“Il capitalismo decapita la storia”, ha condannato il candidato della Patria, Hugo Chavez, intervistato dal giornalista venezuelano Josè Vicente Rangel.
Durante la sua partecipazione nel programma Josè Vicente Hoy che trasmette il canale privato Televen, il leader della Rivoluzione Bolivariana ha enfatizzato che la trasformazione politica e quella economica sono i due obiettivi fondamentali per accelerare la transizione al socialismo in Venezuela.
“La prima cosa che offro con la nostra vittoria del 7 ottobre è collocare una poderosa assicurazione di retroguardia per ostacolare il ritorno al passato. Immaginati che un’altra volta arrivi un Governo borghese (…) sarebbe un disastro maggiore che quello del Patto di Punto Fijo”, ha affermato.
Inoltre, Chavez ha enfatizzato che, secondo diverse ditte di sondaggi, più della metà della popolazione appoggia il progetto socialista.
“Questo è un cambiamento radicale. Veniamo da un paese non solidario, arretrato e di esclusione. Oggi, il Venezuela è un paese fortificato, solidale e di inclusione. Di questo tratta la proposta bolivariana”, ha argomentato.
Per concludere, il candidato della Patria ha sottolineato: “Apriremo i portoni per i prossimi sei anni, continueremo approfondendo i cambiamenti sociali e la giustizia.”
(con informazione di Patria Grande)
traduzione di Ida Garberi