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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Il trionfo elettorale di

Chávez è irreversibile

 

 

21.09.12  - Alfredo G. Pierrat www.granma.cu

 

 

In base ai risultati di un sondaggio appena pubblicato in Venezuela, se invece del 7 di ottobre si votasse oggi, Hugo Chávez sarebbe rieletto con il 57,2% dei voti.

 

Secondo lo studio, effettuato dal 14 al 18 di questo mese dall’agenzia 30.11, il principale candidato dell’opposizione, Henrique Capriles Radonski, otterrebbe il 35,7% delle preferenze, cifra che apre una forbice percentuale a vantaggio dell’attuale presidente di 21,5 punti percentuali.

 

A poco più di due settimane dalle elezioni e in base ai risultati di tutti i sondaggi realizzati quest’anno, questo vantaggio sembra irreversibile, ha dichiarato in conferenza stampa Germán Campos , direttore di 30.11 rispondendo a Prensa Latina.

 

I recenti fatti politici del paese e ciò che potrà succedere nei giorni prima delle elezioni, potranno solo incrementare o ridurre il distacco tra i candidati, ha aggiunto.

 

Dovrebbe succedere qualcosa di straordinario per cambiare questo risultato, qualcosa di talmente grande che, ad esempio, potrebbe provocare addirittura la cancellazione delle elezioni, ha affermato.

 

Questo è stato il nono e penultimo sondaggio realizzato da 30.11 in vista delle elezioni del mese prossimo, nel quale sono state intervistate 3100 persone, con un risultato che ha un margine d’errore del 3%.

 

Questo studio ha mostrato inoltre che mentre il 25,8% ha affermato che non voterebbe mai per Chávez, il 53,1% ha affermato che non voterebbe mai per Capriles Radonsi.

 

Il 65,2% ha definito eccellente o buona la gestione del presidente, mentre il 63,1% pensa che la situazione del paese migliorerà ulteriormente nei prossimi due o tre anni.

 

Un altro dato significativo di questa inchiesta è che il 51,2% degli intervistati ha affermato di essere d’accordo con il progetto di costruzione del socialismo in Venezuela promosso da Chávez.

 

Nel comunicare questi dati, Campos ha evidenziato che quando il presidente annunciò questo progetto nel 2005, i sondaggi d’opinione realizzati da 30.11 riscontrarono un appoggio della popolazione di solo il 30%, cifra che è raddoppiata nei sette anni trascorsi.

 

Il sondaggio ha inoltre mostrato che il 63,9% della popolazione ha la percezione che il presidente sarà rieletto il 7 di ottobre, indipendentemente dalla loro intenzione di voto.

 

Il popolo venezuelano merita

la vittoria del 7 Ottobre
Chávez ha offerto per telefono una conferenza stampa del PSUV. E ha riferito un messaggio di Fidel

 

 

11.09.12  - René Tamayo León www.granma.cu

 

 

“Il popolo combattente che ti sostiene in massa (... ) merita di godersi la storica vittoria che ci aspetta il 7 ottobre, e senza trionfalismo, como tu costantemente avverti”...

 

Il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, ha detto tutto questo a Hugo Chávez, con un messaggio letto, ieri lunedì 10, dallo statista sudamericano per telefono, in una conferenza stampa del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV).

 

Nell’abituale contatto del primo vicepresidente del PSUV, Diosdado Cabello, con i giornalisti nazionali e stranieri, nella piccola casa della direzione del partito nella capitale, a Maripérez, Chávez ha letto una parte del messaggio di Fidel.

 

Il leggendario rivoluzionario dell’Isola e del mondo gli ha scritto:

 

“ Ringraziamo il tuo popolo e te personalmente per il privilegio di questa singolare esperienza”, in chiaro riferimento a cruciale fatto storico che saranno per Nuestra America e per il pianeta le elezioni per la prima magistratura in Venezuela, previste per domenica 7 ottobre.

 

Virtualmente vincitore, secondo gli analisti di tutte le fonti, nel suo scambio con i dirigenti del PSUV e la stampa nazionale e straniera, Chávez a sua volta ha sottolineato l’esperienza della ‘democrazia di partecipazione e protagonismo’, il progetto che il suo paese sta sviluppando.

 

A questo proposito ha detto: “Dobbiamo insistere su quello che siamo di nuovo, di fronte all’inganno borghese di travestirsi di nuovo”, alludendo alle manovre da parte della destra reazionaria, “con i discorsi, le idee e i programmi che ha implementato, non senza ostacoli la Rivoluzione Bolivariana durante il corto, ma enormemente difficile e boicottato, periodo di 13 anni”.

 

Lo statista ha insistito nuovamente sull’idea, che sta maturando da vari mesi e che ha cominciato a sbozzare in maniera più ferma e teorica negli ultimi giorni.

 

A partire dalla pronosticata sconfitta elettorale della destra, il 7 ottobre, Chávez ha sottolineato la necessità di porre allo scoperto il pacchetto neoliberista del candidato oppositore Henrique Capriles Radonski.

 

Con una fredda analisi, si può sostenere che, alla maggioranza popolare a suo favore (più del 70 % dell’elettorato), a parte della classe media a suo favore e a molti capitalisti indecisi, Chávez sta offrendo una nuova chiave.

 

Il Socialismo della Rivoluzione Bolivariana include tutti coloro che possono fare del Venezuela questa nazione potenza( le risorse materiali, storiche, umane e spirituali abbondano ) a cui aspirano e che il mondo necessita.

 

Vale a dire il socialismo : nè reale, nè ideale, ma quello che può essere mentre la vita non dimostri il contrario.

 

Il vantaggio di Chávez domina la fase finale

della campagna elettorale venezuelana

 

 

 

10 settembre 2012 - L.P.Navarro www.granma.cu

 

 

L’ultimo mese della campagna elettorale in Venezuela, in vista delle elezioni del prossimo 7 di ottobre, è iniziato con una simulazione di voto i cui risultati mostrano un ampio vantaggio a favore della rielezione del presidente Hugo Chávez.

 

Lo scorso 2 settembre è stata realizzata una prova, convocata ed organizzata dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), che ha coinvolto 1.553 seggi in tutto il territorio venezuelano.

 

Le autorità riferiscono che il 10% dell’elettorato ha partecipato alla prova, che è proseguita con successo, ed ha permesso di determinare vari aspetti tra cui la durata del voto (tra un minuto ed un minuto e mezzo per ogni elettore) e di valutare il funzionamento della piattaforma tecnologica.

 

Nonostante la CNE ha ribadito che l’obiettivo della prova non era conoscere i risultati del voto, ma perfezionare i meccanismi in vista delle elezioni, gli schieramenti hanno tratto le proprie conclusioni.

 

Il conteggio rapido realizzato nei seggio dal Comando di Campagna Carabobo, che promuove la candidatura di Chávez, ha determinato che l’86% dei 1600000 venezuelani che hanno partecipato all’esercizio hanno votato a favore della rielezione del presidente.

 

Il candidato dell’opposizione, Henrique Capriles Radonski, ha ottenuto soltanto il 12%.

 

Nel divulgare questi risultati, il capo nazionale del Comando Carabobo, Jorge Rodríguez, ha definito “una truffa continua ed aggravata” la campagna dell’opposizione, che nega le sue origini oligarchiche e borghesi e la vera essenza neoliberale del suo programma di governo.

 

Allo stesso modo ha smentito con dei documenti l’affermazione dell’opposizione di non aver convocato i suoi sostenitori per la simulazione, e le pubblicazioni di alcuni mezzi d’informazione privati che hanno minimizzato lo scarto tra i candidati alla presidenza della nazione sudamericana.

 

I Sondaggi confermano la forbice a favore di Chávez.

 

 

I risultati pubblicati dal Comando Carabobo

sono corroborati dai recenti sondaggi.

 

 

Uno studio effettuato dall’Istituto Venezuelano di Analisi di Dati (IVAD), realizzato tra il 17 ed il 27 di agosto, basato sull’intenzione di voto di 1.200 intervistati in tutto il paese, ha mostrato che il 50,8% degli elettori avrebbe votato per la rielezione di Chávez.

 

Al contrario, l’intenzione di voto per il candidato Capriles Radonski è del 32,4%, cifra che si è rimasta praticamente costante negli ultimi mesi: 32,5 a giungo e 32,0 a luglio.

 

Alla domanda su chi avrebbero votato in quel momento, il 16,8% degli intervistati non hanno risposto o hanno risposto di non sapere. Tuttavia, il 61,4% ritiene che il Capo di Stato vincerà le elezioni presidenziali del 7 ottobre, contro il 25,0% che prevede come vincitore Capriles Radonski; una forbice del 36,4% a favore di Chávez.

 

Inoltre l’IVAD riporta che il 61,8% ha dichiarato di avere fiducia nel presidente venezuelano ed il 71,5% considera positiva la sua gestione di Governo

 

Chávez prevede una grande vittoria

nelle elezioni presidenziali

 

 

6 settembre 2012 - Alfredo G. Pierrat www.granma.cu

 

 

“Il 7 ottobre, il candidato dell’opposizione subirà un knock-out  fulminante”, ha affermato il presidente Hugo Chávez, all’inizio di una conferenza stampa nel parco Ezequiel Zamora, nel centro della capitale.

 

“Cercate una barella signori dell’angolo blu, perchè il candidato borghese lo porteranno via in barella dal ring! Non durerà nemmeno un round!”  ha detto riferendosi al tema in termini pugilistici.

 

Poi Chávez ha giudicato la maniera con cui alcuni media della stampa privata informano sulla gestione del Governo, ed ha citato un titolo sull’evoluzione dell’inflazione, utilizzato nella sua edizione dal quotidiano della mattina ‘Últimas Noticias’, di proprietà della famiglia del principale candidato oppositore, Henrique Capriles Radonski.

 

“Questo giornale ha fatto allusioni alla variazione inter-mensile del 1,1 per cento nell’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumatore (INPC) registrata nell’agosto ultimo e l’ha riassunta nel titolo della nota come un aumento dell’inflazione, mentre il Banco Centrale l’ha riflessa come continuità della tendenza al calo.

 

In realtà è stato un calo del 50 per cento paragonato allo stesso mese dell’anno scorso, quando la variazione del INPC fu del 2,2 per cento”, ha detto Chávez ed ha aggiunto  che è scesa quasi a metà l’inflazione accumulata durante i primi otto mesi del presente anno, in relazione allo stesso periodo del 2011.

 

“È un’evidente manipolazione di questo giornale”, ha  affermato il Presidente ed ha espresso la speranza che, al di sopra delle  differenze politiche, i media di comunicazione rispettino la verità, quale che sia.

 

Inoltre ha sottolineato la buona marcia dell’economia del paese, che è cresciuta del 5.6% nel primo semestre e nel secondo va molto bene e con buoni segnali.

 

In politica ci sono  buone notizie ed ha citato il simulacro elettorale effettuato la scorsa domenica, i cui risultati sono stati straordinariamente positivi.

 

Chávez ha fatto allusione alle dichiarazioni dei leader dell’opposizione che, secondo lui, si preparano per giudicare fraudolente le elezioni presidenziali del 7 ottobre, ed ha chiamato l’opposizione a pensare molto bene a quello che faranno e che rivedano i loro piani, ha aggiunto.

 

“Sono sicuro che in queste elezioni noi ci avvicineremo al 70% dei voti”, ha affermato ancora Chávez.