La procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega, ha definito insolente, irrispettoso e inaccettabile un recente rapporto dell’organizzazione non governativa, (ONG), Human Rights Watch, con sede negli Stati Uniti.
Questo documento allude ad un presunto peggioramento in materia di diritti umani e libertà d’espressione in questa nazione sudamericana per una concentrazione e abuso di potere.
In un programma trasmesso da Radio Nacional de Venezuela, l’alta funzionaria ha ricordato che l’organizzazione che si vanta di difendere queste garanzie elementari, ha ignorato totalmente le flagranti violazioni degli USA.
Come esempio ha segnalato le aggressioni ai cittadini nordamericani che hanno manifestato pacificamente per il deterioramento permanente delle loro condizioni di vita.
Inoltre ha ricordato la situazione del carcere di Guantanamo, situato in territorio cubano contro la volontà del popolo e del governo dell’Isola e considerato un campo di concentramento, dove i detenuti soffrono torture e mancano di diritti.
Il genocidio del popolo palestinese perpetrato da Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti e il colpo di Stato contro il presidente Hugo Chávez in Venezuela, nell’aprile del 2002, sono state altre prove citate dalla Procuratrice.
“Non hanno mai parlato del colpo di Stato del 2002, quando il governo di fatto che s’instaurò, in un giorno e mezzo dissolse i poteri pubblici e arrestò un ministro”, ha denunciato ancora.
Inoltre ha assicurato che il rapporto di questa organizzazione viola l’autodeterminazione dei popoli ‘consacrata nella Costituzione di questo paese latinoamericano’.
Poco prima il rappresentante permanente del Venezuela presso l’Organizzazione degli Stati Americani, Roy Chaderton, aveva affermato che “si tratta di un testo che risponde ad una strategia d’istigazione imperiale di destabilizzazione”, riferendosi al governo degli Stati Uniti.