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Evo: l'OEA rinasce per servire i nostri popoli

o muore al servizio dell’impero


Il Presidente boliviano è intervenuto nell’Assemblea Generale di questa organizzazione ed ha inaugurato il Vertice Sociale Mondiale

 

 

4 giugno 2012 -  www.granma.cu

 

 

 

Il presidente boliviano, Evo Morales, nell’inaugurazione della sua 42ª Assemblea Generale, che l’ Organizzazione degli Stati Americani (OSA) va rifondata e dovrà sparire.

 

“La OSA ha due sole strade: rinasce per servire i nostri popoli o muore al servizio dell’impero”, ha dichiarato, riporta PL.

 

Morales ha ricordato gli inizi della OSA, come un ministero delle colonie degli Statu Uniti e dei Caraibi, con lo slogan “l’America per gli americani” e ha segnalato che "la maggioranza delle volte è servita per invadere i paesi, per appoggiare le dittature, per reprimere i movimenti sociali e combattere il socialismo”.

 

“Riassumendo, è nata per garantire l’economia degli Stati Uniti”, ha sottolineato.

 

Inoltre ha messo in discussione il ruolo della Commissione Interamericana dei Diritti Umani, l’ha considerata uno strumento di dominio e di sottomissione al servizio degli Stati Uniti ed ha reclamato la chiusura delle basi militari statunitensi in America Latina e nei Caraibi.

 

 

Il Vertice Sociale parallelo

 

 

Foto: ABI

Il presidente boliviano, Evo Morales, ha anche inaugurato il Vertice Sociale parallelo alla 42ª Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA la sigla in italiano)in a Cochabamba, al quale partecipano più di duemila rappresentanti delle organizzazioni sociali latinoamericane.

 

Il Vertice si svolge nel Colosseo Municipale di Tiquipaya, con la presenza di rappresentanti del Perù, Cile, Messico, Argentina, Ecuador, Brasile, Venezuela e Bolivia, tra i vari paesi, che hanno installato cinque tavoli per i lavori su temi specifici.

Le delegazioni sono riunite in cinque gruppi di lavoro, nei quali si dibattono temi di sicurezza e sovranità alimentare, il cambio climatico, la sicurezza cittadina, l’integrazione dei popoli e l’approfondimento della democrazia nel continente.

 

Inoltre si analizza il reclamo dell’Argentina sulle Isole Malvine occupate dal Regno Unito e la domanda di uno sbocco sul mare, fatta dalla Bolivia al Cile, che data dal 1879, quando un’invasione cilena senza avviso occupò il litorale boliviano di 400 chilometri di lunghezza, e s’impadronì di 12000 chilometri quadrati di territorio.

 

Si sta trattando la domanda di depenalizzazione del tradizionale “acullico”, la foglia di coca masticata dai popoli delle Ande, tema promosso dalla Bolivia, come aveva annunciato il viceministro al Coordinamento dei Movimenti sociali, César Navarro.

 

Martedì 5 giugno, i presidenti delle commissioni consegneranno le conclusioni al segretario generale dell’ Organizzazione degli Stati Americani, José Miguel Insulza, perchè siano usate come parte delle risoluzioni della 42ª Assemblea di questo organismo multilaterale.