Nella settimana che si conclude oggi, particolare rilievo hanno l'iniziativa del presidente Daniel Ortega di aumentare la partecipazione femminile in incarichi pubblici elettivi e la costruzione di un corridoio internazionale sul Fiume San Juan del Nicaragua.

 

Dialogando col popolo, in questa capitale ai piedi del lago Xolotlán, il presidente ha sottoscritto ieri sera la proposta di modifica alla legislazione per assicurare che tutti i partiti politici, nelle loro candidature a sindaci, vicesindaci e consiglieri comunali, includano le donne in una proporzione del 50%.

 

La petizione dello statista, soggetta all'approvazione del Parlamento, giunge quando nel paese iniziano i preparativi per le elezioni municipali del novembre di quest'anno.

Ortega si è detto fiducioso che i legislatori, compresi gli oppositori al governo, daranno la loro approvazione, perché si tratta di un atto di giustizia e riconoscimento dei diritti dei cittadini.

 

Se non fosse per le concezioni maschiliste radicate qui, forse non sarebbe necessario promuovere la partecipazione delle donne fissando obblighi per legge, ha affermato il dirigente.

 

Da parte sua, la coordinatrice del Consiglio di Comunicazione e Cittadinanza, Rosaria Murillo, il giorno precedente aveva sottolineato il riconoscimento dell'Unione Interparlamentare (UIP) nei confronti del Nicaragua per l'elevata presenza di deputate all'Assemblea Nazionale.

 

Secondo l'UIP Cuba e Nicaragua, ha spiegato la funzionaria, sono gli unici due paesi latinoamericani collocati tra i primi 10 al mondo per la percentuale di legislatrici nei rispettivi parlamenti.

 

Tale distinzione a livello internazionale, ha dichiarato, costituisce un trionfo delle donne nicaraguensi e del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, che le ha candidate in maggioranza in tutte le sue liste per le elezioni dei deputati, nelle votazioni generali avvenute a novembre 2011.

 

In termini d'investimenti, il fatto più significativo di questa settimana è stata l'inaugurazione ufficiale da parte del presidente del progetto di costruzione del ponte Santa Fe, concepito come importante connessione a favore del commercio interregionale, lo sviluppo del turismo ed il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Con apporto finanziario e tecnico del Giappone, l'opera sarà la maggiore del suo genere a livello nazionale ed allaccerà direttamente i territori di Nicaragua e Costarica.

 

Secondo il ministro dei Trasporti, Pablo Fernando Martínez, l'infrastruttura sarà pronta per aprile 2014 e la sua realizzazione rappresenta una leva per dinamizzare l'economia interna e contribuire all'integrazione centroamericana.