Cuba per una zona libera dalle armi

nucleari in Medio Oriente

 

 

15.09.12 - www.grande.cu

 

 

Cuba ha reclamato nella Giunta dei Governatori dell’Organismo Internazionale dell’Energia Atomica —OIEA— lo stabilimento di una Zona Libera dalle armi nucleari in Medio Oriente, obiettivo che viene considerato ostacolato dalla posizione d’Israele.

 

Intervenendo nella chiusura di questo foro che ha lavorato per diversi giorni, il rappresentante cubano presso la giunta, Rodolfo Benítez, ha segnalato che l’appoggio di Cuba all’iniziativa risponde al suo tradizionale impegno con un mondo senza queste armi di sterminio di massa.

 

“Reclamiamo queste zone in differenti parti del pianeta, in sintonia con gli sforzi per realizzare l’obiettivo del disarmo nucleare”, ha detto il diplomatico, che ha considerato che nel caso del Medio Oriente questo significherebbe un passo trascendentale nel processo di pace regionale.

 

Per stabilire una zona libera dalle armi nucleari è però necessaria l’adesione senza ritardi di Israele al Trattato di Non Proliferazione, TNP.

 

“Israele è l’unico paese della regione che non forma parte del TNP nè mostra l’intenzione di farlo, posizione che è l’ostacolo principale per lo stabilimento di una zona libera dalle armi nucleari nel Medio Oriente”. ha detto ancora.

 

Il rappresentante cubano, ha incitato i governi implicati, a detenere immediatamente il trasferimento a Israele di ogni tipo di strumento, informazione, materiale e dispositivi dell’ ambito nucleare, come l’assistenza scientifica e tecnologica nella sfera, sino a che Tel Aviv non sottoponga le sue installazioni nucleari a salvaguardia della OIEA.

 

Benítez ha sostenuto che Cuba appoggia la decisione adottata dalla Ottava Conferenza d’ Esame del Trattato di Non Proliferazione che include un piano d’azione dettagliato per dare compimento alla Risoluzione 1995 sul Medio Oriente, mediante lo svolgimento di una Conferenza nel 2012.

 

“Speriamo che si possa svolgere in maniera positiva questa conferenza con la partecipazione di tutti gli Stati della regione”, ha detto ancora.

 

 

Cuba evidenzia i vincoli con la OIEA

sulla sicurezza fisica nucleare

 

 

12 settembre 2012 -  W.Mendiluza www.granma.cu

 

 

Cuba ha evidenziato il suo impegno nella cooperazione per la sicurezza fisica nucleare insieme all’Organismo Internazionale di Energia Atomica (OIEA), durante la seconda giornata della Giunta dei Governatori di questa entità, svoltasi a Vienna l’11 settembre.

 

Rodolfo Benítez, rappresentante cubano, è intervenuto nella sessione definendo soddisfacente l’implementazione di un Piano Integrale di Appoggio alla Sicurezza Fisica Nucleare sottoscritto da Cuba con la OIEA nel marzo scorso.

 

In particolare, il governatore, nel parlare all’Organismo affiliato alle Nazioni Unite, ha messo in risalto i nessi nell’esecuzione dei progetti cubani per il controllo delle frontiere e la modernizzazione della sicurezza fisica nelle installazioni con fonti radioattive di categoria uno e due.

 

Benítez ha inoltre ricordato che l’Isola ha tenuto un corso regionale nel 2012 per preparare i partecipanti sulla gestione della Sicurezza Fisica Nucleare, al quale hanno partecipato 18 esperti dell’area.

 

Il corso ha reso possibile un produttivo scambio di esperienze tra gli esperti della regione ed esperti del OIEA, ed in tal senso, si considera la formazione di professionalità una parte essenziale della partecipazione nell’Organismo.

 

Il funzionario ha ribadito inoltre che l’Isola intende incentivare le azioni di formazione nel settore.

 

Benítez ha salutato i preparativi della OIEA per la realizzazione nel mese di luglio del 2013 della Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Fisica Nucleare, che prevede la partecipazione di tutti gli Stati Membri.

 

Alla vigilia, il governatore cubano aveva denunciato le restrizione sofferte dall’Isola nell’accesso a materiali radioattivi richiesti per la sanità e la sicurezza alimentare, come conseguenza del blocco degli Stati Uniti.

 

Sono nella condizione di denunciare dinnanzi a questa Giunta, ancora una volta, che il nostro paese soffre anche in quest’ambito le gravi conseguenze dell’illegale blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo statunitense, ha dichiarato.

 

Ha ricordato l’inasprimento di questa misura unilaterale di Washington -attiva da oltre mezzo secolo- che impedisce a navi di paesi terzi di attraccare nei porti statunitensi per un periodo di sei mesi se queste fanno scalo in porti cubani, fatto che compromette l’approvvigionamento di materiale radioattivo destinato ai servizi per la popolazione.

 

Cuba ha denunciato gli ostacoli per

 

l’uso pacifico dell’energia nucleare

 

 

11 settembre 2012 -  W.Mendiluza www.granma.cu

 

 

Cuba ha denunciato nella Giunta dei Governatori dell’ Organismo Internazionale dell’ Energia Atomica (OIEA) le limitazioni nell’accesso a materiali radioattivi per salute e sicurezza alimentare, come risultato del blocco statunitense all’Isola.

 

“Mi vedo obbligato a denunciare alla Giunta, ancora una volta, che il nostro paese soffre anche in questa sfera, le gravi conseguenze dell’illegale blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti impongono”, ha affermato Rodolfo Benítez, rappresentante cubano in questo foro.

 

Il governatore di Cuba presso questa entità ha ricordato che l’assedio imposto da Washington, da più di mezzo secolo impedisce alle navi di terzi paesi di attraccare nei porti statunitensi durante un periodo di sei mesi, se hanno toccato porti dell’Isola.

 

“Questo danneggia direttamente il rifornimento di materiali radioattivi necessari nei servizi vitali che si offrono al popolo cubano nelle sfere della salute e della sicurezza alimentare, per menzionare solo i due più significativi”, ha segnalato Benítez, che ha esortato la segreteria a lavorare con la partecipazione e la cooperazione di tutti gli Stati membri, per ottenere il trasporto effettivo dei materiali radioattivi,

 

Cuba ha denunciato nel marzo scorso, in una riunione della Giunta dei Governatori della OIEA, questa situazione con un richiamo dello stesso funzionario ad eliminare le restrizioni indebite alle esportazioni ai paesi in via di sviluppo, di materiali, strumenti e tecnologie nucleari per fini pacifici.

 

Benítez ora ha anche insistito nella richiesta che si riducano le negazioni e i ritardi nei trasporti dei materiali radioattivi.

 

“Questo è un compito permanente delle nazioni che promuovono l’uso pacifico dell’ energia nucleare a beneficio dell’umanità”, ha segnalato.