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Pablo vive |
14.12.12 - Yuniel Labacena Romero www.granma.cu
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Pablo de la Torriente Brau si trova con i suoi colleghi del Giornalismo. È tornato in un luogo speciale: la Facoltà di Comunicazione dell’Università de L’Avana.
Da mercoledì 12 dicembre, un busto di questo soldato della penna e del fucile, che attraverso le sue cronache, inchieste, interviste e testimonianze rinnovò il linguaggio del Giornalismo, guida gli studenti ed i professori nel compito di dedicarsi alla professione in maniera impegnata, polemica, riflessiva e dinamica, come esigono le attuali circostanze.
Pochi minuti prima di svelare il busto, Juan Nuiry, professore Emerito dell’Università de L’Avana, ha assicurato che Pablo fu un capostipite della lotta operaia e studentesca e fu un testimone del protagonismo del popolo cubano contro i suoi oppressori.
“Pablo vive, è giunto tra noi per restare, è una presenza costante nelle nostre vite. Il suo pensiero era di una sola riga ed è ciò che sarà per sempre con noi”, ha assicurato Frank González, decano della Facoltà, ed ha ringraziato coloro che hanno contribuito al riscatto dell’opera ed hanno avuto fiducia nel suo ritorno in questo sito particolare.
L’opera è stata accolta da ricercatori, studenti, professori, amici e da coloro che hanno contribuito a questo successo, come Gustavo Cobreiro, rettore dell’Università de L’Avana; Raúl Roa, diplomatico; Miriam Rodríguez, presidentessa della cattedra che porta il suo nome, e Lisara Corona, presidentessa nazionale della FEU.
Centoundici anni si sono compiuti questo 12 dicembre dalla nascita di Pablo a Puerto Rico, e 76, il prossimo 19, della sua morte in combattimento a Majadahonda, ed è stato ricordato come i grandi della storia, che si sono distinti, che si possono trovare in qualsiasi sito ed in qualsiasi momento, gli immortali. Pablo è tra coloro che crescono e si rendono grandi col trascorrere del tempo.
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