Nuestra America - Haiti |
Nuove prove
responsabilizzano l'ONU per il colera in Haiti |
23 ottobre 2012 - Diony Sanabia Abadia www.granma.cu
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Il reclamo all'ONU di un indennizzo di molti milioni per i familiari delle vittime del colera in Haiti prende forza con le nuove prove sulla responsabilità di questo organismo per l’inizio dell’epidemia.
La domanda ufficiale fatta da avvocati di Haiti e degli USA sollecita 100000 e 50000 dollari per ogni morto e danneggiato, rispettivamente.
Secondo le cifre ufficiali, dall’ottobre del 2010, quando apparve il colera nel paese e sino all’ agosto scorso, sono stati registrati 7519 morti per questa malattia.
Parallelamente il totale dei colpiti è stato di 587319, cioè circa il 5% della popolazione, vittima inoltre di altri mali.
Dopo lo studio d nuovi dati scientifici è molto probabile che la fonte dell’epidemia sia iniziata in un accampamento dei soldati della missione della ONU per la stabilizzazione di Haiti, provenienti dal Nepal, ha detto un’esperta.
La nota dottoressa statunitense Danielle Lantagne, assunta dalla ONU per studiare la situazione ha fatto queste dichiarazioni partendo dall’analisi della sequenza completa del menoma del ceppo del colera, in questo paese.
“Ora sappiamo che il ceppo di colera di Haiti ha una coincidenza esatta con quello del Nepal”, ha detto.
La fonte più probabile è stata una persona infettata con il ceppo del Nepal, presente nel campo della ONU a Mirabalais, ha aggiunto.
Dei 10 milioni di haitiani solo il 2% ha accesso all’acqua potabile e la maggior parte realizza le necessità fisiologiche all’aperto, come nei fiumi o vicino alle case.
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