Nuestra America

 

 

 

Proteste per i contadini detenuti
 

e in sciopero della fame

 

 

16.11.12 - Javier Rodriguez Roque www.granma.cu 

 

 

Organizzazioni sociali del Paraguay si sono concentrate di fronte al Palazzo di Giustizia della Nazione per reclamare la liberazione dei contadini detenuti e in pericolo di morte per lo sciopero della fame iniziato 50 giorni fa.

 

I manifestanti hanno denunciato che i contadini sono stati arrestati circa cinque mesi fa dopo il sanguinoso sgombero del distretto di Curuguaty, a 240 Km. dalla capitale Asunciòn, con un bilancio de 11 contadini e sei poliziotti morti e più di 70 feriti.

 

Parallelamente, si sono svolte marce di protesta in diverse città dell’interno del paese con lo stesso reclamo e la denuncia di un vincolo tra il giudice che segue la causa con il latifondista proprietario delle terre che sono lo scenario del cruento intervento della polizia.

 

Il fatto è stato usato per la destituzione del presidente costituzionale, Fernando Lugo, e denunciato come parte di un’operazione politica con la partecipazione di individui armati ancora non identificati.

 

I 12 contadini che sono ancora detenuti nel carcere della città Coronel Oviedo, hanno realizzato numerose proteste perchè il loro processo è stato irregolare e quattro di loro sono in uno stato fisico grave per il prolungato sciopero della fame.

 

In Asunción, i partecipanti alla protesta, accompagnati dagli avvocati difensori dei detenuti, hanno bloccato le strade attorno alla Procura, ed hanno consegnato al Procuratore Generale, Javier Díaz, una domanda per la liberazione dei detenuti.

 

Inoltre gli hanno consegnato una nota con le accuse contro Jalil Rachid, giudice incaricato del caso, per aver occultato le prove e per altre irregolarità che coprono i veri colpevoli dell’accaduto.