Il ministro degli
Esteri del Venezuela, Nicolas Maduro, ha detto
oggi a Santiago che il suo paese darà una
risposta "chiara, ferma ed opportuna" alla
espulsione del suo console a Miami, Livia Acosta
Noguera, da parte del governo USA.
Al suo arrivo alla Cancelleria cilena, in cui si
riuniscono i ministri degli Esteri della
"troika"
della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei
Caraibi (CELAC), integrata inoltre dai ministri
degli Esteri di Cuba, Bruno Rodriguez, e del
Cile, Alfredo Moreno.
Ad una domanda di Efe al suo arrivo presso la
sede della cancelleria cilena, Nicolas Maduro ha
detto che in questo momento: "la nostra agenda è
l'unione dell'America Latina".
"Al momento opportuno daremo una risposta
chiara, ferma ed opportuna sulla questione", ha
aggiunto.
Un portavoce del Dipartimento di Stato USA ha
informato, questa domenica, dell'espulsione
della console venezuelana a Miami, dopo essere
stata dichiarata persona non gradita dal governo
USA.
L'Ambasciata del Venezuela negli Stati Uniti ha
ricevuto la notifica ufficiale venerdì e la
console "deve lasciare gli gli Stati Uniti prima
del 10 gennaio", ha detto il portavoce per
l'America Latina del Dipartimento di
Stato, William Ostick, aggiungendo che non
poteva fornire dettagli più precisi sulla
decisione.
Lo scorso dicembre, la catena Univision ha posto
in onda il documentario "La minaccia iraniana"
su un presunto piano, nel 2006, per attaccare i
sistemi di diversi impianti nucleari negli Stati
Uniti, oltre alla Casa Bianca, l'FBI e la CIA.
Nel programma, alcuni intervistati hanno
dichiarato che le ambasciate di Iran, Cuba e
Venezuela hanno partecipato al progetto, e
successivamente il presidente
dell'organizzazione dei Venezuelani Perseguitati
Politici in Esilio (Veppex), José Antonio
Colina, si é espresso a favore di indagini sulla
console, che era in carica dal marzo 2001. |