Nuestra America - Haiti

Haiti: un’altra vittima di Sandy

 

 

5 novembre 2012 - www.granma.cu

 

 

Poco più di una settimana dopo il passaggio dell’uragano Sandy, il Governo di Haiti continua ad avere difficoltà per stabilire un bilancio dei danno provocati dall’uragano in un paese che non si è ancora ripreso dalle devastazioni del terremoto del 2010.

 

“Il bilancio è pesante, la strade e i ponti non hanno resistito. L’economia è stata ulteriormente danneggiata e oggi ci sono almeno 200000 danneggiati e la sicurezza alimentare nel paese è problematica”, ha sottolineato il Governo, decretando lo stato ‘emergenza in tutto il territorio.

 

Secondo l’ultimo bilancio della Federazione della Protezione Civile, Sandy ha provocato la morte di 51 persone e la la scomparsa di altre 20, mentre migliaia di haitiani si trovano in rifugi provvisori.

 

Le autorità nazionali e gli esperti continuano il loro lavoro di valutazione dei danni, ma giovedì 1º novembre alcune regioni erano ancora inaccessibili.

 

“Quello che preoccupa di più è la sicurezza alimentare, che sarà la conseguenza più grave del passaggio dell’uragano Sandy”, ha sottolineato Johan Pelemen, dell’Ufficio della ONU per i Temi Umanitari (OCHA).

 

Il ciclone ha avuto un impatto disastroso sull’agricoltura proprio nella stagione del raccolto e le perdite nel settore agricolo sono di almeno 104 milioni di dollari, secondo una prima stima comunicata dal direttore del Consiglio Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA), Garry Mathieu.

 

“I dipartimenti più colpiti sono precisamente quelli che rappresentano il granaio del paese”, ha commentato.

 

“Nei prossimi giorni la disponibilità degli alimenti a livello locale si ridurrà e questo porterà ad un aumento dei prezzi dei prodotti di base”, ha aggiunto.

 

Dopo il passaggio di Sandy, il Governo di Haiti ha annunciato che 8 milioni di dollari saranno destinati ad aiutare le regioni colpite.

 

“I portatori di fondi non devono guardare dall’altra parte e dimenticare Haiti, che presenta ancora necessità vincolate al terremoto del 2010, alle quali si sono aggiunte ora le conseguenze dell’uragano Sandy.

 

“Dovremo fare un richiamo di aiuti internazionali. Per il momento disponiamo di acqua e alimenti che sono stati riservati per affrontare le emergenze”, ha terminato Mathieu.