Nuestra America - Ecuador

 

Correa condanna la doppia  morale in materia di diritti

umani  nella 42º assemblea della OEA

 

 

5.06.12 - www.granma.cu

 

 

Le istituzioni multilaterali “non sono un fine ma un mezzo per raggiungere buone condizioni di vita per i nostri popoli”. L’Organizzazione degli Stati Americani (OEA la sigla in spagnolo) non è a questo livello, pertanto deve “rivoluzionarsi o sparire”, secondo quanto affermato dal presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, durante il suo intervento alla 42º Assemblea Generale dell’organismo, che si svolge in Bolivia.

 

Il mandatario ecuadoriano si è schierato a favore di una ristrutturazione dell’organismo regionale “infatti il Sistema Interamericano dei Diritti Umani non è al passo con i cambiamenti” che si stanno producendo in America Latina, riporta Telesur.

 

Ha segnalato che quelli che oggi parlano tanto di Diritti Umani e di libertà sono gli stessi che appoggiarono le dittature che “torturarono e fecero sparire persone in nome della libertà”.

 

“La crisi e la mancanza di efficacia la possiamo vedere anche nella Commissione Interamericana di Diritti Umani (CIDH), la quale è influenzata, o addirittura dominata, da nazioni egemoni. Influenza che si sta convertendo in un problema serio per i nostri paesi”, ha aggiunto il mandatario.

 

A tal proposito, Correa ha segnalato che i paesi democratici “non dobbiamo accettare i principi giuridici delle grandi potenze, ne accettare la doppia morale di Stati che decidono sulla normativa della OEA. È aberrante che la sede della CIDH sia a Washington e che gli Stati Uniti non siano firmatari del patto di San José”.

 

Corra ha denunciato la doppia morale che si vive nel continente al momento di stabilire la giustizia, ed ha portato come esempio le condanne ingiuste inflitte ai Cinque cubani per difendere il loro paese dai tentacoli del terrorismo, ha indicato PL.

Il capo di Stato ha criticato il silenzio dei mezzi d’informazione al servizio della destra su questa vicenda, nonostante il reclamo internazionale per la loro libertà.

 

Allo stesso modo, ha condannato l’ingiusto blocco economico, finanziario e commerciale che da oltre 50 anni gli Stati Uniti applicano contro Cuba.

 

Il Presidente ha richiamato a cercare la vera libertà di stampa, che deve essere il diritto dei cittadini di informarsi attraverso i mezzi d’informazione, e non il diritto dei padroni della stampa.

 

L’Ecuador presenta a Ginevra il

suo rapporto sui Diritti Umani

Aprirà nuove ambasciate in Kenia, Algeria, Nigeria, Angola ed Etiopia, è stato annunciato dal Ministero degli Esteri

 

 

22.05.12 - www.granma.cu

 

 

Il Governo dell’Ecuador ha iniziato ieri, lunedì 21, a Ginevra, in Svizzera, il processo di presentazione del suo rapporto per il secondo Esame Periodico Universale – EPU – presso gli organismi dei diritti umanai delle Nazioni Unite.

 

La delegazione che partecipa all’appuntamento in Svizzera, è guidata dal vicepresidente Lenín Moreno, accompagnato dal ministro degli esteri Ricardo Patiño, dal segretario di Pianificazione e Sviluppo, Fander Falconí, e dalla ministra di Giustizia, Johanna Pesántez, riporta Prensa Latina.

 

I rappresentanti del governo di Quito hanno esposto il loro Rapporto nella città svizzera, davanti a vari rappresentanti degli organismi dei Diritti Umani, spiegando le conquiste di queste rivendicazioni nel loro paese.

 

L’obiettivo del documento è mostrare i passi avanti più significativi dello stato ecuadoriano nella protezione dei Diritti Umani, tra il 2008 e il 2012.

 

Dopo la presentazione del Rapporto, Falconí ha esposto il tema “I diritti come pilastri del buon vivere, nella lotta contro la disuguaglianza”, in un dibattito nel Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, dove rifletterà la trasformazione della società ecuadoriana, che era iniqua ed escludente.

 

Domani 23, il ministro degli esteri dell’Ecuador visiterà l’Iran, dove si riunirà con il presidente Mahmud Ahmadineyad - che ha visitato l’Ecuador nel gennaio scorso - e quindi sarà ricevuto dal suo omologo di questa nazione, Ali Akbar Salehi.

 

Con le due autorità Patiño analizzerà i vincoli bilaterali in materia economica, nei temi industriali, commerciali, delle miniere e della casa, oltre che le necessarie trasformazioni della ONU.

 

Venerdì 25, il capo della diplomazia ecuadoriana parteciperà al Vertice “L’Africa e la sua diaspora: un passato, presente e futuro condivisi”, che si svolgerà a Johannesburg, in Sudafrica, come rappresentante del presidente ecuadoriano, Rafael Correa.

 

In questo incontro si svolgeranno varie sessioni nelle quali si analizzeranno, tra i molti temi, la diaspora africana e l’eliminazione della discriminazione razziale nel mondo, oltre a varie riunioni con i rappresentanti dei paesi partecipanti.

 

Uno degli obiettivi dell’Ecuador è ampliare le relazioni con il continente africano e per questo prevede d’aprire ambasciate in Kenia, Algeria, Nigeria, Angola ed Etiopia, è stato annunciato dal Ministero degli Esteri.