Nuestra America

 

 

Gli indigeni propongono una dichiarazione

ufficiale sui diritti di Madre Terra

 

 

18.05.12 - www.granma.cu

 

 

Le comunità autoctone dell’America Latina hanno proposto alle Nazioni Unite l’adozione di una Dichiarazione Universale sui Diritti della Madre Terra, a partire dal Vertice Mondiale dei Popoli Indigeni del 2014.

 

Questa iniziativa è una delle raccomandazioni fatte dal caucus latinoamericano del Foro Permanente dell’ONU per gli Argomenti dei Popoli Indigeni, del quale è in corso la XI sessione nella sede dell’organismo mondiale di New York, riporta Prensa Latina.

La proposta indica che l’appuntamento del 2014 deve significare l’impegno degli Stati al compimento dei diritti dei popoli indigeni e l’implementazione di politiche ed azioni a favore di questi gruppi.

 

Il documento mette in evidenza che queste comunità devono essere protagoniste nel far conoscere la propria agenda e le proprie proposte di fronte alla crisi globale che attanaglia il pianeta, dal punto di vista dei popoli e delle organizzazioni indigene, per un dialogo diretto con gli Stati.

 

Segnala inoltre che le popolazioni native del Abya Yala (continente americano) e del mondo hanno l’eredità di grandi civilizzazioni ed hanno conquistato con molto sacrificio il riconoscimento dei propri diritti nell’ambito di strumenti giuridici internazionali.

 

Il testo denuncia che il modello neoliberale indebolisce i diritti degli indigeni e della Madre Terra e riduce gli Stati alla minima espressione, con l’unico compito di dettare politiche che favoriscono gli investimenti, in special modo delle attività estrattive.

 

Come conseguenza di questo, i popoli autoctoni patiscono lo sfruttamento dei territori e dei beni naturali, lo spostamento forzato, la contaminazione ambientale, i danni alla salute e la violazione dei propri luoghi sacri, assicura la dichiarazione.

 

Inoltre soffrono l’imposizione dei modelli esterni di sviluppo egemonico, predatore e repressivo che evidenziano ormai la loro impraticabilità nelle molteplici crisi e nella mancanza di riconoscimento del diritto ad essere consultati ed esprimere un parere preventivo, libero ed informato.

 

Per quanto detto, ed in vista del Vertice del 2014, il caucus latinoamericano reclama garanzie sulla realizzazione di un processo che parta dai popoli indigeni, prima di questo appuntamento, e la loro partecipazione nel processo decisionale nella conferenza.

 

Propone inoltre che in questa riunione si discuta dei nuovi paradigmi, come gli Stati plurinazionali di fronte allo Stato Nazione in crisi e al cambio climatico e la nozione del Buon Vivere come alternativa alle crisi ed alla cosiddetta economia verde.