Detenuti gli accusati di un complotto

contro Evo Morales, avvenuto  nel 2009

Tra questi l’uomo che catturò Che Guevara, ferito e disarmato.  

13.10.2012  - www.granma.cu

Un giudice boliviano ha ordinato la detenzione di quattro persone accusate d’essere  parte di un presunto complotto nel 2009 contro il presidente Evo Morales, tra le quali  il militare che nel 1967 catturò il guerrigliero  argentino-cubano Ernesto Che Guevara, il generale ritirato Gary Prado Salmón.

Il figlio e avvocato di Prado Salmón, Gary Prado Arauz, ha informato EFE che l’ordine è stato emesso dal giudice  Sixto Fernández, che ha dichiarato suo padre un ribelle di fronte alla legge, come Lucio Añez, Adalberto Tórrez e Juan Carlos Santiesteban che non si sono presentati all’udienza reinstallata nella meridionale città di Tarija.

Il giudice sta investigando il presunto complotto per assassinare il presidente Evo Morales nel 2009, nel quale sono accusate  39 persone, includendo  l’ungherese Elöd Tóaso e il croato-boliviano Mario Tadic, trasferiti a  Tarija.

I quattro dichiarati ribelli per mezzo dei loro avvocati e che risiedono a Santa Cruz, hanno sostenuto di non poter andare a Tarija per motivi di salute.

L’ordine di cattura contro  Prado Salmón coincide con i 45 anni dall’assassino di Che Guevara in una scuola del villaggio di La Higuera, a Santa Cruz, un giorno dopo la sua cattura da parte del militare giudicato ora per il complotto contro Morales.

Prado Salmón è invalido dal 1981 e sta in una sedia a rotelle per uno sparo presunto accidentale,  di un altro ufficiale in un operativo e dal 2009 non può uscire dalla Bolivia ed è agli arresti domiciliari. 

Vari detenuti hanno detto che il processo deve continuare a Santa Cruz, perchè fu lì che la polizia, in un operativo nel 2009, smantellò un gruppo di terroristi capeggiati dall’ungherese-croato-boliviano Eduardo Rózsa.

In quell’operazione morirono  Rózsa, il rumeno Magyarosi Arpak e l’irlandese Dwayer Michael Martin, mentre  Tóásó e Tadic furono detenuti e reclusi in prigione a La Paz.

Il processo non avanza perchè ogni volta che s’installa la prima udienza, inizia il dibattito sulla sede, che è già stata spostata a La  La Paz, Cochabamba e  Tarija.