Il ministro della Pianificazione Federale, Investimenti Pubblici e Sevizi dell’Argentina, Julio de Vido, ha assicurato che l’unione delle economie del Mercato Comune del Sud (Mercosur) rappresenta il quinto prodotto interno lordo del mondo, grazie alle maggiori riserve energetiche e alimentari del pianeta.
“Queste economie (del Mercosur) insieme sono praticamente il quinto prodotto interno lordo del mondo, hanno le maggiori riserve energetiche del pianeta e le maggiori riserve alimentari. Nel blocco inoltre è presente una delle economia di maggior importanza a livello mondiale come il Brasile mentre l’insieme di tutti i nostri abitanti sono anche un gigantesco mercato interno di consumo”, ha sottolineato De Vido in un’intervista esclusiva con teleSUR.
Ha assicurato che “insieme riusciremo senza dubbio a generare un processo di cambiamento nella qualità di vita degli abitanti della regione, dopo essere stati sfruttati per secoli e messi ai margini della crescita”.
Ha inoltre evidenziato che l’obiettivo principale del blocco è di “articolare questa sfida sollevata in Brasile nel 2005-2006 dai presidenti (Luiz Inácio) Lula Da Silva, (Néstor) Kirchner ed il comandante (Hugo) Chávez (...) è il nostro compito principale del quale abbiamo parlato con il ministro venezuelano. Credo che da oggi in avanti sarà la nostra priorità”.
De Vido ha anche sottolineato il ruolo fondamentale ed importante del Venezuela come membro del Mercosur.
“Il Venezuela possiede la Fascia dell’Orinoco, che è la prima riserva di petrolio del mondo e le riserve di gas che insieme a Petrobras e Pdvsa avranno sicuramente una grande presenza nel mondo”, ha affermato.
Ha inoltre dichiarato a teleSUR che “l’enorme potenzialità del Venezuela nella produzione alimentare, oltre alla capacità dell’Argentina, uno dei principali produttori mondiali insieme al Brasile, pongono la regione in un punto molto importante a livello mondiale e diventa determinante la capacità che avremo per potenziare ognuno dei nostri territori”.
Ha concluso affermando che Venezuela, Argentina e Brasile “hanno dinnanzi la grande sfida di creare imprese di servizi oltre alle imprese petrolifere YPF, Pdvsa e Petrobras, ovvero stimolare la crescita della piccola e media impresa capace di generare e produrre tecnologia che io definisco sovrana, capace di permettere uno sviluppo autonomo, in modo da fa restare nel territorio il plusvalore derivante dalla esportazione e l’estrazione degli idrocarburi”.
Sviluppo Tecnologico
Il ministro argentino ha indicato che sia il suo paese che il Venezuela intendono sviluppare “un settore che rifornisca i sistemi di telecomunicazioni (...) Vogliamo che la tecnologia nel futuro non sia soltanto tecnologia argentina, ma anche venezuelana”.
“Stiamo lavorando affinché ci sia un vero processo di trasferimento tecnologico, dove non esistono un compratore ed un venditore, ma dei soci, che scambiano prodotti tecnologici”, ha chiarito.
Ha inoltre ricordato che entrambe le nazioni hanno firmato durante l’anno “vari accordi commerciali, che hanno permesso che il volume commerciale non fosse scambiato attraverso l’uso del dollaro”.
“Ciò che si compra in Argentina si paga in pesos e ciò che si compra in Venezuela si paga in bolivares”, ha aggiunto.
Piena Produzione
Julio de Vido ha spiegato che l’Argentina ha come obiettivo “raggiungere la piena produzione” di idrocarburi. “Siamo stati condizionati ed a volte ricattati dalla imprese produttrici, tra cui YPF”.
In questa condizione “cominciarono a limitarci i volumi necessari per far funzionare il mercato interno e lo Stato doveva importare combustibile. Da questa situazione nasce la relazione con il Venezuela”. Tuttavia, “quando c’è bisogno di comprare sul mercato internazionale significa fare un passo indietro”.
“Invece di avere le risorse per lo sviluppo nazionale, dobbiamo comprare combustibile all’estero, quando in realtà possediamo petrolio inutilizzato nelle nostre riserve. Questa fu la causa della decisione della presidentessa (Cristina Fernández) per riprendere l’iniziativa nell’impresa YPF e metterla al servizio degli argentini”.
Ha informato che attualmente il Governo dell’Argentina sta cercando dei convegni che “abbiamo firmato ad esempio con Pdvsa” per poter lavorare “qui in Venezuela YPF-Pdvsa nella Fascia dell’Orinoco nell’area assegnata all’impresa Enarsa, nella quale adesso parteciperà anche YPF, ed anche nel sud dell’Argentina affinché Pdvsa partecipi nelle estrazioni e nella valorizzazione del gas del giacimento di Vaca Muerta”.
Ha ribadito l’importanza di “poterci rifornire con le nostre risorse” e diventare soci per potenziale l’integrazione regionale.