La segretaria esecutiva della CEPAL, Alicia Barcena, ha assicurato, nella capitale uruguaiana di Montevideo, che il ritmo di crescita dell’America Latina sta rallentando ed ha fatto un appello per unire gli sforzi per diminuire la disuguaglianza.
Intervenendo nella 53° Assemblea Annuale dei Governatori della Banca Interamericana di Sviluppo (BID), Barcena ha affermato che nonostante le prognosi “la crescita economica continua e la nostra regione ha chiuso il 2011 con una crescita del 4,3%.”
Ha riconosciuto che “ci troviamo sempre di più in un contesto internazionale incerto e fragile. La crisi ha generato gravi deficit fiscali nei paesi sviluppati e questo ha forzato le autorità ad affrontare dolorosi processi d’adattamento”.
“In America Latina quest’anno compiamo 30 anni dalla crisi del debito estero del 1982 ed in 30 anni questa regione ha imparato molto ed oggi quello che ha imparato si riflette nelle politiche che applica”.
Ha osservato che “c’è un ottimismo molto cauto nella nostra regione. Abbiamo visto che nel 2010 la regione ha avuto un gran dinamismo (5,9%) perché ha messo in pratica misure anticicliche, di carattere monetario, commerciale, fiscale e lavorativo che sono risultate efficaci”.
Ha ricordato che la regione “ha avuto la maggiore lezione della crisi del debito estero nella parte sociale, poiché nella ‘decade persa ‘ (negli anni 80) abbiamo avuto un aumento della povertà impressionante, abbiamo terminato quella decade con più del 50% di latinoamericani poveri”.
Questa percentuale, ha affermato la funzionaria delle Nazioni Unite, é calata, l’anno scorso, al 30,1% “perché abbiamo avuto successo nell’applicazione della politica al combattimento della povertà estrema” nei paesi della regione.
Barcena ha calcolato che, tuttavia, “il problema più evidente della nostra regione è la disuguaglianza”, fatto che è un tema di preoccupazione degli addetti della macroeconomia nella regione.
“Sappiamo perfettamente che la macroeconomia deve accompagnare più di vicino lo sviluppo in un’evoluzione virtuosa che risponda all’eterogeneità strutturale nella nostra regione” ha concluso la segretaria esecutiva della CEPAL.