L’intellettuale e teologo brasiliano Carlos Alberto Libanio Christo, conosciuto mondialmente come Frei Betto ha affermato alla Radio Cubana che la visita del Papa Benedetto XVI in questo momento di tante aggressioni a Cuba, e che ancora il bloqueo continua a perdurare, dissangua i nemici dell’Isola e darà una legittimazione al paese. In dichiarazioni esclusive a Radio Rebelde, l’intellettuale brasiliano si é riferito alla Rivoluzione Cubana come ad un’opera evangelica.

 

“È un’opera evangelica, perché nel Vangelo nel capitolo 25 di San Matteo, quando si chiede a Gesù, chi si salverà?, risponde che sarà quello che ha dato pane a chi ha fame, che ha dato salute a chi è stato malato, che ha dato libertà a chi soffre l’oppressione”.

 

“In Cuba non si vedono macchie di droga, non si vedono bambini per le strade, famiglie sotto i ponti, cioè, Cuba ha fatto sempre uno sforzo per potere garantire a tutte le persone questi diritti fondamentali”.

 

Per lo stimabile Marcial Miguel Hernandez, presidente del Consiglio delle Chiese di Cuba, la visita a Cuba di Sua Santità Benedetto XVI, è evidenza d’unità.

 

“Noi, il Consiglio delle Chiese, abbiamo posposto le nostre elezioni affinché in questo spazio la chiesa cattolica possa sviluppare le sue attività con tutta la pienezza e quello che possiamo contribuire lo faremo, con molto piacere, affinché il soggiorno e la visione che lui vedrà della nostra nazione, che lui si porterà con se della chiesa, non sia quella che tristemente vediamo in altri paesi, perché fortunatamente in Cuba non ci sono fratricidi, c’è, al contrario, una buona armonia”.

 

A considerazione dello stimabile Marcial Miguel Hernandez, oggi una delle sfide essenziali del mondo è il confronto ad una crisi mondiale che richiede l’unità.

 

“Per potere unire gli sforzi e potere proteggerci fra tutti, e potere andare avanti non con la stessa speranza che hanno altri paesi, bensì a partire da una posizione di fede e di speranza, con la convinzione che le nostre mani devono anche apportare ed unirsi ad altre mani che apportano anche per portare avanti lo sviluppo dell’essere umano, perché tutti siamo uno, indipendentemente della convinzione di fede che abbiamo, siamo un popolo intorno al beneficio del prossimo, pertanto più che parlare di unità quello che si deve fare è fortificarla.”

 

Attualmente il Consiglio delle Chiese di Cuba, raggruppa oltre il 50% delle chiese evangeliche cubane di varie denominazioni.