Nuestra America

 

 

UNASUR esprime solidarietà all’Ecuador

e respinge le minacce del Regno Unito

 

 

20.08.12 - www.granma.cu

 

 

I cancellieri dell’Unione delle nazioni Sudamericane (UNASUR), hanno dato, domenica 19 agosto nella città di Guayaquil, il loro appoggio al Governo sovrano di Rafael Correa, in relazione alla decisione presa dal paese di offrire asilo diplomatico a Julian Assange ed hanno respinto le minacce da parte del Governo del Regno Unito contro la sede diplomatica dell’Ecuador a Londra.

 

Il segretario generale di UNASUR, Alí Rodríguez Araque, ha letto la dichiarazione del blocco regionale composta da sette punti:

 

1. Manifestare la propria solidarietà ed appoggiare il Governo della Repubblica dell’Ecuador di fronte alla minaccia di irrompere nel locale della sua missione diplomatica.

 

2. Ribadire il diritto sovrano degli Stati a concedere asilo.

 

3. Condannare energicamente la minaccia dell’uso della forza così come ribadire la piena vigenza dei principi consacrati nel Diritto Internazionale, il rispetto della Sovranità ed il fedele adempimento dei Trattati Internazionali.

 

4. Riaffermare il principio fondamentale dell’inviolabilità dei locali delle missioni diplomatiche e degli uffici consolari e gli obblighi degli Stati ospitanti, in relazione con quanto stabilito nella Convenzione di Vienna del 1961 sulle Relazioni Diplomatiche e la Convenzione di Vienna del 1963 sulle Relazioni Consolari.

 

5. Riaffermare il principio di Diritto Internazionale in virtù del quale non si può invocare il diritto interno per non adempiere ad un obbligo di carattere internazionale, così come espresso nell’articolo 27 della Convenzione di Vienna sul Diritto dei Trattati del 1969.

 

6. Ribadire la vigenza delle istituzioni dell’asilo e del rifugio per proteggere i diritti umani delle persone che temono che la loro vita o la loro integrità fisica si trovi in pericolo.

 

7. Esortare le parti a continuare il dialogo ed i negoziati rivolti a trovare una soluzione accettabile reciprocamente all’interno del diritto internazionale.

 

La sera dello stesso girono, sempre nella città di Guayaquil, il IX Consiglio dell’Alleanza Bolivariana delle Americhe (ALBA) ha espresso solidarietà all’Ecuador in una riunione durante la quale è stata ratificata l’inviolabilità di qualsiasi sede diplomatica nel mondo, il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale delle nazioni e del diritto internazionale.

 

I cancellieri ed i delegati dei paesi dell’ALBA hanno espresso il loro appoggio al Governo Ecuadoriano in seguito alle minacce intimidatorie del Regno Unito, ed hanno avvertito Londra delle conseguenze che scatenerebbe un’aggressione di questo tipo, secondo quanto riportato nella Dichiarazione finale dell’incontro, approvata all’unanimità.

 

 

Anche UNASUR appoggia l’Ecuador

 

di fronte alle minacce britanniche

 

 

17.08.12 - www.granma.cu

 

 

Il Perù, attuale presidente pro tempore di UNASUR, ha convocato una riunione straordinaria dei cancellieri dei paesi dell’organizzazione, con lo scopo di analizzare il caso di asilo politico concesso dall’Ecuador a Julian Assange, appuntamento che secondo un analista locale confermerà l’appoggio alla posizione di Quito.

 

Un comunicato della Cancelleria peruviana ha informato della convocazione dell’Unione delle Nazioni dell’America del Sud (Unasur) per domenica 19 agosto, a Guayaquil, assecondando la richiesta dell’Ecuador di riunirsi con gli stati membri.

 

“La riunione è stata sollecitata con l’obiettivo di valutare la situazione creatasi nell’Ambasciata dell’Ecuador nel Regno Unito”, afferma la convocazione.

 

L’analista e parlamentare andino Alberto Adrianzén ha dichiarato a Prensa Latina che sicuramente il vertice di Unasur esprimerà la propria solidarietà con Quito di fronte all’atteggiamento britannico di negare il salvacondotto ad Assange, per raggiungere l’Ecuador in virtù dell’asilo diplomatico concesso dal paese.

 

Precedentemente, l’ambasciatore dell’Ecuador, Diego Ribadeneira, aveva dichiarato che il suo governo ha ricevuto messaggi di solidarietà dalla maggioranza dei paesi della regione di fronte alle minacce di Londra ed ha ribadito che il suo paese proteggerà Assange.

 

Il diplomatico ha condiviso le posizioni di Adrianzén nel respingere le minacce, che comprendono la possibilità di un assalto all’ambasciata ecuadoriana, dove si trova al momento il direttore australiano dell’organizzazione Wikileaks, perseguitato da Washington per aver rivelato informazioni ufficiali.

 

Adrianzén ha segnalato che tali minacce sono inaccettabili e riprovevoli ed ha avvertito che assaltare l’ambasciata “sarebbe una grave violazione del diritto d’asilo e della Convenzione di Vienna del 1963, che regge lo statuto delle residenze diplomatiche e consolari”, ha manifestato.

 

Ha chiesto inoltre al governo peruviano di pronunciarsi sugli avvenimenti, e di dare appoggio alla decisione umanitaria dell’Ecuador e in difesa dell’inviolabilità delle residenze diplomatiche.

 

Il rappresentante peruviano al Parlamento Andino ha accolto con favore la decisione dell’Ecuador di concedere asilo ad Assange, e ritiene di doverla difendere come un atto di diritto umanitario moderno, ratificato dalla Convenzione dell’Asilo Diplomatico di Caracas nel 1954.