Nuestra America - Cile |
Denunciate le rappresaglie contro gli studenti cileni |
7.03.12 - www.granma.cu
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Le organizzazioni sociali cilene hanno denunciato la chiusura delle iscrizioni per decine di studenti che dovrebbero ritornare a scuola, in una sorta di “operazione castigo”, per aver partecipato alle manifestazioni del 2011, ha riportato PL.
Questa settimana ha riaperto le porte dopo le vacanze la maggioranza delle scuole, ma già da venerdì 2 marzo gruppi di genitori avevano avvisato sulle prime espulsioni di allievi dai licei della capitale.
Nel liceo Amuntegui della Comuna di Santiago del Cile, è stato comunicata l’espulsione di 30 alunni e nel José Victorino Lastarria, ugualmente sono stati espulsi 15 allievi, i cui familiari hanno deciso di presentare ricorsi presso le autorità, ha riportato il sito El Ciudadano.
La misura, considerata dal movimento studentesco “un’azione di persecuzione politica”, è stata giustificata dal sindaco di Providencia, Cristián Labbé, ex membro della polizia segreta di Augusto Pinochet (1973-1990). Quello che è avvenuto nelle scuole e nei consigli dei professori ha cancellato l’iscrizione di un gruppo di ragazzi, togliendoli dalla convivenza e dal funzionamento delle scuole, ha riferito la televisione locale.
Le municipalità della capitale hanno anche espulso i maestri che hanno appoggiato gli studenti nei loro reclami a favore di un sistema d’educazione pubblica e gratuita.
Le rappresaglie si sono estese in differenti settori dell’amministrazione pubblica.
In un’edizione recente, il quotidiano El Ciudadano ha rivelato che 28 dipendenti dell’ Ospedale Clinico dell’Università del Cile sono stati licenziati, perchè hanno chiesto miglioramenti nel lavoro.
Questi dipendenti lavoravano nell’Ospedale da 11-15 anni con buoni risultati nel loro lavoro, ha detto la dirigente sindacale Verónica Rojas, citata dal giornale.
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Denunciata ‘l’Operazione Castigo’ contro studenti e professori |
17.01.12 - Tania Pena www.granma.cu
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Il presidente del Collegio dei Professori, Jaime Gajardo, ha denunciato l’espulsione di 3000 studenti e il licenziamento di centinaia di insegnanti, per aver partecipato alle mobilitazioni contro il modello dell’educazione.
Gajardo ha segnalato che si eseguono anche vere ‘operazioni castigo’ contro gli alunni e i docenti che hanno appoggiato il movimento sociale per l’educazione pubblica e gratuita.
Sappiamo che queste decisioni obbediscono a ordini emanati direttamente dai sindaci, attraverso i direttori delle scuole, dice una lettera inviata dal sindacato degli insegnanti al ministro all’Educazione , Harald Beyer.
“Esistono dirigenti studenteschi e di altre organizzazioni che coinvolgono anche il suo ministero in queste operazioni di carattere politico, e crediamo sia importante che lei chiarisca prima possibile queste versioni che circolano”, esigono i domandanti.
Oltre all’espulsione degli alunni più attivi nelle manifestazioni, a migliaia, esiste una politica di licenziamento di massa dei docenti con altre arbitrarietà sugli stipendi e questa situazione danneggia circa 4000 professori.
“Inoltre si vedono pratiche antisindacali da parte dei presidi delle scuole, e quello che avviene, ha detto Jaime Gajardo, dimostra la necessità di sradicare il lucro nel sistema dell’insegnamento in Cile. Il lucro provoca conseguenze nefaste”, ha dichiarato.
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