Una gigantografia che mostra immagini del Comandante Fidel
Castro durante la creazione dei Comitati di Difesa della
Rivoluzione (CDR) nel 1960 e nella celebrazione del 50º
anniversario della fondazione di questa organizzazione di
massa, è stata presentata nel Museo della Rivoluzione.
Durante
l’attività, il direttore del Museo della
Rivoluzione con il coordinatore Nazionale dei
CDR e altri membri della Segreteria Nazionale di
questa organizzazione, hanno risaltato
l’importanza dei Comitati di Difesa della
Rivoluzione. Al fondo, la gigantografia |
La Direzione dei CDR, ha detto il coordinatore nazionale,
Carlos Rafael Miranda Martínez, ha scelto questa importante
istituzione della storia cubana per collocare la
gigantografia perchè i due momenti che descrive questa
grande fotografia sono avvenuti in questo spazio.
Miranda Martínez, durante la scoperta dell’opera ha parlato
dell’importanza del vincolo dei Comitati di Difesa della
Rivoluzione con il Museo, ed ha sottolineato l’importanza
della partecipazione dei giovani cubani alla continuità
della più grande organizzazione di massa dell’Isola ed ha
ricordato le parole del Comandante in Capo Fidel Castro
quando, in occasione della celebrazione del 50º anniversario
dei CDR, ha dichiarati i giovani “eredi del legato di
realizzare le promesse fatte nella notte della nascita dei
Comitati”.
Il direttore del Museo della Rivoluzione, José Andrés Pérez
Quintana, ha segnalato che la scoperta di questa
gigantografia, con l’inaugurazione nel 1998 del V Congresso
dei CDR, al quale parteciparono circa 1400 delegati e
invitati, sono due tra i momenti più suggestivi della
relazione tra il Museo e questa organizzazione di massa. |
Il ‘Premio
del Barrio’ ai Cinque Eroi
Lo hanno ricevuto i familiari a
nome degli antiterroristi, durante la cerimonia
nazionale dei CDR a Cienfuegos, dov’è stata
presentata la convocazione all’VIII Congresso
dell’organizzazione
29.09 -
“Considerando quello che rappresentano per Cuba
e per i milioni di persone oneste in tutto il
mondo che conoscono il loro caso, la direzione
nazionale dei Comitati di Difesa della
Rivoluzione ha approvato di consegnare il Premio
del Barrio (il Premio del Quartiere) in maniera
eccezionale, a René, Fernando, Ramón, Gerardo e
Antonio: i nostri
Cinque Eroi
ingiustamente reclusi nelle prigioni degli Stati
Uniti per aver difeso il loro popolo dal
terrorismo.
I familiari degli antiterroristi
hanno
ricevuto la distinzione a nome di questi “Cinque
grandi Cederisti”, assenti fisicamente ma sempre
nel cuore del popolo, durante la cerimonia
nazionale per il 52º anniversario
dell’organizzazione, effettuata a Cienfuegos,
provincia avanguardia nazionale, per la quarta
volta consecutiva.
Il coordinatore
dell’organizzazione, Carlos
Rafael Miranda
Martínez, ha presentato la convocazione
nazionale all’VIII Congresso della maggior
organizzazione di massa dell’Isola, che
raggruppa circa otto milioni di persone, cioè il
92.6% dei cubani e delle cubane maggiori di 14
anni.
Le province di
Guantanamo, Camagüey e Pinar del Río sono state
segnalate nell’emulazione cederista e sono stati
riconosciuti i passi avanti di Santiago di Cuba
e dell’ Isola della Gioventù.
Nella cerimonia è
stato consegnato alla città di Cienfuegos il
merito d’Avanguardia Nazionale. |
“Dobbiamo
dire che l’idea essenziale, quando si crearono i Comitati di
Difesa della Rivoluzione era la lotta di fronte
all’imperialismo, di fronte ai terroristi, di fronte ai
contro rivoluzionari.
Così sorsero i Comitati di Difesa della Rivoluzione.
Fu la stessa lotta che ispirò, motivò e sviluppò questa
organizzazione.
Ma lo straordinario di questo movimento, di questa tremenda
forza di massa organizzata, è che lungo tutta la sua lotta
ha dimostrato infinite possibilità, che vanno molto al di là
del puro combattimento della controrivoluzione [...]
Appoggiarsi alle masse è sempre stato un assioma della
strategia rivoluzionaria.
Per questo la Rivoluzione ha prestato tanta attenzione allo
sviluppo del movimento operaio e all’organizzazione dei
lavoratori; allo sviluppo del movimento contadino e all’
organizzazione dei contadini; allo sviluppo del movimento
delle donne e all’organizzazione delle donne; allo sviluppo
della gioventù e all’organizzazione della nostra gioventù,
cosi come allo sviluppo della massa studentesca e
dell’organizzazione degli studenti, e per ultimo, allo
sviluppo del movimento infantile e all’organizzazione dei
bambini.
Ma nonostante queste poderose organizzazioni, il nostro
processo rivoluzionario e il nostro sistema rivoluzionario
sarebbero stati incompleti senza i Comitati di Difesa della
Rivoluzione.
Hanno riempito un vuoto enorme, che le altre organizzazioni
di massa non potevano riempire; un vuoto che il Partito,
avanguardia dirigente della Rivoluzione, non poteva
riempire, perchè il cittadino non è solo operaio o la
cittadina non è solo una donna, lo studente non è solo uno
studente, nè il contadino è solo un contadino, ma tutti
vivono nella comunità, percepiscono i problemi del comunità,
attuano nella comunità e lottano tutti in seno alla
comunità.
Ci sono numerose donne che non sono operaie, sono donne di
casa; ci sono infinità di persone che sono pensionate e non
stanno nei sindacati, ma inoltre ci sono gli operai, gli
studenti, le donne lavoratrici, i contadini, che vivono lì,
nel quartiere, nel villaggio, nel paese, nella città: senza
i Comitati di Difesa tutta questa enorme massa non avrebbe
potuto organizzarsi nel suo insieme.
I Comitati di Difesa sono venuti a dimostrare che non solo
erano uno strumento efficace, molto efficace, per combattere
il nemico controrivoluzionario, ma uno strumento molto
efficace praticamente su tutti i fronti della Rivoluzione.
I Comitati sono coscienti che questa lotta, che prima era
una lotta armata, sabotaggi, piani d’aggressione
dell’impero, guerra segreta della CIA, eccetera, eccetera,
eccetera, si va trasformando in un altro tipo di lotta.
E i nostri nemici dicono; bene, questa gente non c’è maniera
di distruggerla, sono più forti del Morro, e allora
cominciano un altro tipo di lotta, di campagna d’erosione di
tipo ideologico, e i Comitati sono molto coscienti di
questo, senza mai abbassare la guardia nell’altro terreno,
perchè questa allerta la si deve mantenere sempre: Non
abbassare mai la guardia!”.
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Nemesia,
Premio del Barrio
27.09 - Nemesia Rodríguez Montano, la “Flor
Carbonera de los pies descalzos” ha ricevuto
il Premio del Barrio che assegna la
direzione nazionale dei Comitati di Difesa
della Rivoluzione (CDR), come riconoscimento
al suo contributo nella formazione di valori
nella comunità e la sua importante
partecipazione ai compiti dei CDR.
“È una soddisfazione che mi ha offerto la
vita e che non avevo neanche sognato”, ha
dichiarato Nemesia nel ricevere il premio,
che ha dedicato a Fidel e Raúl.
È impossibile trovare un’altra persona
altrettanto sensibile ed entusiasta
nell’affrontare i problemi del quartiere, ha
sottolineato Alicia Gómez, coordinatrice
municipale dei CDR, dopo aver ricordato che
Nemesia occupò per 15 anni l’incarico di
guida ideologica della sua area ed in
seguito dell’organizzazione. Può vantare
inoltre la distinzione 28 di Settembre.
La donna perse la madre durante il
bombardamento mercenario dell’aprile del
1961, in Playa Girón, avvenimento che portò
il lutto nella sua famiglia ed ispirò la
“Elegía de los zapaticos blancos”, del poeta
Jesús Orta Ruiz, El Indio Naborí.
Il
Soplillar di Nemesia
Il quotidiano Granma si è recato fino a
Soplillar, un piccolo villaggio dove
attualmente risiedono circa 120 famiglie e
distante sette km da Playa Larga. Nemesia
non ha mai voluto abbandonare il suo pezzo
di terra. È nata qui e vive felice.
“Altri, forse, avrebbero desiderato di
andarsene lontano da questo luogo. Se
dovessi lasciarlo credo che morirei, è il
miglior posto del mondo, le gente mi ammira
e mi vuole bene; qui riesco a respirare
meglio”. |
I
festeggiamenti per il 52º anniversario della fondazione
dei Comitati di Difesa della Rivoluzione, motivano la
realizzazione di un gruppo di attività in tutto il paese
e in particolare nella provincia di Cienfuegos,
riconosciuta avanguardia nazionale nell’emulazione e
vincitrice della sede della cerimonia centrale nazionale
Domenica 23 si è svolta una giornata di lavoro
volontario, pulizia e abbellimento di ogni isolato e dei
quartieri delle zone urbane come negli insediamenti
rurali.
Giovedì 27, in ogni isolato i ‘cederisti’
festeggeranno l’anniversario con una festa che riunirà i
vicini che elaboreranno la tradizionale callosa, un
enorme minestrone.
La cerimonia nazionale si svolgerà
venerdì 28, di mattina, con la premiazione dei
‘cederisti’ migliori segnalati, e verrà consegnato
ufficialmente il Premio del Quartiere, il massimo
riconoscimento che l’organizzazione dei CDR consegnerà
ai Cinque Eroi ingiustamente condannati negli Stati
Uniti, per aver combattuto il terrorismo, e si
diffonderà la convocazione all’VIII Congresso dei CDR.
Martha Ojeda Sánchez, coordinatrice dei
CDR a Cienfuegos, ha precisato che questa è la quarta
occasione in cui i ‘cederisti’ di questa provincia
ottengono la condizione di avanguardia nazionale ed
organizzano la cerimonia centrale per la data.
L’emulazione, da settembre a settembre,
ha considerato la consegna delle quote e i risultati più
favorevoli nella raccolta della materie prime, la
diminuzione dei furti e di azioni illegali, le donazioni
volontarie di sangue, che sono anche i compiti
fondamentali dell’organizzazione.
La lotta contro l’indisciplina sociale e
la rivalutazione di valori che tradizionalmente hanno
caratterizzato la società cubana, come il funzionamento
di zone e comitati a livello d’isolato, sono motivo
d’insoddisfazione, e nello stesso tempo stimolo per
realizzare risultati migliori.
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