Intellettuale
paraguaiano reclama ad Obama la libertà per i Cinque |
18.06
- Il celebre intellettuale paraguaiano Mario Casartelli ha reclamato al
presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, la libertà dei Cinque antiterroristi cubani, detenuti nelle
prigioni nordamericane.
Nella sua lettera al mandatario statunitense, Casartelli ha ricordato ad Obama
che, nella Festa del Papà (terza domenica di giugno) ha avuto la fortuna di
essere circondato dai suoi figli, una gioia negata ai Cinque cubani che scontano
lunghe condanne, imposte loro per aver provato ad evitare nuove aggressioni
contro il proprio paese.
Ha
ricordato che fini ad oggi, René González, Antonio Guerrero e Ramón Labañíno,
nonostante siano padri, non hanno vissuto la gioia di veder crescere i propri
figli.
Ha
inoltre aggiunto che Gerardo Hernández e Fernando González non hanno neanche
avuto la possibilità di diventare papà perché ciò gli è stato negato dalla
prigionia che gli viene imposta.
Signor Obama, è tra le sue facoltà poter decidere per la liberazione dei Cinque
affinché questi uomini sentano la pienezza che lei può godere ogni giorno della
sua esistenza ed i padri e le madri del mondo le saranno riconoscenti, ha
puntualizzato nella lettera al presidente.
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PERU'
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La
causa dei Cinque |
25.10
- Dal Perù, tre medici latinoamericani che stanno percorrendo l’America del Sud
in motocicletta, evocando i viaggi giovanili di Ernesto Che Guevara, esigono la
libertà dei Cinque, mentre la Facoltà di Diritto dell’Università di Howard,
Washington, la capitale statunitense, prepara un importante forum per denunciare
l’ingiustizia commessa contro René González, Ramón Labañino, Gerardo Hernández,
Fernando González e Antonio Guerrero.
I medici
Juan Tola, boliviano, e Darío Valenzuela e Milco Figueroa, argentini, dalla
piazza George Washington di Lima, hanno chiesto al presidente nordamericano
Barack Obama l’indulto per i Cinque cubani, riporta PL.
Accompagnati
dagli attivisti del Comitato Peruviano di Solidarietà con i Cinque, guidato dal
presidente Gustavo Espinoza, i giovani, laureati a Cuba, hanno sottolineato il
carattere ingiusto della detenzione degli antiterroristi cubani, da oltre 14
anni.
I
viaggiatori sono stati ricevuti dai collegi dei medici e dei giornalisti di
Lima. Nel primo incontro, i giovani hanno ascoltato il racconto del percorso di
Ernesto Guevara in Perù, da parte del medico Zuño Burstein, il quale, a sua
volta, lo aveva appreso dal suo maestro, il dottor Hugo Pesce, anfitrione
all’epoca del giovane studente argentino.
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ASPA: una
petizione dei peruviani per la liberazione dei Cinque |
03.10
- Al 3º Vertice dell’America del Sud e dei Paesi Arabi (ASPA) è giunto un
messaggio dei dirigenti
di organizzazioni politiche e sociali peruviane, nel quale si chiede ai capi di
Stato e di Governo di queste regioni presenti all’incontro, d’intercedere per i
Cinque anti terroristi cubani ingiustamente reclusi negli Stati Uniti.
Il
testo ricorda che i cubani René González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández,
Ramón Labañino e Fernando González, furono detenuti 14 anni fa negli USA e
condannati a pene illegali ed arbitrarie e che devono recuperare la loro
libertà.
Il
presidente statunitense Barack Obama, avverte il documento, ha la facoltà di
riparare questa ingiustizia e può firmare un indulto.
Il
messaggio chiede ai governanti riuniti nell’incontro ASPA, di abbracciare questa
causa che è simbolo della dignità dell’uomo nel nostro tempo.
L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Peruviano di Solidarietà con i
Cinque e dai suoi rami giovanile e degli intellettuali, oltre che dai dirigenti
del Partito Comunista peruviano, Roberto de la Cruz, e Comunista del Perù,
Alberto Moreno, ed inoltre dai leaders dei partiti Socialista e Socialista
Rivoluzionario, dal Fronte Operaio Contadino e Studentesco, dalla Coordinatrice
politico-sociale, dal Movimen di Affermazione Sociale e altri gruppi. Hanno
aderito la Confederazione Generale dei Lavoratori, la Federazione dei Lavoratori
della Costruzione e il Sindacato Unitario dei Lavoratori dell’Educazione con
altri sindacati.
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I
Cinque hanno evitato attentati contro il proprio paese, afferma Adriana Pérez |
30.08
- I Cinque antiterroristi hanno evitato azioni criminali contro il proprio paese
con il loro lavoro
di monitoraggio alle attività di gruppi terroristi, ha affermato a Lima Adriana
Pérez, moglie di Gerardo Hernández.
Adriana ha toccato questo tema in un incontro con i suoi compatrioti residenti
in Perù, che ha registrato momenti di alta intensità emotiva, ed ha avuto
l’obiettivo di diffondere la causa per la libertà dei Cinque.
Allo stesso modo ha evidenziato la presenza nella riunione di Carlos Permuy,
figlio di una delle 73 vittime dell’attentato di Barbados nel 1976 contro un
aereo civile cubano, ed ha ricordato che la missione dei Cinque è stata quella
di evitare altri crimini simili.
La
moglie di Gerardo ha sottolineato che i Cinque hanno rinunciato alla loro
gioventù a Cuba, a vivere con le loro famiglie, per compiere la missione di
difendere il proprio popolo e riuscire ad individuare in tempo le azioni
criminali.
Adriana Pérez ha spiegato ai suoi compatrioti la situazione attuale dei Cinque,
che ha arricchito con aneddoti di Gerardo nella prigione, ed ha evidenziato
l’importanza dei cubani all’estero, come portabandiera di Cuba e della causa di
libertà degli antiterroristi.
Ha
segnalato che nonostante la battaglia legale per sconfiggere le condanne
illegali -nel caso di Gerardo, due ergastoli più 15 anni- continua, la soluzione
sarà sicuramente politica e bisogna liberare i Cinque e fare tutto il possibile
per ottenere il loro ritorno in patria.
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Adriana Pérez in
visita nel Perú |
06.08
- Adriana Pérez, moglie di Gerardo Hernández, uno dei cinque cubani
ingiustamente condannati
negli Stati Uniti, visiterà il Perù questo mese, ha informato il Comitato
Peruviano di Solidarietà con questi combattenti antiterroristi.
L’organizzazione ha precisato che la visitatrice cubana svolgerà diverse
attività e parteciperà dal 17 al 19 agosto al XIII Incontro Nazionale di
Solidarietà con Cuba, che si svolgerà nella città di Chiclayo, nel nord del
paese.
L’annuncio segnala che Adriana è la moglie di Gerardo Hernández Nordelo,
condannato a due ergastoli più 15 anni di prigione per aver riunito informazioni
sulle azioni criminali che i gruppi di terroristi che operano dalla Florida
organizzano contro Cuba.
Il
governo degli Stati Uniti non permette che Adriana visiti suo marito in carcere,
un diritto dei familiari di tutti i detenuti del mondo, segnala il comitato.
Le
autorità statunitensi le impediscono di entrare nel territorio degli USA e
negano a Gerardo le possibilità di difesa.
La
solidarietà internazionale, con Gerardo e i suoi quattro compagni, è
internazionalmente molto forte, ma le autorità degli USA rifiutano comunque di
rivedere il caso.
Questa solidarietà internazionale con i Cinque Eroi cubani sarà uno dei temi
centrali del XIII Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba, che riunirà
rappresentanti delle case d’amicizia Cuba-Perù di tutto il paese e altre
organizzazioni e personalità solidali con l’Isola.
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RUSSIA
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Reclamata in
Russia la libertà per i Cinque antiterroristi cubani |
08.11
- Il movimento della società civile russo “Vinceremo” ha chiamato tutti i
parlamentari ed i
governi del mondo ad unirsi al richiamo internazionale di libertà per i Cinque
cubani antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti dal 1998, evidenzia una
lettera pubblicata in questi giorni.
La
lettera, consegnata all’ambasciata nordamericana a Mosca dal gruppo di
solidarietà, che fa parte del Comitato Russo per i Cinque, reclama giustizia al
presidente Barack Obama, per Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Fernando
González, Ramón Labañino e René González.
Vinceremo ricorda che al movimento per i Cinque, come sono conosciuti
internazionalmente, si sono uniti milioni di persone, in nome della pace e della
giustizia.
Chiediamo nuovamente al presidente Barack Obama di avvalersi delle sue facoltà
come capo di Stato e di concedere l’indulto ai Cinque, sottolinea la missiva,
distribuita alla stampa durante la giornata di solidarietà mondiale.
Inoltre, i firmatari chiedono al presidente Obama di permettere a René González
di far ritorno al proprio paese, dopo aver scontato la condanna imposta da un
processo farsa, hanno aggiunto gli attivisti solidali con Cuba.
González è obbligato a restare altri tre anni in territorio statunitense in
libertà vigilata, hanno denunciato.
Il
movimento Vinceremo chiede ad Obama di proibire le attività delle organizzazioni
anticubane, estensioni del terrorismo internazionale, la cui presenza è in
contrasto con la carta della ONU e con la stessa legislazione degli Stati Uniti,
riporta il testo.
Allo stesso modo esige alla Casa Bianca la fine del blocco economico,
commerciale e finanziario contro Cuba in atto da oltre mezzo secolo e di tutte
le leggi connesse, interpretate dalla comunità internazionale come una forma di
aggressione e di genocidio contro il popolo cubano.
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In Russia è stata
messa in risalto la lotta per liberare i Cinque antiterroristi cubani |
21.05
- Cubani residenti nelle nazioni post-sovietiche hanno intercambiato le proprie
esperienze nella
città di Mosca per rinforzare ed appoggiare la campagna internazionale per il
ritorno alla Patria dei Cinque antiterroristi cubani.
La
Coordinatrice del Comitato Nazionale russo di liberazione dei Cinque, Lena
Loshkina, ha indicato che prossimamente, entusiasti attivisti russi, potranno
contare con due palloni aerostatici, sui quali saranno collocati cartelli a
favore dei Cinque.
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René
González, sono stati sottoposti ad un processo farsa nella città di Miami, dopo
aver impedito con il loro lavoro la realizzazione di atti terroristici a Cuba e
negli stessi Stati Uniti.
Loshkina ha messo in risalto che la lotta per la causa dei Cinque è inoltre
vincolata al diritto di un paese all’autodeterminazione e questo movimento, dal
carattere anticoloniale ed antimperialista, fornisce
ai suoi protagonisti molto di più rispetto a quanto questi apportano.
Dal canto suo, Manuel López, coordinatore del comitato nazionale ucraino e
compagno di studi di Antonio Guerrero nell’Accademia di Aviazione di Kiev, ha
raccontato di aver intrapreso la lotta a favore dei Cinque nel 1998, una
settimana dopo l’arresto negli Stati Uniti.
López ha denunciato i vincoli della famiglia Bush con l’estrema destra di
origine cubana, il suo finanziamento ad operazioni terroriste, comprese quelle
in territorio statunitense, come il recente sabotaggio a Miami di un’agenzia di
voli charter verso Cuba.
Il
coordinatore in Ucraina ha messo in risalto che si sono formati 28 comitati per
i Cinque, alcuni dei quali creati da familiari o bambini degli oltre 24.000 che
hanno ricevuto trattamenti medici sull’Isola, dopo la catastrofe nucleare della
centrale di Chernobil.
Abbiamo realizzato almeno 20 rappresentazioni dei libri di poesie di Antonio
nelle scuole e nelle organizzazioni sociali, pubblicato articoli dei Cinque
sulla stampa ed usiamo la televisione per diffondere la verità su questo caso,
ha affermato.
L’incontro dei residenti cubani in Russia, Ucraina e Bielorussia, celebrato a
Mosca, ha prodotto una dichiarazione finale nella quale si chiede, tra le altre
cose, il ritorno alla Patria dei Cinque.
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Esigono la liberazione dei Cinque
cubani in Antartide
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08.02
- La lotta per il ritorno alla loro patria di Cinque cubani, ingiustamente
condannati negli Stati Uniti, arriverà all’Antartide, dove si metterà uno
striscione con la loro immagine, ha informato oggi un rappresentante di una
spedizione polare.
Vladimir Koshliev, capo di questa citata
spedizione, approderà il prossimo giorno 24 all’Antartide, dove installerà
lo striscione che reclama giustizia per Gerardo Hernandez, Ramon Labañino,
Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e Renè Gonzalez.
Il viaggio sarà attraverso il Cile e da lì
voleremo all’isola King George, dove si trovano sette stazioni polari,
compreso l’aeroporto cileno e le basi della Cina, Russia, Argentina,
Uruguay, Brasile e Polonia, tra gli altri, dichiarò Koshliev a Prensa
Latina.
L’intenzione è situare lo striscione nel palo
del citato aeroporto che segnala le distanze di questo punto a differenti
città nel mondo, dove molti dei quasi 60mila turisti che accorrono
annualmente a questa regione si fanno le foto, ha spiegato.
Quando alziamo lo striscione ed inalberiamo la
bandiera di Cuba, Russia, Kazakistan, Bielorussia ed Ucraina, si apprezzerà
la solidarietà che esiste con I Cinque nell’orbe e come lottano per la loro
liberazione.
Tale azione dimostrerà che il combattimento
per il loro ritorno alla patria si libera ora in sei continenti del nostro
pianeta, ha sottolineato.
In un’attività in questa capitale per salutare
il capo della spedizione, la coordinatrice del Comitato russo per la causa
dei Cinque, Lena Loshkina, ha letto vari messaggi di appoggio all’azione.
Gruppi di solidarietà con l’isola e per la
liberazione dei Cinque cubani a Tiumen, Novisibirsk, Leningrado, e
corrispondenti del canale di televisione alternativo Krasnaya TV a Samara,
Ucraina ed Israele, hanno espresso il loro appoggio all’inedita azione.
Il secondo consigliere della missione
dell’Ambasciata cubana in Russia, Alejandro Simanca, ha affermato che questa
azione si unirà alla gran pressione internazionale sugli Stati Uniti per
liberare i Cinque.
Da parte sua, la prima segretaria Maysu
Ystokazu ha segnalato che i Cinque eroi sono esponenti dei migliori valori
del popolo cubano.
Nell’incontro, hanno partecipato varie
organizzazioni di solidarietà con l’isola e residenti cubani in Russia. Uno
di loro, Diosvani Alvarez, ha declamato una poesia sui Cinque.
Lo striscione dei Cinque cubani che ha già
volato in un pallone aerostatico con l’immagine di Ernesto Che
Guevara, è stato esposto in una carovana di auto in questa capitale e si
mostrerà nelle giornate dei Cinque per i Cinque, di fronte all’Ambasciata
statunitense in Russia.
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SANTO DOMINGO
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Solidarietà con la causa dei Cinque |
10.02
- Il noto avvocato cubano Rodolfo Dávalos ha chiamato i dominicani a dare forza
alla domanda
per la liberazione definitiva dei Cinque antiterroristi cubani che soffrono
un’ingiusta reclusione negli Stati Uniti da più di 13 anni.
Durante un incontro per questo caso, organizzato nell’Università Autonoma di
Santo Domingo, l’ambasciatore cubano Alexis Bandrich ha narrato i dettagli della
storia, le professioni e le famiglie dei Cinque, come sono conosciuti nel mondo.
Il
dottor Dávalos ha offerto tutti i dettagli sulla causa al pubblico che ha
riempito la sala, spiegando gli aspetti legali del caso, manipolato nel
tribunale di Miami sin dall’inizio del processo.
Non si deve solo gridare per la loro libertà, ma si deve anche sapere perchè
devono essere liberati, perchè le ragioni sono quelle che attraggono sempre più
persone nel mondo, includendo 10 premi Nobel, presidenti e molte altre
personalità.
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SENEGAL
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Liberate i Cinque
per il Giorno del Papà! |
16.06
-
Nell’ambito dell’omaggio che riceveranno milioni di uomini nel mondo in
occasione del Giorno
del Papà, Daouda Faye, Presidente del Comitato Senegalese per la Liberazione dei
Cinque (CSPLC), ha deciso di ricordare al Presidente nordamericano Barak Obama e
al Procuratore Generale di questo paese, Eric Holder, che i Cinque
antiterroristi cubani, che sono ingiustamente reclusi negli USA, passeranno un
altro Giorno del Padre privati della libertà, lontani dalle famiglie e dagli
amici.
Daouda Faye ricorda ai suoi destinatari che il Giorno del Papà, è nato proprio
negli Stati Uniti e richiama la loro attenzione sul fatto che due dei Cinque
Eroi non hanno nemmeno potuto realizzare il sogno umano d’avere dei figli.
I
due messaggi condannano la vergognosa assoluzione del terrorista Luis Posada
Carriles, ed incitano le due autorità statunitensi a far ritornare i Cinque
dalle loro famiglie, usando le prerogative e le possibilità che sia Barack Obama
che Eric Holder hanno, grazie alle responsabilità che occupano.
“Permettere a questi Cinque Uomini di tornare in seno alle loro famiglie e dare
a due di loro la possibilità d’essere padre farà sì che i padri di tutto il
mondo di sentiranno più liberi e sollevati”, ha scritto Dauda Faye.
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SIRIA
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Studenti arabi
esigono il rilascio del Cinque cubani |
12.03 - L'Unione generale degli studenti arabi (UGEA)
ha esortato le istituzioni della comunità internazionale e dei diritti umani a
fare pressione sul presidente Barack Obama di liberare i Cinque cubani
incarcerati nel suo paese.
In una dichiarazione, l’UGEA ed i suoi membri
chiedono anche che Washington chieda scusa al popolo cubano, ed in particolare
ai parenti dei Cinque, che sono Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon
Labañino, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez.
Gli studenti arabi apprezzano anche la forza del governo cubano, sottolineano i
giovani nella loro dichiarazione, “nella lotta contro i piani espansionistici
dell'imperialismo nel mondo”.
Nella sua nota, l'organizzazione studentesca dice che, nonostante le difficili
condizioni dei nostri paesi arabi “a causa dell’offensiva imperialista guidata
dagli Stati Uniti, con la Turchia, e da alcuni governi europei nella regione,
non possiamo dimenticare la solidarietà con le cause internazionali in cui
crediamo e difendiamo, come l’ingiusta detenzione dei Cinque cubani incarcerati
da oltre 13 anni”.
L’UGEA fa un appello al popolo americano “per contribuire a porre fine alle
pratiche inumane del suo governo che prende posizioni aggressive contro le altre
nazioni, sostiene il terrorismo, l'occupazione e la guerra, con l'evidente scopo
di dominare le risorse naturali del mondo” .
Infine, gli studenti arabi invitano i giovani cubani ed il mondo a continuare la
campagna per la liberazione dei Cinque fino a che non torneranno alle loro
famiglie ed al loro popolo.
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URUGUAY
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La moglie
dell’antiterrorista cubano prosegue gli incontri in Uruguay |
02.05 - Olga Salanueva, moglie dell’antiterrorista cubano René González,
proseguirà gli incontri con le organizzazioni uruguaiane nella campagna di
liberazione dei Cinque, detenuti ingiustamente negli Stati Uniti.
Salanueva, nella terza giornata in Uruguay, ha in programma riunioni con il
Dipartimento di Genere, il Segretario Esecutivo della centrale sindacale PIT-CNT
e con il sindacato di Salute Pubblica.
Nella stessa giornata, mercoledì 2 maggio, secondo l’agenda consegnata a Prensa
Latina, è previsto l’incontro con Ana Olivares, Intendente di Montevideo.
La
compagna di René González è in visita in Uruguay su invito del partito di
governo Frente Amplio ed il PIT-CNT, per spingere la crociata per la
scarcerazione dei Cinque, come sono conosciuti internazionalmente, e per
partecipare nella capitale del paese all’atto centrale per il Primo Maggio.
Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González scontano
dal 1998 pene sproporzionate per informare riguardo a piani terroristici contro
Cuba organizzati in territorio nordamericano.
René, da parte sua, ha già scontato la propria condanna, però vive il castigo di
dover rimanere in territorio nordamericano per altri tre anni senza alcuna
giustificazione.
Durante la celebrazione della Giornata Internazionale del Lavoro a Montevideo,
Salanueva ha espresso che in questa occasione, come mai prima, si acuisce la
contraddizione tra il capitale ed il lavoro, 'mettendo il mondo in condizioni
tanto complesse quanto inedite'.
'Di fronte a tale situazione l’America Latina si solleva come una speranza.
L’unità politica delle nostre nazioni si trasforma in realtà. Il sogno
continentale di Bolivar si percepisce più vicino', ha argomentato.
Nel suo primo giorno di visita al paese, nel partecipare alla sessione finale
del I Congresso per l’Integrazione Politica Regionale, Olga ha ricevuto un ampio
appoggio alla causa dei Cinque.
Durante i tre giorni, l’appuntamento ha riunito circa 400 delegati studenteschi
provenienti da 11 nazioni, nell’aula magna dell’Università della Repubblica di
Montevideo.
Olga ha spiegato ai giovani partecipanti tutto il processo legale portato fino
alla Corte Suprema di Giustizia statunitense, ed ha sottolineato che solo la
solidarietà internazionale aprirà le porte del carcere.
Precedentemente, il ministro delle Relazioni Estere, Luis Almagro, ha ricevuto
Solanueva nella sede del ministero, dove Olga gli ha offerto i dettagli della
situazione attuale degli antiterroristi cubani.
'Credo che il tema umanitario dei Cinque e quanto appena segnalato, che queste
pene si sono estese in un certo senso alle loro famiglie, è un elemento
determinante per dare il nostro appoggio e cercare una soluzione rapida', ha
espresso Almagro.
Olga ha inoltre avuto un intercambio con in Tavolo Politico del partito di
governo Frente Amplio, presieduto dal Jorge Brovetto, circostanza durante la
quale è stato reiterato il rilancio della campagna per la scarcerazione dei
Cinque nel paese.
Nel Palazzo Legislativo, sede del Parlamento, si è infine riunita con una
delegazione dei deputati del partito di governo.
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VIETNAM
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Comincia in Vietnam la giornata per la libertà degli
antiterroristi cubani |
17.09
-
Con un contundente messaggio su Twitter a favore della libertà
dei Cinque antiterroristi cubani
ingiustamente detenuti negli Stati Uniti è cominciata la giornata
in favore della loro causa in Vietnam.
Come ogni anno si riuniranno per esigere la libertà di Gerardo Hernández, Ramón
Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero ed il ritorno in Patria di René
González.
Nei prossimi giorni sono previste varie iniziative tra cui esposizioni di libri,
documentari, forum-dibattiti, atti di solidarietà ad Hanoi e Città Ho Chi Minh,
durante le quali si esigerà la liberazione dei Cinque eroi cubani, prigionieri
dell’impero da oltre 14 anni.
Le
attività realizzate saranno disponibili sul blog
www.vietnamporlos5.blogspot.com, che è già stato visitato da utenti
vietnamiti, nordamericani e tedeschi.
I
Cinque, come sono conosciuti internazionalmente gli antiterroristi, monitoravano
soltanto le attività estremiste di gruppi violenti di origine cubana in Florida,
per avvisare il proprio paese su azioni terroriste.
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