Il traduttore si scusa per gli errori |
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L’apoteosi di quel giorno |
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9 gennaio 2012 - www.granma.cu
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Quell’ 8 gennaio L’Avana fu un’apoteosi d’allegria e di colori. Dall’alba il popolo era sceso nei viali e nelle strade principali per ricevere la Carovana della Libertà, giunta con la magia di quei ‘barbudos’ con Fidel a capo.
Sono passati cinquantatre anni e probabilmente questo giorno rimarrà come altre incancellabili impronte della Rivoluzione, e farà parlare di generazione in generazione del modo indimenticabile in cui tutta la città accolse il saluto e la bandiera, in ogni angolo, in ogni isolato, dai balconi e dalle finestre con il sentimento della vera libertà.
Dopo quella concentrazione popolare, nella ex caserma di Columbia, accompagnato da colombe bianche poste sulla sua spalla verde olivo, con la lealtà e la fiducia unite in quella domanda tra compagni: “Vado bene Camilo?”
E tanto meno si dimenticherà quel discorso e la sua profezia:
“...in questo momento decisivo della nostra storia, la tirannia è stata sconfitta, l’allegria è immensa, ma senza dubbio resta molto da fare ancora. Non inganniamoci credendo che d’ora in avanti tutto sarà facile... forse d’ora in avanti tutto sarà più difficile!”
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