Il Venezuela celebra questo 6 dicembre i 14 anni della Rivoluzione Bolivariana, dopo il trionfo elettorale del presidente Hugo Chavez nel 1998 col 56,20% dei voti, una vittoria che ha rotto l’egemonia dei partiti politici tradizionali di questa nazione.
Grazie all’appoggio contundente del popolo venezuelano, Chavez è riuscito ad arrivare a Miraflores (sede del Governo) per mettere il punto finale a mezzo secolo di politiche neoliberali, che hanno mantenuto la nazione sommersa nella disuguaglianza, nella povertà e nell’esclusione.
A partire dal 1999, il mandatario venezuelano, insieme al suo popolo, ha spinto la Rivoluzione Bolivariana, un progetto di paese che si incornicia dentro il pensiero del Libertador Simon Bolivar.
Durante i 14 anni della Rivoluzione Bolivariana si sono sviluppate significative cifre che mostrano sviluppi in vari ambiti, specialmente nell’educazione e nella salute, che hanno favorito i settori popolari.
Il Governo Rivoluzionario, ha lasciato, al suo passaggio, anni di lotta e di risultati, uno di questi l’elevazione della soglia della speranza di vita per i venezuelani, che nel 1998 era di 72,8 anni, cifra che nel 2009 ha raggiunto i 73,9.
Inoltre, la gestione del Governo di Hugo Chavez ha ridotto la mortalità infantile ai minimi storici, ha creato le missioni sociali, orientate a garantire i diritti fondamentali della popolazione.
Oltre a ciò, l’innovazione tecnologica è diventata presente con la messa in orbita dei satelliti Simon Bolivar e Miranda, l’accesso ai servizi di Internet ed i computer per i bambini delle elementari.
Inoltre, si è ottenuta l’integrazione nella regione spingendo la creazione della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), PetroCaribe, l’Alleanza Bolivariana dei Popoli della Nostra America (ALBA), l’Unione delle Nazioni Sud-Americane (UNASUR) ed il Mercato Comune del Sud (MERCOSUR).
Il processo socialista e rivoluzionario che vive il Venezuela si è consolidato con la recente vittoria di Hugo Chavez, nelle elezioni del passato 7 ottobre, fatto che ha dimostrato una volta di più lo spirito costituente della costruzione della Patria Socialista.
Per questo nuovo periodo rivoluzionario, il governo ha fatto un appello al popolo affinché partecipi in massa alla presentazione delle proposte per il Piano Socialista della Nazione, col fine di continuare a dare al paese giustizia sociale ed uguaglianza.
Questo progetto di governo si incentrerà su “difendere, espandere, e consolidare, maggiormente, il più pregiato bene che siamo riusciti a seminare all’inizio del secolo XXI, che non è altro che l’indipendenza nazionale”, ha concluso il capo di Stato.